Nella vita non bisogna mai rassegnarsi, arrendersi alla mediocrità, bensì uscire da quella “zona grigia” in cui tutto è abitudine e rassegnazione passiva, bisogna coltivare il coraggio di ribellarsi.
La cultura della contemporaneità nelle sue molteplici declinazioni
questa citazione piena di animosita’ e vita, puo’indurre il mediocre e il vanitoso a mettersi in gioco nella vetrina della vita,con espressioni personali e artistiche,che una volta immesse in circolazione,creano scompiglio gratuito e illusioni da pre-delusioni.. ..io credo che chi non sa scrivere poesie oppure non sa cantare,non dovrebbe far nulla di tutto cio’..sarebbe una catastrofe.. chi non sa cucinare,puo’ fare dei piatti maldestri,ma in fondo commestibili..cioe’ di fame non muore ne’ fa morire..chi non sa giocare a pallone,comunque puo’ avere la botta di culo,che magari un giorno, segna.. …ma chi non ha idee e si mette in testa di uscire fuori dalla mischia, per ribellarsi del carovita,del proprio ceto sociale o solo per noia,non ha la lucidita’per ispirarsi a coltivare uno spessore degno di vittoria..questo non vuol dire che la rassegnazione e’ cosigliata ..ma,una voce fuori dal coro deve essere “profonda”di idee,altrimenti e’ solo un lamento.. ..con la scusa di uscire dall’abitudine e dalla “zona grigia”..ci sono pochissimi fiori e tanta erbaccia..che soffoca quei fiori che avevano un profumo da “dire”..e’ tutto. ciao
..volevo aggiungere una postilla al mio intervento su citato ..lo spunto sull’esempio della poesia e del canto.. mi sono stati ispirati da uno scrittore di cui non ricordo il nome..e me ne dispiace..
sante parole, Signora Montalcini. Bravissime ad averla ripescata: gridare forte tre volte al giorno, anche fuori dal… coro!!!