Rappresentare qualcosa significa rappresentare le sue relazioni con cento altre cose (…). E se anche queste cento altre cose fossero indecenti o malate: le relazioni non lo sono, lo scoprire relazioni non lo è mai.
(da L’indecente e il malato nell’arte, 1911)
La cultura della contemporaneità nelle sue molteplici declinazioni
..tutto dipende sempre dall’intenzione che si ha el rappresentare,inizialmente..e infatti le cose si catalogano in “sane” oppure “malsane”.. ..appurato cio’,ne viene che le relazioni che nascono dall’azione-reazione sono proporzionali con la rappresentazione di base,che come un input,ispira,influenza,evolve,ecc.. nel bene e nel male..quando la maestranza e’ di basso livello,come ci si potra’ relazionare,in fondo..? ..l’arte,per esempio non e’ una cosa che si puo’ spiegare scientificamente..e grazie a q questo assioma,possiamo discernere e avere la possibilita’ di relazionarsi oppure “licenziare” un prodotto,un tenore di vita.. credo che abbiate compreso quello che volevo dire dietro il sipario.. e’ tutto. ciao. Alberto