Quando l’orologio è tempo. Ed arte

De Chirico, Piazza d'Italia
De Chirico, Piazza d'Italia
Montre molle au moment de sa première explosion, di Salvador Dalì (1954)
Montre molle au moment de sa première explosion, di Salvador Dalì (1954)
Il senso del tempo va oltre la percezione. Basti pensare a Bianconiglio il personaggio di Alice nel Paese delle Meraviglie il cui tempo era scandito dall’orologio che tirava continuamente fuori dal taschino mormorando: “E’ tardi, è tardi!”; oppure a quelle giornate sospese, in cui il tempo sembra dimenticarsi di trascorrere.
E non serve a nulla ricordare che il tempo ha, invece, una misura abbastanza precisa, scandita da meccanismi sofisticati come gli orologi, perchè da sempre il tema del tempo appassiona filosofi e storici, scienziati ed artisti.

Anche l’arte, infatti, si è spesso confrontata con la misura del tempo. Il primo quadro che viene alla mente quando si parla di questo è “La persistenza della memoria” di Salvador Dalì, con i suoi orologi liquefatti, anche se il fascino degli orologi nella pittura è ben più antico (dalle clessidre che trovano spazio nelle tele del Rinascimento, agli orologi dei campanili delle visioni acquatiche di Canaletto) e prosegue nel ‘900 con De Chirico e Kandinsky, fino a riversarsi nel secondo millennio con installazioni contemporanee come quella di Stefan Alber.

De Chirico, Piazza d'Italia
De Chirico, Piazza d’Italia
Così presente ed importante nella vita e nell’immaginario, l’orologio va dunque oltre la mera misurazione del tempo e si trasforma in oggetto d’arte, come ad esempio gli straordinari orologi della collezione Omega che anche nella loro contemporaneità mantengono sempre uno stile senza tempo, orologi amati dai grandi artisti e dagli scrittori e da tutti coloro che sanno trasformare il tempo in rappresentazione.
O come i raffinati orologi Panerai, cronografi ufficiali della Marina Reale Italiana fin dalla proclamazione dell’Unità d’Italia. Gioielli che affascinano soprattutto per la loro linea pura, minimalista, e senza tentazioni retrò, che, nel corso dell’ultima Triennale di Milano hanno rafforzato il loro legame con l’arte, realizzando la mostra O’Clock. Design del tempo, tempo del design.

Insomma l’orologio è un gioiello che sa conquistare tutti: è versatile, nobile, ma anche democratico. Ci si può affezionare a lui come ad un amuleto oppure cambiarlo con il passare del tempo, magari prendendo come spunto il passaggio dall’ora legale a quella solare , o viceversa.

+ ARTICOLI

La cultura della contemporaneità nelle sue molteplici declinazioni

My Agile Privacy
Questo sito utilizza cookie tecnici e statistici. Cliccando su "Accetta" autorizzi tutti i cookie. Cliccando su "Rifiuta" o sulla X rifiuterai tutti i cookie eccetto quelli necessari per il corretto funzionamento del sito. Cliccando su "Personalizza" è possibile selezionare quali cookie attivare.