Sean Scully alla GNAM: Change and Horizontals

Linee e colore, semplicità e luce, compostezza e definizione. Sono queste le caratteristiche che contraddistinguono le opere di Sean Scully presenti nella mostra Change and Horizontal, a cura di Joanna Kleinberg e Brett Littman. Un’esposizione ideata per il Drawing Center di New York e oggi giunta a Roma, negli spazi della Galleria Nazionale Moderna, grazie al curatore Peter Benson Miller con l’obiettivo di offrire ai visitatori la possibilità di rivalutare l’eccezionale singolarità estetica propria dei lavori dell’irlandese. Le sue composizioni, frutto di una struttura geometrica mai troppo ponderata, sono strutturate secondo linee orizzontali e verticali essenziali ma ben definite attraverso l’accostamento di poche tinte che variano dal bianco e nero ai toni caldi fino alle fredde sfumature del blu e del verde.

Foto di Paolo Landriscina
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Nato a Dublino nel 1945, Sean Scully, è americano di adozione in quanto il suo viscerale legame con il contesto newyorkese lo condusse ad acquisirne la cittadinanza nel 1983. Nel 1949 si trasferì con la famiglia in Inghilterra, dove conseguì gli studi artistici prima presso il London’s Croydon College of Art (ora Croydon College) poi alla Newcastle University e all’Harvard University di Cambridge. Nel 1975 decise di stabilirsi a New York, fonte di grande ispirazione tanto da determinare un profondo cambiamento stilistico che lo condurrà all’impiego di toni e tessiture tipiche di Manhattan e all’utilizzo dei principi fondamentali del minimalismo riallacciandosi direttamente al suo fondatore Mondrian, peculiarità visibili nella sua produzione dagli anni Settanta a oggi.

Pittore di fama internazionale, Scully ha saputo accostare e fondere insieme gli elementi cardine della tradizione pittorica europea con le innovazioni della scuola americana. Ciò si evince nella sua calda e fluida pennellata in cui è condensato l’insegnamento di celeberrimi maestri come Rothko, Morandi e perfino Matisse.

Per ben due volte candidato Turner Prize, nel 1989 e nel 1993, l’artista ha esposto in tutta Europa e negli Stati Uniti. Molte delle sue creazioni sono conservate presso le maggiori collezioni permanenti di vari musei e gallerie pubbliche come il Metropolitan Museum of Art, il MOMA, Il Guggenheim Museum di New York, la National Gallery ed il Smithsonian American Art Museum di Washington, il Fine Arts Museums di San Francisco, la National Gallery of Australia, la Tate Gallery di Londra, l’Irish Museum of Modern Art di Dublino ed in molti altri.

E’ stato, inoltre, professore all’Akademie der Bildenden Künste München di Monaco di Baviera.

All’interno delle sale della location museale sono esposti lavori di differenti tipologie: la serie degli acrilici su carta realizzati tra il 1974 e il 1975; una sessantina di pagine di notebook e tre acquarelli del 2005.

Quest’ultimi, presentati in première al pubblico insieme ai fogli del notebook, sono stati realizzati da Sean durante il suo soggiorno a Villa Massimo (Roma) e testimoniano l’impatto che ha avuto su di lui l’arte e il paesaggio della capitale. Gouaches caratterizzati da larghe campiture di colore in cui il pittore ha imprigionato l’atmosfera locale: dal verde delle ville romane al calore del sole capitolino.

Mentre, gli acrilici su carta, esposti insieme per la prima volta, rappresentano la fase precedente rispetto alla svolta in chiave di astrazione minimalista tipica dei lavori successivi. In essi, infatti, le linee orizzontali sono ancora scandite in maniera netta, così come il colore è ancora puro. Tuttavia, nei passaggi di tono e nelle sfumature delle opere del 1974-75 è possibile intravedere quella frammentazione e modulazione della superficie pittorica che diverrà il connotato distintivo dei suoi oli dagli anni Ottanta in poi.

Ricongiunge le due sale un lungo e stretto corridoio in cui, in alcune teche, sono inseriti più di cinquanta fogli di un diario personale contenenti schizzi di diverse dimensioni: un intimo sguardo che svela allo spettatore la parte embrionale del suo processo operativo, dove è possibile cogliere quella sensibilità cromatica e strutturale che ha reso il suo stile inconfondibile.

Info mostra

  • Sean Scully: Change and Horizontals
  • a cura di Joanna Kleinberg, Brett Littman con la collaborazione di Peter Benson Miller
  • GNAM – Galleria Nazionale Arte Moderna di Roma
  • dal 15 marzo al 9 giugno 2013
  • Viale delle Belle Arti, 131 – 00197 – Roma
  • orari: martedì – domenica 10:30-19:30
  • ingresso a pagamento
  • info: tel. +39 06.32298221
  • sito: www.gnam.beniculturali.it
  • email: s-gnam@beniculturali.it
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Buglioni Maila è storico dell’arte e curatore di mostre. Fin da piccola ha manifestato un innato interesse verso ogni forma d’arte: dalle arti visive alla danza, dal teatro all’architettura. Dopo il diploma presso l’Istituto d’Arte Sacra Roma II, ha proseguito gli studi all’Università ‘La Sapienza’ di Roma, dove ha conseguito la laurea specialistica in Storia dell’arte contemporanea. Ha collaborato con l’associazione turistica Genti&Paesi in qualità di guida turistica nella città di Roma. Collabora attivamente con altre riviste specializzate del settore artistico. Nel 2013 ha collaborato alla realizzazione di Memorie Urbane - Street Art Festival a Gaeta e Terracina.

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