Bertolucci, Pio Monti, la bella Tea Falco e l’Ermafrodito Vitruviano

Sulle note di Ragazzo solo ragazza sola, versione italiana di Space Oddity, con testo – un po’ così – di Mogol e interpretata nella nostra lingua dallo stesso David Bowie, si è inaugurata lo scorso 8 maggio alla Galleria Pio Monti a Roma la mostra L’Ermafrodita Vitruviano. Il brano fa parte della colonna sonora del film di Bernardo Bertolucci Io e te; uscito lo scorso anno, girato in gran parte nello studio di Sandro Chia, il film ha per protagonista Tea Falco che, assieme al pittore Ottavio d’Ots, presenta presso la nota galleria capitolina una serie di opere, in prevalenza fotografie, la cui apparenza ironica nasconde l’ambizione di indicare i processi di trasformazione, di unione tra maschile e femminile; una ricerca durata qualche anno, questa, il cui spirito si sposa alla perfezione con l’arguzia del navigatissimo e spensieratissimo gallerista.

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La freschezza scherzosa e un po’ ingenua della Falco traspare anche dai suoi scatti e da come sono stampati sull’acciaio, segno che all’artista piace il contrasto e sollecitare qualche lieve provocazione. Ne deriva una certa energia, che vuole raccontare ricerche tutt’altro che semplici ma non si vergogna di proporle con divertimento e leggerezza.

La mostra, così  sostanziata e concepita, ha regalato il gusto di un’atmosfera più vivace del solito nell’affollato vernissage. Tra parrucche, abiti colorati e serissimi attestati dati in premio ai fortunati in grado di azzeccare la chiave giusta per “cambiare forma” – un gioco performativo connesso all’esposizione –  è stato possibile cogliere qua e là dei dialoghi surreali: Bernando Bertolucci, alla richiesta concitata di un giovanissimo visitatore (cronista per caso) che gli domandava “Maestro, maestro, la prego, ci vuole commentare la morte di Giulio Andreotti?”, dopo qualche istante di attesa, ha risposto, sospirando, con un largo sorriso, un lapidario “No.”.

Info mostra

  • L’ermafrodita vitruviano
  • Tea Falco Ottavio d’Ots
  •  Pio Monti – Arte Contemporanea
  • piazza Mattei, 18 – 00186 Roma
  • fino al 16 maggio 2013
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Maria Arcidiacono Archeologa e storica dell'arte, collabora con quotidiani e riviste. Attualmente si occupa, presso una casa editrice, di un progetto editoriale riguardante il patrimonio del Fondo Edifici di Culto del Ministero dell'Interno.

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