Il 23 Maggio 2013, presso FACTORY – SPAZIO GIOVANI di ROMA CAPITALE (Ex-Mattatoio di
Testaccio) si è inaugurato Visual Arts. Ho qualcosa da dire… e da fare; Maila Buglioni vi partecipa curando 1_MB67_11; si tratta di un progetto di sperimentazione e collaborazione tra differenti linguaggi artistici attraverso un’opera audio/video ideata da Ynaktera – artista audiovisivo, produttore e performer – e Scual – artista audiovisivo, fotografo e performer – ambedue appartenenti al collettivo Stochastic Resonance, etichetta indipendente che si muove all’interno della scena elettronica innovativa.
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“Sicuramente la loro ricerca si riallaccia alla musica elettronica sperimentale di Carsten Nicolai, conosciuto in quest’ambito come Alva Noto, padre della nuova generazione di artisti che oggi opera in questo settore. Principale innovazione e merito di Alva Noto è aver offerto al suono una rappresentazione visiva ed una forma legata al movimento. Come lui anche Scual e Ynaktera prendono spunto dai sistemi scientifici e matematici. Tuttavia, i due giovani si distaccano dal tedesco poiché la loro indagine ha come punto di partenza il fenomeno fisico della risonanza stocastica, secondo la quale un segnale a basso volume diventa più forte e percepibile attraverso l’aggiunta di altri suoni o rumori.
Altri artisti di riferimento sono il giapponese Ryoji Ikeda, che lavora principalmente con i toni sinusoidali ed il rumore utilizzando le frequenze ai limiti dell’udito umano, ed il nipponico Ryoichi Kurokawa, le cui opere spaziano da pezzi da concerto, installazioni, opere di screening e registrazioni.
Tuttavia, occorre ricordare che l’attuale musica elettronica sperimentale è figlia della prima generazione di compositori elettroacustici come John Cage, Franco Evangelisti, György Ligeti, Bruno Maderna, Luigi Nono, Henri Pousseur, Steve Reich, Pierre Schaeffer, Karlheinz Stockhausen, Edgar Varèse, Iannis Xenakis e Pietro Grossi. Solo dopo di loro e grazie al progresso tecnologico e strumentale degli anni successivi, questo genere ha allargato il proprio raggio d’azione coinvolgendo così ulteriori settori della scena artistica come il teatro e le le arti visive. Infatti, scopo ultimo di Scual e Ynaktera è proporre lavori derivanti dalla collaborazione tra i diversi linguaggi audio-visivo-creativo, digitali ed elettronici, al fine di produrre un opera che coinvolga totalmente il pubblico. Inoltre, fondamentale nella loro indagine artistica è il concetto di interazione inteso come rapporto di interscambio tra artista, opera e pubblico dove i tre elementi compongo la somma di contenuti stocastici.”
“In primo luogo ritengo che l’affinità tra curatore e artista sia fondamentale per elaborare un progetto o una mostra. Già accedendo nello studio dell’artista ed osservando le sue opere, i libri che legge, leggendo eventuali suoi scritti ed instaurando un rapporto diretto si percepisco molte cose riguardo la sua arte, il suo modo di esprimersi, la sua sensibilità.. Reputo il contatto diretto importassimo in quanto immediato per addentrarsi nella sua poetica e fare delle valutazioni circa la sua validità o meno. Il mio interesse nei confronti di un artista nasce in primis dalla curiosità che le sue opere stimolano in me sia da un punto di vista concettuale – mi riferisco ai concetti nascosti in esse – sia pratico-estetica ovvero la sua abilità pratica.Mi interessa ogni tipo di arte visiva ma ho una propensione verso le espressioni artistiche in cui lo spettatore è maggiormente coinvolto. Penso, infatti, che oggi un’opera d’arte non solo deve trasmettere qualcosa all’osservatore ma deve anche coinvolgerlo sia distraendolo per qualche instante dal mondo reale sia farlo riflettere su problematiche individuali, sociali, storiche, ambientale, etc..ovvero tutte quelle questioni che lo riguardano.
Credo che l’abilità di comunicare un messaggio attraverso modalità espressive proprie è fondamentale per la riuscita di un artista e del suo lavoro. Ecco questo è ciò che cerco in un artista!”
“Per quanto riguarda il panorama romano, attualmente le occasioni e gli spazi a disposizione dei giovani artisti e critici sono molto scarsi. Purtroppo a causa della crisi economica molte gallerie preferiscono puntare su nomi già affermati che producono un sicuro guadagno, a danno dei giovani. Tuttavia ancora esistono piccole gallerie che accolgono nella loro intimità le nuove proposte.
La FACTORY – Spazio Giovani di Roma Capitale è un luogo dove è possibile accedere, curare una mostra e/o esporre le proprie opere ma ciò è possibile solo tramite concorso. Altre realtà esistenti sono i locali o caffetterie.
A parte i Martedì Critici periodicamente proposti a Roma, in cui però sussiste un certo distacco tra la platea e l’artista proposto, noto con rammarico l’inesistenza di un luoghi idonei dove giovani critici-curatori e artisti potrebbero incontrarsi e confrontarsi.”
Perché non doversi perdere questa mostra?
“Non bisogna perdersi questa mostra in primo luogo perché propone per la prima volta in uno spazio espositivo il lavoro a quattro mani di Ynaktera e Scual. Le loro opere, infatti, sono state esposte solo in spazi all’aperto, in teatri, in locali o eventi al di fuori dell’ambito dell’arte visiva. Io stessa sono curiosa di vedere la reazione del pubblico di fronte alla loro creazione che investiga un contesto molto particolare e poco analizzato in campo artistico. Il viaggio nel cosmo da loro proposto non si riduce ad essere un mero percorso tra corpi celesti, ma è anche un itinerario che riporta lo spettatore a una dimensione ancestrale in cui riscoprire sensazioni ed emozioni svanite nel tempo, dimenticate a causa del progresso e della vita frenetica che ognuno di noi vive.”
Info mostra
- 1_MB67_11, a cura di Maila Buglioni, all’interno di
Visual Arts – Ho qualcosa da dire..e da fare - dal 23 Maggio al 09 Giugno 2013
- FACTORY – SPAZIO GIOVANI di ROMA CAPITALE
- Ex-Mattatoio di Testaccio
- Info FACTORY: tel. 060608 | www.incontragiovani.it
Con una Laurea in Storia dell'Arte, è Storica e Critica d’arte, curatrice di mostre, organizzatrice di eventi culturali, docente e professionista di settore con una spiccata propensione alla divulgazione tramite convegni, giornate di studio, master, articoli, mostre e Residenze, direzioni di programmi culturali, l’insegnamento, video online e attraverso la presenza attiva su più media e i Social. Ha scritto sui quotidiani "Paese Sera", "Liberazione", il settimanale "Liberazione della Domenica", più saltuariamente su altri quotidiani ("Il Manifesto", "Gli Altri"), su periodici e webmagazine; ha curato centinaia di mostre in musei, gallerie e spazi alternativi, occupandosi, già negli anni Novanta, di contaminazione linguistica, di Arte e artisti protagonisti della sperimentazione anni Sessanta a Roma, di Street Art, di Fotografia, di artisti emergenti e di produzione meno mainstream. Ha redatto e scritto centinaia di cataloghi d’arte e saggi in altri libri e pubblicazioni: tutte attività che svolge tutt’ora. E' stato membro della Commissione DIVAG-Divulgazione e Valorizzazione Arte Giovane per conto della Soprintendenza Speciale PSAE e Polo Museale Romano e Art Curator dell'area dell'Arte Visiva Contemporanea presso il MUSAP - Museo e Fondazione Arazzeria di Penne (Pescara), per il quale ha curato alcune mostre al MACRO Roma e in altri spazi pubblici (2017 e 2018). È cofondatrice di AntiVirus Gallery, archivio fotografico e laboratorio di idee e di progetti afferente al rapporto tra Territorio e Fotografia dal respiro internazionale e in continuo aggiornamento ed è cofondatrice di "art a part of cult(ure)” di cui è anche Caporedattore.
Complimenti per la contemporaneità! Considerazione a margine: processo stocastico e sismica a L’Aquila per mostrar ante in iter per post di lato al calcolo. Saluti