Alcazar ultimo spettacolo. Fra Roma, Napoli e Marsiglia nel 1939

Stefania Nardini

Roma, Napoli , Marsiglia, città dell’anima; il 1939 alle soglie della Seconda Guerra Mondiale, quando dopo tanto stupore e ammirazione per il fascismo, l’Italia incomincia ad aprire gli occhi e ad alzare la testa mentre tutto attorno continua a scorrere sul filo dei telefoni bianchi; il teatro, l’avanspettacolo, i lustrini, la trasgressione composta e sottaciuta che si mescola alla realtà della miseria.

Alcazar. Ultimo spettacolo, il nuovo libro di Stefania Nardini, Edizioni e/o, racconta una storia che si dipana in questi territori fascinosi.

Silvana Landi, attrice, trasformista, dichiarata “l’emula di Fregoli” e capocomica di una compagnia di avanspettacolo decide di accettare l’invito ad esibirsi nello storico teatro di Marsiglia Alcazar e lascia l’Italia con tutta la sua troupe.

E’ l’alba della seconda guerra mondiale, Mussolini si è alleato con Hitler e la vita si sta facendo dura per ebrei, antifascisti ed omosessuali. Gino Santoni, in arte Cordera, il solo vero amico di Silvana , è il protagonista uno dei numeri più applauditi dello spettacolo “Pioggia di stelle”: canta Amapola en travesti ed è talmente affascinante che un gerarca, non rendendosi conto che si tratta di un uomo, lo invita a cena. Santoni accetta, ma poi fugge per non farsi scoprire. Andare a Marsiglia per Silvana Landi, significa anche mettere Cordera al riparo da eventuali rappresaglie.

Marsiglia, in quegli anni, è una città che accoglie. Migliaia di migranti, soprattutto italiani vengono ingoiati dalle strade insane e malfamate del Panier che dalla collina degrada fino al Vieux Port. Migliaia di vite, di traffici, di odori, di fami, di rinascite o di rinunce. Migliaia di realtà.

Stefania Nardini intreccia storie diverse raccontando la Storia e le Città; ogni cosa che accade in Alcazar potrebbe essere reale, ogni cosa potrebbe essere inventata. Roma e il suo cuore fra il Rione Ponte e il Tevere; Napoli ed il suo ventre dal quartiere della Sanità a Vico San Vincenzo, Marsiglia in tutta la sua luce che si stende ad arco dalla Collina di Nostra Signora della Guardia e la sua oscurità che avanza risalendo dal brulichio del porto.

La trama  noir a volte si fa giallo, a volte romanzo storico; c’è sempre suspense, ci sono tagli cinematografici; ci sono ricordi di storie lontane, omaggi segreti a ricordi indelebili, c’è tutto il profondo legame dell’autrice con le città narrate, ma, soprattutto, c’è il senso del teatro: la scrittura assomiglia ad una vera e propria “regia” letteraria che fa agire i personaggi come se danzassero su una partitura.

Ecco dunque il Teatro Alcazar centro pulsante della narrazione e simbolo della prime avanguardie della contaminazione culturale, ecco la clacque che s’affolla ogni giorno alle porte del Teatro per avere un ingresso gratuito, ecco le ballerine con le calze di rayon e gli artisti tuttofare, capaci di riciclarsi a seconda delle necessità di scena. C’è la mafia italiana che, nonostante la lotta senza quartiere, gli sfregi e gli accoltellamenti sembra quasi essere buona forse solo perchè ha scelto di stare dalla parte degli oppositori del regime; ci sono le notti in cui si ascolta Radio Londra, ci sono spie, commissari, filantropi, ebrei che cercano di fuggire, passaggi clandestini del confine, ritorni, scomparse, carceri, navi, isole.

Ma soprattutto c’è Silvana Landi che si lega a Marsiglia con un filo invisibile che va oltre gli infiniti accadimenti, i pericoli, il coraggio, la generosità e l’amore. Silvana che è in grado di trasformarsi in pochi istanti in Garibaldi o in Giuseppe Verdi; Silvana che, nonostante abbia più volte cambiato la sua vita si ritrova ancora una volta a Marsiglia. Lì dove tutto è cominciato.

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Alcazar ultimo spettacolo
Stefania Nardini
Collana: Sabot/age
ISBN: 978886632
Pagine: 256

 

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Giornalista culturale e autrice di testi ed adattamenti, si dedica da sempre alla ricerca di scritture, viaggi, tradizioni e memorie. Per dieci anni direttore responsabile del mensile "Carcere e Comunità" e co-fondatrice di "SOS Razzismo Italia", nel 1990 fonda l’Associazione Teatrale "The Way to the Indies Argillateatri". Collabora con diverse testate e si occupa di progetti non profit, educativi, teatrali, editoriali, letterari, giornalistici e web.

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