La Materia Grigia di Stefano Parisio Perrotti a Napoli tra ironia e oniriche visioni

La stagione espositiva dello spazio multidisciplinare napoletano Al Blu di Prussia prosegue con la personale di Stefano Parisio Perrotti dal titolo Materia Grigia. Nato a Napoli nel 1960, dove vive e lavora, Parisio Perrotti è un grafico pubblicitario, esperto in comunicazione visiva e corporate image, è responsabile della corporate identity di un importante gruppo aziendale con sedi nelle maggiori città italiane. La sua mostra, a cura di Mario Pellegrino,  in un allestimento minimal impeccabile, accoglie il visitare in un viaggio onirico ed ironico nell’universo immaginifico dell’artista. Sulle pareti della galleria sono proiettate in loop frammenti dei due testi scritti da Riccardo Dalisi e Carlo Nicotera per il catalogo curato da Cangiano Grafica.

Piccoli omini in cartapesta con un’ anima in ottone, si posano ed inscenano un diario di azioni minime sulle superfici di pietre a volte lisce, a volte crespe, talvolta includenti le naturali concrezioni marine, che quasi simulano superfici lunari. Alcune delle pietre che l’artista utilizza per le sue sculture sono rubate ai fondali marini, un lavoro immersivo precedete la fase progettuale:

“raccolgo queste pietre sui fondali marini, mi affascina la loro forma naturale che mi suggerisce poi il racconto e l’idea che realizzo in forma scultorea”.

Sassi, schegge, pietre recuperate dalle falde del Vesuvio, sono le materie inerti che danno vita alla fantasia dell’artista, come scrive Carlo Nicotera in catalogo, queste ci stimolano a “rivolgere di nuovo lo sguardo alla bellezza della Natura, che abbiamo disimparato a fare nostra. Non più come spazio di conquista e di appropriazione, ma come nostro cosmo di appartenenza. Nostro cerchio di armonia e di senso.”. Materie naturali, ma anche artificiali, come sampietrini, fili di ferro, plastica, compongono il corpus di 35 opere in esposizione. Parte integrante di queste sculture sono i titoli, che raccontano le nevrosi, i falsi desideri, le aberranti ambizioni, i momenti di stasi e di ripresa, i ridicoli camuffamenti, come nel caso dell’opera MR.Camuffo; ironizza su stati d’animo l’artista, come nell’opera Abbastanza Bene, nella quale un fragile omino in cartapesta sorregge sulle spalle il peso di un grosso sasso. Ironia del quieto vivere è l’opera Quant’è bello il mio giardino, il piccolo protagonista steso beatamente su di una sdraio, si gode la bellezza del suo quadrato di giardino, mentre il resto del prato in plastica che compone la scultura, è ricoperto di bitume:

“Pensavo a quanti coltivano la bellezza del proprio ristretto angolo di recinto e magari un metro al di fuori dello stesso, c’è la terra dei fuochi.”

Questi lavori si strutturano sul doppio binario della leggerezza e della profondità, naturale ed artificiale, gioco e riflessione; l’artista con i suoi personaggi diverte e spiazza, questi indicano la modalità ironica nella ricerca di un equilibrio giocoso e liberatorio sulla complessità dell’esistente.

Info mostra

  • Stefano Parisio Perrotti – Materia Grigia
  • Galleria Al Blu di Prussia
  • Via Gaetano Filangieri 42 Napoli – wwww.albludiprussia.com
  • Sino al prossimo 8 febbraio, mar-ven 16.30; sabato 10.30-13 e 16.30-20
  • Ingresso libero
  • Catalogo della mostra in galleria.
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Marina Guida si laurea in Conservazione dei Beni Culturali ed Ambientali, presso L’Istituto Universitario Suor Orsola Benincasa di Napoli, (città natale dove vive e lavora) con una tesi sulla ricezione critica delle opere di Robert Mapplethorpe in Italia.
Frequenta i seminari e gli incontri dell’arte tenuti presso il centro di Documentazione Filiberto Menna di Salerno, moderati Dal Prof.Angelo Trimarco e dalla Prof.ssa Stefania Zuliani.
Critico militante, curatore indipendente, redattore free lance, collabora con diverse riviste d’arte contemporanea e periodici d’arte e cultura, scrivendo recensioni delle mostre ed articoli di approfondimento, firma saggi e testi critici per cataloghi di progetti espositivi in spazi privati.

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