In piena luce – Fotografie di Herb Ritts

“Un miracolo di leggerezza e armonia”. È con queste parole che Alessandra Mauro inizia il suo testo nel libro In piena luce_fotografie di Herb Ritts che accompagna la mostra e ne ricalca il titolo.

Organizzata nell’AuditoriumExpo dell’Auditorium Parco della Musica di Roma in collaborazione con la Herb Ritts Foundation e Contrasto, questa mostra inaugura l’iniziativa Auditorium Fotografia che prevede un ciclo di mostre dedicate a grandi fotografi. E, visitando la mostra, è impossibile non condividere le parole di Alessandra Mauro perché gli oltre cento scatti di formati diversi sono un vero omaggio alla bellezza del corpo umano, alle sue linee, alla sua perfezione, al suo equilibrio, e la luce, seppure implacabile, sembra scolpire delicatamente quelle figure maschili e femminili.

Nato a Los Angeles nel 1952 da una facoltosa famiglia ebrea Herb Ritts prematuramente muore nel 2002, falciato da una sciocca polmonite, conseguente a una tempesta di sabbia che colpì la sua troupe durante un servizio fotografico in Africa, ma fatale per il suo corpo già debilitato per la contrazione dell’HIV. La sua ascesa artistica e successo internazionale è stata del tutto fortuita. Affascinato dall’avventura on the road, intraprende un viaggio col suo giovanissimo amico, ancora pressoché sconosciuto, Richard Gere, e durante una sosta in una stazione di servizio, lo fotografa in jeans e canottiera. Gli scatti furono utilizzati per promuovere il film American Gigolò che gli spalancarono le porte del successo. Infatti, numerose furono le commissioni: da Franco Zeffirelli a Andy Warhol.

La sua forte ammirazione per la scultura classica greca lo ha sempre guidato nella composizione equilibrata dei suoi scatti, in grandissima parte in bianco e nero, e nella ricerca dell’esaltazione del corpo umano immerso nella luce. Un corpo al quale nonostante sia spesso fatta assumere una posa estranea ed estrema, mantiene e rimanda una completa naturalezza. Attraverso un unico scatto, quello in cui congela le cinque modelle più famose degli anni Ottanta – Stefanie, Cindy, Christy, Tatjana e Naomi -, riprese nude, sedute a terra, in un unico grande abbraccio, nell’apparente semplicità dello scatto, Ritts racconta, invece, un’intera epoca. Sue sono le numerosissime campagne pubblicitarie delle più importanti marche di moda da Kelvin Klein a Rochas, a Lancôme, a Levi’s, da Guess a Guy Laroche a Revlon, Chanel, Cartier, Armani, Valentino, Versace, ma l’elenco è molto più lungo e sostanzioso; campagne pubblicitarie che, seppure non sappiamo che portano la sua firma, sono comunque rimaste impresse nel comune immaginario. Come sue sono alcune tra le più suggestive copertine di album discografici, tra tutti quelli di Madonna e di Michael Jackson. Suoi sono anche i ritratti dello star system hollywoodiano da Jack Nicholson ad Al Pacino, Elisabeth Taylor (addirittura ripresa all’indomani della sua operazione al cervello per l’asportazione di un tumore), Johnny Depp, Julia Roberts, ma anche del mondo dell’arte, César e Francesco Clemente. Sono pochi infatti i personaggi illustri che non sono passati davanti al suo obiettivo, dal Dalai Lama a Dizzy Gillespie.

Tutti si rimettono anzi si abbandonano completamente nelle mani di Ritts, mostrando quegli aspetti meno glamour e più inediti di ognuno, così che ogni ritratto diventa unico e originale. Ma non solo: Ritts, attraverso la sua continua ricerca di bellezza e perfezione, è riuscito a trasmettere nella fotografia di moda, spesso denigrata, quell’impalpabilità di un tessuto come del vento e del sole. Così, in ogni scatto, insieme al modello, anche gli elementi naturali costruiscono quell’insieme armonioso che trasuda ognuna delle circa cento fotografie di diverso formato esposte nella mostra. 

In piena luce – Fotografie di Herb Ritts

  • Auditorium Expo, Auditorium Parco della Musica, viale Pietro de Coubertin 40 – Roma
  • fino al 21/04/2014
  • Orari: dal lunedì al giovedì dalle ore 12.00 alle ore 20.00,
    venerdì e sabato dalle ore 12.00 alle 22.00,
    la domenica dalle ore 12.00 alle 20.00
  • Biglietto: Intero 10 euro; Ridotto 7 euro
  • Info: 06-80241281 – www.auditorium.com
+ ARTICOLI

Daniela Trincia nasce e vive a Roma. Dopo gli studi in storia dell’arte medievale si lascia conquistare dall’arte contemporanea. Cura mostre e collabora con alcune gallerie d’arte. Scrive, online e offline, su delle riviste di arte contemporanea e, dal 2011, collabora con "art a part of cult(ure)". Ama raccontare le periferie romane in bianco e nero, preferibilmente in 35mm.

My Agile Privacy
Questo sito utilizza cookie tecnici e statistici. Cliccando su "Accetta" autorizzi tutti i cookie. Cliccando su "Rifiuta" o sulla X rifiuterai tutti i cookie eccetto quelli necessari per il corretto funzionamento del sito. Cliccando su "Personalizza" è possibile selezionare quali cookie attivare.