Salone del Libro di Torino 2014. Il sabato del libro

Salone del Libro Torino
Salone del Libro Torino

Bisogna immaginarselo, il Salone. Con i suoi 1.300 espositori, i suoi 340.000 visitatori, e quella vibrante e condivisa emozione di chi sa di essere nel tempio dei libri, nella mecca dei lettori, nel san pietro delle case editrici. Quasi a credere che poi non è vero che in Italia le persone non leggono; perché altrimenti come te la spieghi tutta quella gente? Come te la spieghi quella brulicante folla, ossequiosa davanti a stand ricoperti di libri, osservati e toccati come fossero oggetti sacri? “Giovedì e venerdì sono state giornate abbastanza tranquille, ma oggi c’è una folla incredibile!” commenta la Minimum Fax quando gli chiedo, il sabato, come sta andando il Salone. “Non ricordo che gli altri anni ci fossero così tanti visitatori!” mi conferma Guanda. “Sembra che quest’anno ci sia un boom di lettori forti, anziché di primi lettori” osserva Il Mulino.

Non è difficile crederci. Gli stand sono così affollati che risulta ostico muovercisi dentro, ma anche gli spazi allestiti per gli eventi – incontri con gli autori, laboratori di scrittura, incubatori di idee – arrivano a fare il tutto esaurito. Infatti non è solo il profumo di carta e di inchiostro ad attirare i visitatori al Salone del libro più importante d’Italia, ma è anche la possibilità di vedere coi propri occhi e sentire con le proprie orecchie la voce narrante di quei pensieri e di quelle storie che di norma arrivano ai lettori solo attraverso l’intimità della parola scritta. Basti pensare all’incontro con Corrado Augias il quale, davanti ad una platea di 600 persone, ha prima presentato il suo ultimo libro – Tra Cesare e Dio, edito da Rizzoli –, poi si è fatto intervistare dagli stessi spettatori intavolando con loro una stimolante discussione su tematiche urgenti come l’identità politica della Chiesa in questi ultimi anni. O ancora, l’incontro con la moglie di Tiziano Terzani, che nell’Auditorium da 1.300 posti solo in platea – tutti occupati –, rispondendo alle domande di Massimo Gramellini, ha raccontato con voce calda e commossa, stralci della straordinaria vita di suo marito, il quale calcò, da viaggiatore e giornalista, i palcoscenici più caldi della storia recente; e di cui è stato appena pubblicato un importante estratto dei diari (Un’idea di destino, edito da Longanesi).

Secondo Einaudila grande risposta di pubblico di quest’anno è dovuta anche alla presenza di personaggi popolari del mondo della televisione, come cantanti e presentatori, che avendo scritto un libro sono venuti al Salone per presentarlo. Sfruttare la loro popolarità è stata una buona idea per avvicinare i meno interessati e i più scettici alla lettura”.  A questo punto chiedo se anche l’avvento del digitale e la sempre maggiore diffusione di e-reader ha inciso in qualche modo sull’afflusso di persone presenti al Salone, magari coinvolgendo maggiormente il pubblico più giovane. Einaudi spiega che “i lettori di e-book sono totalmente trasversali: vi sono giovanissimi che preferiscono la carta stampata e settantenni che vanno matti per il formato elettronico. Ma in generale l’interesse per questo tipo di supporto è ancora irrisorio. Qui al Salone è la carta stampata che attira!”. “Di certo il formato digitale non ha inibito la partecipazione dei visitatori. Ogni tanto si vede qualcuno passare davanti allo stand con il proprio e-reader in mano. Guarda ai libri esposti sapendo che poi li acquisterà in digitale!” commenta la Minimum Fax.

A questo punto, viene da chiedersi se sia possibile trascorrere una giornata dentro al tempio dei libri restandone indifferenti; se sia possibile che esista anche una sola persona non in grado di cogliere quel senso di arricchimento che l’immersione totale in un siffatto ambiente offre. Un luogo – un evento – in cui la conoscenza, la sete di sapere, la voglia di raccontare e quella di ascoltare, si fanno percettibilmente coro ed eco di un sentire comune e reciproco, fino al punto di trasformarsi in “trama lucente”, in germoglio di idee e di rinnovamento, in appassionata tensione verso nuovi spazi letterari e audaci progetti culturali. Perché quando torni a casa dopo una giornata trascorsa al Salone del Libro, oltre ad una manciata di nuovi libri da leggere, con ogni probabilità avrai anche tanta voglia di creare.

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Laureata in Comunicazione e specializzata in Media Online, si occupa di strategie web e di community management. Appassionata di letteratura, di scambi interculturali e di diritti umani, segue alcuni progetti letterari e collabora con Amnesty International.

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