Polline-Nuove Diffusioni: primavera di arti visive e sonorità digitali

Polline-Nuove Diffusioni

Polline-Nuove Diffusioni: primavera di arti visive e sonorità digitali
A Roma un “one day” festival multidisciplinare sui linguaggi contemporanei, dal tramonto fino a notte inoltrata

Si chiama Polline ed è in arrivo a Roma il prossimo  17 maggio, ospitato nei locali –  quartiere Appio Tuscolano – di VISIVA la città dell’immagine: è l’one day festival di arti visive e sonorità digitali, un percorso artistico-sensoriale multidisciplinare che attraverso incursioni nei diversi linguaggi contemporanei come la musica elettronica, la live performance, e la sound art, propone una nuova primavera di scenari dove l’ambiente e lo spettatore si incontrano, il virtuale altera il reale, e l’esperienza visuale/uditiva vive a trecentosessanta gradi dal tramonto fino all’alba successiva.

Numerosi gli artisti coinvolti, in arrivo da tutto il mondo per animare gli immensi locali dell’ex fabbrica abbandonata, con vista sui binari della stazione Tuscolana e terrazza all’aperto. Tra gli altri, l’italo argentino Martin Romeo, con “Label”, una live performance sviluppata sul rapporto del corpo e immagine; Marco Cecotto che propone una suggestiva commistione di sperimentazione elettronica e dispositivi “handmade”; e poi due collettivi, i milanesi Moogger Fogger che giocano con il fattore ipnotico della luce e i romani Stochastic Resonance, che per l’occcasione allestiranno un’installazione site specific. L’ospite d’eccezione arriva dagli States ed è Xosar, protagonista indiscussa della scena elettronica tecno e house suonata con drum machine vintage.

Il progetto nasce dall’idea di Seven o’clock: creativi, professionisti della comunicazione, del marketing e della cultura ed Exe-cute, collettivo che da anni produce e promuove a Roma grandi eventi musicali. Abbiamo incontrato la curatrice, Sofia Miccichè per parlare della nascita e dell’evoluzione del festival.

Polline-Nuove Diffusioni è un festival multidisciplinare tra arti, che incrocia arte visiva e musica, live performance, installazioni interattive e sound art. Da dove nasce quest’idea?

L’idea è quella di mettere in stretta connessione due linguaggi del mondo contemporaneo come le arti visive e le musica elettronica ed esplorare il rapporto tra il reale e il virtuale. Oggi le nuove tecnologie e il multimediale creano ambienti audio-visuali interattivi, comunicativi e percorribili. E’ una ricca polifonia quella che celebra Polline, dove l’ambiente e lo spettatore s’incontrano ad livello percettivo personale per cui ciascuno vive la propria esperienza. Ibridare è contaminare e la primavera ci ha fatto pensare a questo…

Gli artisti coinvolti nel progetto sono performers, sound artists, fotografi, video artisti. Come li hai scelti? Che cosa unisce artisti che hanno competenze così differenti?

L’intenzione alla base è un’idea di pluralità di voci che riflette le attuali tendenze del mondo dell’arte. Ho voluto allargare gli orizzonti artistici generando nuove possibilità di incontro..

Gli artisti visivi di Polline, Martin Romeo, Nobu_Lab, Marco Cecotto, Francesco Burlando e Stochastic Resonance inoltre sono tutti molto e provengono da diverse parti d’Italia: una buona opportunità di confronto fra epicentri creativi.

L’evento di Roma è un progetto pilota di un format che sarà esportato in altre città d’Italia. Quando saranno i prossimi eventi? e quali sono le città coinvolte?

Stiamo lavorando in ambito nazionale, prendendo in considerazione alcuni dei maggiori capoluoghi italiani come prossime location. Il contenuto artistico-musicale sarà rinnovato e declinato a seconda delle suggestioni che riceveremo dal luogo stesso tenendo comunque il focus su suono, immagine e tecnologia.

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Avvocato, palermitana di nascita ma romana d'adozione, nella sua attività si occupa prevalentemente di diritto d'autore,dei beni culturali e legislazione dello spettacolo. Scrive di arte contemporanea e fotografia, ma anche di lifestyle, cultura e viaggi.

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