Si è appena conclusa nella corte a doppia arcata del Palazzo Caracciolo d’Oppido a Napoli la mostra etno-fotografica, organizzata dall’associazione culturale Agorà, dal titolo Egitto inedito: incroci di sguardi a cura del Collettivo al Qarafa, fondato e diretto dall’antropologa Anna Tozzi Di Marco.
Le immagini della mostra, presentata per la prima volta nel 2013 a Firenze presso la galleria Dea, raccontano l’ambiente sociale e culturale del cimitero abitato del Cairo, mirabilmente descritto, tra gli altri, da Ungaretti, Goytisolo e Mahfuz. La scelta delle immagini e l’allestimento delle mostra sono stati curati dalla ricercatrice Tozzi che ha vissuto quasi 10 anni nella necropoli musulmana, documentati da due monografie Il Giardino di Allah, e Egitto inedito e da numerosi articoli scientifici. L’esposizione è una narrazione a più voci volta a rendere una rappresentazione dignitosa, e non stereotipata, del cimitero cairota. Voci che all’inaugurazione si sono intrecciate con le letture a cura della poetessa egiziana Manal Serry: poesie originali e brani letterari di tutte le epoche dedicate a questo luogo così particolare ed affascinante.
L’evento interculturale è stato l’occasione per far conoscere Palazzo Caracciolo, costruito nel XV secolo dalla famiglia Caracciolo d’Oppido e donato nel secolo successivo alla Reale Casa dell’Annunziata, a condizione che ogni anno provvedesse alle ragazze povere di cognome Caracciolo. L’atmosfera dell’antico edificio è ancor più suggestiva per la presenza delle cavità ora finalmente visitabili grazie alle visite guidate organizzate, ogni fine settimana, dall’associazione Agorà. Le cavità rappresentarono alla fine del XV secolo l’accesso all’acquedotto della Bolla, attraverso cui entrarono in città i soldati di Alfonso I d’Aragona, espugnandola nella guerra contro gli angioini. La valorizzazione di tale patrimonio storico-culturale si connette alla promozione della cultura della legalità, in quanto consente di sviluppare nei giovani il senso di appartenenza ad un territorio e ad una comunità, un lavoro a cui concorre soprattutto la scuola Bovio (ospitata nel complesso) con attenzione e dedizione quotidiane.
Prossima tappa della mostra Egitto inedito: incroci di sguardi sarà Roma in autunno a cura dell’associazione Il Giardino culturale di Annie (https://www.facebook.com/IlGiardinoCulturaleDiAnnie).
Nato a Torino nel 1964, dopo gli studi musicali (pianoforte) e dopo la scuola per interpreti e traduttori, dal 1984 ha intrapreso una lunga carriera in campo editoriale che lo ha portato a collaborare con molte case editrici torinesi (EGA, Seb 27, Ananke, Edizioni Sonda, Utet) in qualità di traduttore e editor. Del 1989 escono le prime traduzioni dal francese da Voltaire (per i tipi di Seb 27) e articoli e traduzioni di semiologia (per la rivista universitaria Quaderni di semiotica). Contemporaneamente è stato coinvolto nella ricerca di nuove modalità della comunicazione nell’ambito della mostra Progetto Sonda, curata dal Centro di Ricerche Semeion di Roma, occupandosi di analisi linguistica e testuale e seguendo i corsi di perfezionamento sul modello Mac P (Modello Attanziale Cognitivo-Paradigmatico). Organizzatore culturale è stato responsabile dell’ufficio stampa e dei rapporti con l’estero della casa editrice Ananke dove ha curato in particolare le collane di Filosofia e Psicologia (testi di Friedrich Nietzsche, Stefano Zecchi, Olivier Abel, Simone Sausse-Korff) e ha tradotto il saggio di studi culturali di Bran Nicol Stalking, quando la passione diventa ossessione e, per le Edizioni Sonda, il Dizionario Madre/Figlia degli psicologi Joseph e Caroline Messinger. Dal 2010 è iniziato l’impegno di organizzatore e curatore di mostre di arte contemporanea presso la Pow Gallery di Torino. Attivo anche in ambito giornalistico si è occupato di cinema e di musica prima di diventare, nel 2010, responsabile della redazione romana del “Corriere dell’Arte” e autore di centinaia di articoli dedicati all’arte contemporanea e alla scena artistica torinese e romana.
