Festival della Letteratura #10. I ragazzi leggono fantasy

cavacon 2014-1La prima impressione di freschezza e gioia, all’incontro con Licia Troisi presentata da Sandrone Dazieri e Luca Crovi, me  la dà il pubblico. Ammessa al grande Cortile dell’Archivio di Stato, vengo letteralmente inseguita e superata dallo sprint di ragazzi in corsa per aggiudicarsi le prime file. Pubblico giovanissimo e numeroso a sentire le ultime notizie dal Mondo Emerso della pure giovane Licia Troisi, accolta da applausi e qualche urlo di benvenuto.

Politicamente incorretto (e sostanzialmente corretto?), Luca Crovi spoilera il contenuto della scheda fornita ai giornalisti da Mondadori sul prossimo libro dell’ autrice. Le Storie Perdute del Mondo Emerso vedrà il ritorno di Nihal, la prima e amata eroina, attraverso un cantastorie che racconta tre sue avventure, l’ultima delle quali svela il suo destino ed è, ovviamente, top secret fino al prossimo gennaio.
(Per tutta la presentazione Crovi rafforzerà il legame col pubblico sondandone le opinioni per alzata di mano, il che mi rimanda l’ironica immagine di un maestro che interroga una vastissima classe sulla lezione assegnata).

È carina, la scrittrice e astrofisica Licia, meravigliosamente aperta e disarmata. Confessa di avere odiato Nihal per un po’, e di averla uccisa apposta,  ma di essersi  riconciliata con lei negli ultimi tempi tanto  da scriverne ancora.
Dazieri, il primo lettore, in quanto editor, di Licia, ci dice come venne colpito dalla sua freschezza, dai dialoghi  e dai  personaggi che, pur  coerenti col mondo fantasy, sembrano reali. Fu lui, davanti alle milleduecento pagine delle Cronache, a decidere di tagliarlo in tre parti e farne una trilogia.

Al  momento di creare la copertina, Paolo Barbieri,  l’illustratore incaricato di disegnare la spada di Nihal, ebbe da Licia un suo disegno di come lei se la immaginava e anche un disegno della stessa Nihal sempre fatto da Licia, il cui originale poi si è perso nei meandri della Mondadori.

Disegnavo la spada di Nihal durante le lezioni, racconta Licia, tutte le volte che ascoltavo cose che non capivo.  L’immagine di Nihal creata da Paolo  mi arrivò mentre preparavo la tesi e me la feci stampare in alta definizione su carta lucida; mio marito girava mostrandola a tutti e questo mi faceva sembrare più reale il fatto che -davvero- stavo pubblicando un libro.  Certo il Mondo Emerso di Paolo è il suo, ma ci siamo influenzati a vicenda. Esistono due libri illustrati che sono nati dai suoi disegni. Lui me li mandava e io scrivevo dei raccontini a didascalia.  Uno dei nuovi personaggi è nato dalla sua immaginazione.

Pare che la copertina del primo libro sia stata considerata troppo sexi per un libro per ragazzi e in Germania addirittura sostituita dalla copertina del secondo, per giunta censurata.  Ora ci sono delle nuove copertine, che rivestono le  edizioni Oscar,  su cui scopro che il pubblico è diviso tra coloro che si sentono legati alla vecchia Nihal e quelli che gradiscono una ventata di nuovo.
Anche Licia ha temuto la reazione del pubblico alla novità, ma ha apprezzato  le nuove interpretazioni legate alla immaginazione di un nuovo illustratore.

Dazieri ricorda che tentò di convincere Mondadori che la fantasy poteva vendere nelle collane per ragazzi, e tanto, con un autore italiano e giovane. Ma chi seguiva la sezione per ragazzi di Mondadori rifiutò, e Dazieri pubblicò la Troisi sulla collana I massimi della fantascienza degli Omnibus, che dirigeva allora; solo  dopo il successo in quella collana Mondadori la lanciò nelle edizioni per ragazzi. La primissima tiratura fu di novemila copie e cominciarono a ristamparla dopo qualche settimana; continuarono a ristampare settimana dopo settimana fino a vendere un centinaio di migliaia di copie: una cosa che a un editor, dice Dazieri, capita forse un paio di volte nella vita.

A dieci anni di distanza, chiede Crovi, come mai riprendi Nihal?

Allora, racconta Licia, prima della pubblicazione delle Cronache  con Mondadori, cominciai un nuovo Ibro impostato come una canzone, in strofe, che approfondiva la storia del Tiranno: libro che finii, anche, ma che abbandonai  per occuparmi della pubblicazione delle Cronache. Adesso ho ripreso l’idea della canzone per scrivere queste tre nuove avventure. La canzone, con metrica e rime, è una delle prime modalità con cui noi uomini ci siamo raccontati delle storie, a partire da Omero. Quando penso a me stessa come scrittrice io mi vedo come un menestrello, che canta e racconta accanto a un fuoco“.

Il pubblico, per alzata di mano, dichiara di amare pure il Tiranno, personaggio cattivo, riconoscendone quindi l’indispensabilità. Anche Licia confessa di essevi molto affezionata.
Seguono domande a raffica sui personaggi, sulle loro storie, ed effettivamente questi poveretti subiscono vicissitudini terribili e prima o poi muoiono. “Si è mai sentita in colpa, chiede una giovane lettrice, ad uccidere tanti personaggi?”
No, risponde,  perchè tutti i personaggi che sono morti lo sono per ragioni narrative, tranne Nihal e solo per lei mi sento un po’ in colpa“.

Per gli appassionati della Ragazza Drago: sì, a parte un racconto collaterale uscito in un’antologia, quel ciclo è chiuso.
Per i lettori del recente Nashira, invece,  scopriamo che Licia sta già scrivendo il seguito che probabilmente uscirà nella prossima primavera.
Per i non lettori di Licia Troisi posso solo dire che non si legge: si beve, con tutta la velocità che le vostre doti di lettore, combinate con la necessità di cibo e di sonno, vi consentono.

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Cecilia Deni, classe 57, sarda di nascita, vive e lavora come medico di famiglia a Bologna. Lettrice ossessiva, ama restituire il frutto delle letture a chiunque, imprudentemente, si presti ad ascoltare.

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