Più libri più liberi 2014: conferenza stampa. È qui la sorpresa

Si è tenuta a Roma, presso il Tempio di Adriano, la conferenza stampa della 13a edizione di Più libri più liberi – Fiera nazionale della piccola e media editoria,  anche quest’anno ospite del Palazzo dei Congressi dell’EUR dal 4 all’8 dicembre, che ha visto la partecipazione di: Fabio Del Giudice (direttore della manifestazione), Chiara Valerio (scrittrice), Enrico Iacometti (presidente Comitato promotore della manifestazione), Lidia Ravera (assessore alla Cultura della Regione Lazio), Giovanna Marinelli (assessore alla Cultura, creatività e promozione artistica di Roma Capitale), Rossana Rummo (direttore generale per le Biblioteche, gli Istituti culturali e il Diritto d’autore del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo), Lorenzo Tagliavanti (vice presidente della Camera di Commercio), Paola Gaglianone (presidente Istituzione Biblioteche di Roma), Ines Aronadio (Istituto Commercio con l’Estero).

Abbiamo fatto tredici!” esordisce Fabio Del Giudice. Intanto però nell’aria riecheggia il suono della polemica che quest’anno ha tenuto a battesimo la Fiera, pertanto Del Giudice, dopo i primi saluti della vulcanica Chiara Valerio, chiarisce subito che l’Organizzazione si sta confrontando con i Sindacati di categoria per raggiungere un accordo.
Tradizionalmente la Fiera ha due tipi principali di accredito che danno diritto alla fruizione gratuita di tutta la manifestazione: Professionali e Stampa. Se i secondi sono rimasti illesi, i primi invece hanno risentito della crisi e dei tagli al budget. Autori, illustratori e traduttori rischierebbero di doversi pagare il biglietto non potendo più accreditarsi come Professionali, privilegio che però rimarrebbe a «editori non espositori, librai, bibliotecari, distributori/promotori, insegnanti e agenti librari».

Nel 2013, come da Relazione consuntiva, il contatore dei visitatori si è fermato a quota 53.383: 6.824 Professionali (sarebbe chiarificatore conoscere i vari “di cui”); 1.305 Stampa (carta e online che hanno pubblicato 854 articoli/servizi); 7.604 Under 18 e 37.650 Altri ingressi (cioè i paganti effettivi).

Regalare 6.824 biglietti ha significato non incassare tra i € 20.472 (tutti i Professionali pagano il biglietto con la riduzione maggiore, € 3) e i € 40.944 (tutti i Professionali pagano il biglietto intero, € 6). Per avere un’idea delle cifre che ruotano intorno alla Fiera, quest’anno i contributi pubblici hanno ammontato a (circa):

  • 175mila euro dalla Regione Lazio;
  • 100mila euro dal Comune di Roma Capitale;
  • 65mila euro dal Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo;
  • 20mila euro dalla Camera di Commercio di Roma;
  • 250mila euro dalla Associazione Italiana Editori.

La soluzione trovata dagli Organizzatori per far fronte all’infelice momento storico è risultata da subito… infelice. Troppo drastica, troppo repentina. I Sindacati di categoria, dal canto loro, si sono fatti portavoce del malcontento generale ed è di oggi 20 novembre la notizia – pervenuta grazie al Sindacato Traduttori Editoriali– che i negoziati sono giunti a felice conclusione: autori, illustratori e traduttori rientrano di nuovo nella categoria Professionali. Queste le regole per il ritiro dell’accredito:

  • Autori/illustratori devono presentare, unitamente a un documento di identità valido, un libro a propria firma edito negli ultimi 5 anni;
  • Traduttori Editoriali devono presentare, unitamente a un documento di identità valido, un libro dove si è citati come traduttori edito negli ultimi 5 anni. Sarà inoltre possibile presentare alle casse una dichiarazione su carta intestata della casa editrice che attesti che la collaborazione è in corso e che specifichi la qualifica di traduttore letterario.

Periodo movimentato per questi professionisti dell’editoria, che quest’estate hanno lanciato un’interessante iniziativa: #LaCorrettezzaPaga. L’idea, ben lontana dal voler creare gogne mediatiche e liste nere, nasce quasi per caso da uno spunto di Federica Aceto (traduttrice), spunto poi ripreso e ampliato da Gaja Cenciarelli (scrittrice e traduttrice) e infine attuato da Luca Pantarotto (blogger) che decide di non recensire più libri di editori insolventi  (a chi bazzica l’editoria, e ha orecchie per ascoltare, non mancano spunti – fidati e autorevoli – per sapere) e come lui, magia della Rete, anche altri blogger. Nasce così #LaCorrettezzaPaga attraverso cui «si vuole rendere chiaro» spiega proprio Pantarotto «che il pubblico dell’editoria non è più disposto a tollerare situazioni di malcostume come quelle che costringono i professionisti dell’editoria a rivolgersi ad avvocati e sindacati per ottenere ciò che spetta loro di diritto, vale a dire il compenso per un lavoro regolarmente svolto; e l’unico modo per manifestare questa posizione è non parlare più dei libri pubblicati da editori che non pagano i collaboratori».

I libri sono nutrimento”, ha detto Chiara Valerio in conferenza stampa. Che a rimanere a digiuno siano quelli che i libri contribuiscono a farli è una marcia da invertire. Più libri più liberi l’ha fatto appena in tempo.

Tornando a Bomba, la Fiera “ha fatto tredici” e, come sottolinea Lorenzo Tagliavanti, non sono molte le manifestazioni che a Roma possono vantare tale record, per cui arrivare a questo traguardo è evidentemente sinonimo di qualità e sostanza. “Più libri più liberi”, aggiunge, “permette ai piccoli e medi editori di esporre i propri prodotti, i libri, dietro ai quali c’è un imprenditore che rischia”. [Sic!].

La narrativa e la scrittura danno la modernizzazione del mondo. Ciò che può essere raccontato, può essere anche spostato e quindi portato dietro” ha aggiunto la Valerio illustrando i tanti appuntamenti in programma  per la letteratura extra nazionale che raccordano “eccellenze e marginalità”.

Ines Aronadio, a proposito di estero, ha annunciato una novità: un seminario dedicato a 32 editori di Campania, Puglia, Calabria e Sicilia – dove la nascita e lo sviluppo di case editrici sono più difficoltosi – sull’internazionalizzazione del business editoriale. Un passo in più affinché la Fiera sia terra di incontri e scoperte.

Italo Calvino diceva che in una biblioteca bisogna avere uno spazio per i libri letti, uno per i libri ancora da leggere e uno per la sorpresa. Più libri più liberi è questa sorpresa”, ha detto Giovanna Marinelli. E a proposito di sorprese che fanno rima con doni, in collaborazione con Atac il fumettista romano Michele Rech, in arte Zerocalcare, il 2 e 3 dicembre nella stazione della metro Rebibbia disegnerà un murales popolato dai suoi personaggi più conosciuti. Ovviamente Zerocalcare anche quest’anno sarà presente in Fiera per la presentazione della sua ultima fatica: Dimentica il mio nome (BAO Publishing). Ma non sarà solo: grandi nomi attesi sono ad esempio quelli di Makkox e Gipi.

Dulcis in fundo, è previsto un intervento anche del maestro Andrea Camilleri: il 7 dicembre alle ore 18 tutti in Sala Diamante.

Più libri più liberi è dietro l’angolo, e noi non mancheremo di raccontarvelo con approfondimenti e cinguettii (@artapartofcult).

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Giornalista pubblicista dal 2012, scrive da quando, bambina, le è stato regalato il suo primo diario. Ha scritto a lungo su InStoria.it e ha aiutato manoscritti a diventare libri lavorando in una casa editrice romana, esperienza che ha definito i contorni dei suoi interessi influendo, inevitabilmente, sul suo percorso nel giornalismo. Nel 2013 ha collaborato con il mensile Leggere:tutti ma è scrivendo per art a part of cult(ure) che ha potuto trovare il suo posto fra libri, festival e arti. Essere nata nel 1989 le ha sempre dato la strana sensazione di essere “in tempo”, chissà poi per cosa...

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