Paolo Salvati. Opera creativa e vita da Espressionista Moderno

"Passaggi" - Olio su Tela 80x100 iniziato nell'anno 2013 finito i primi di giugno 2014: "Questo dipinto è l’ultimo lavoro del Maestro, l’opera rappresenta il percorso di vita fatto con la persona amata, definita opera metafisica dall’autore, il celo e il mare si mescolano al passaggio di una storia importante."
"Passaggi" - Olio su Tela 80x100 iniziato nell'anno 2013 finito i primi di giugno 2014: "Questo dipinto è l’ultimo lavoro del Maestro, l’opera rappresenta il percorso di vita fatto con la persona amata, definita opera metafisica dall’autore, il celo e il mare si mescolano al passaggio di una storia importante."
“Passaggi” – Olio su Tela 80×100
iniziato nell’anno 2013 finito i primi di giugno 2014:
“Questo dipinto è l’ultimo lavoro del Maestro, l’opera rappresenta il percorso di vita fatto con la persona amata, definita opera metafisica dall’autore, il celo e il mare si mescolano al passaggio di una storia importante.”

Paolo Salvati maestro espressionista Italiano, per eccellenza pittorica indiscusso esponente dell’arte moderna Italiana e oltre, nato il 22 febbraio di 76 anni fa, ci lascia nella capricciosa estate romana del 2014. Si è spento in silenzio, fedele a quella descrizione che lo ha accompagnato nel corso della sua vita e non solo artistica. Era nato a Roma il 22 febbraio del 1939, quando i venti della guerra iniziavano a fischiare tra le sacre mura del Cupolone. Nato nello storico quartiere dell’Esquilino in via Labicana n. 50, Salvati portava con se quella antica saggezza unita al fatalismo caratteristico di una Roma che non c’è più.
Queste sue doti innate, lo condussero sin da ragazzo sul sentiero dell’arte del colore, dove ha espresso attraverso il pennello e il disegno libero quel concetto metafisico legato alla natura, connubio tra il mistero della creazione e un Dio invisibile eppure presente.
Da sempre Artista pittore espressionista nonché ritrattista, restauratore in foglia oro e argento su base lignea, liutaio per chitarra classica da concerto. Iniziò a collaborare dopo gli studi da geometra con l’architetto romano Marcello Rutelli. Fu un’esperienza fondamentale nel percorso dell’artista, il quale realizza attraverso il contrasto tra la professione di geometra e la passione per l’arte il suo destino.

Di li a poco partecipa alle prime rassegne di arti figurative in Sardegna, dove dipinge numerose opere che identificano la sua arte nel modo, come gli Alberi Blu e la Pietra Blu. Tornato a Roma espone alla rassegna di Arti Plastiche e Figurative, a Trinità dei Monti nel 1970 e successivamente a Galleria Colonna, oggi Galleria Alberto Sordi.
Se come scriveva il grande romanziere americano Truman Capote, un vero artista “Non può essere ucciso neppure da un palo conficcato nel cuore”, Paolo Salvati ne è stato l’esempio lampate tra il XIX e il XX secolo.

Infatti cambia la sua vita, interrompe la sua professione da geometra esercitata per alcuni anni tra Roma e la Sardegna. Alla fine degli anni 70, a Roma in Piazza Navona, mentre ritraeva, fu notato dal principe Don Agostino Chigi Albani della Rovere, collezionista, critico e storico dell’arte, nonché mecenate. Si narra che il principe osservando le qualità tecniche nei ritratti del Maestro chiese a Salvati se dipingeva; alla risposta decisa e compiaciuta nei confronti di chi aveva capito che dietro tali capacità tecniche c’era anche una particolare sensibilità certamente coloristica, Agostino Chigi aggiunse: “Maestro lei ha un atelier?”. Ovviamente intuiva che Salvati non possedeva un atelier! Era il palese riconoscimento di un importante critico ad un artista che si avviava sulla strada della celebrità. La fama del Maestro Paolo Salvati crebbe negli anni 80, le sue straordinarie opere “La Pietra Blu”, “Casa sul Fiume”, “Ricordo di Sperlonga”, le serie “Alberi Blu”, “Fronde Rosse”, gli consentirono di vincere il premio “Artitalia” e numerosi primi premi nelle mostre estemporanee.

Conobbe a Trani il professor Paolo Levi, allora direttore artistico del Catalogo dell’Arte Moderna, “Gli Artisti Italiani dal Primo Novecento ad Oggi” edizioni Giorgio Mondadori.
I suoi modelli di riferimento artistico, emozionale, sono sempre stati William Turner, Claude Monet, Vincent Van Gogh, Henri de Toulouse-Lautrec. Negli ultimi anni dipinge magistralmente una serie di ritratti su tela in tecnica mista per le edizioni della linea ancora inedita “UNICA” una Bottiglia d’Autore, le opere sono ad oggi depositate presso il Diritto d’Autore.
Riconosciuto ormai come uno dei massimi esponenti della pittura espressionista, uno dei Giganti dell’Arte Moderna Italiana, le viene conferita nel 2005 la Cittadinanza Illustre dalla Presidenza Regione Lazio, mentre nel 2012 dalla Presidenza della Repubblica Italiana le viene assegnata l’Onorificenza O.M.R.I. di Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana. Successivamente viene insignito Cavaliere di Merito del Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio, ramo di Spagna.
Artista e artigiano, vestiva le sue creazioni pittoriche con le cornici da lui ideate e prodotte, è stato un esperto restauratore in foglia d’oro e d’argento e consulente occasionale presso i laboratori per restauro dei musei Vaticani.
L’Arte è anche musica: ecco la progettazione della Chitarra Salvati, il deposito come lavoro di ingegneria presso il registro delle opere protette del Diritto d’Autore e Vigilanza sulla S.I.A.E. e realizzazione dello strumento di Chitarra Classica da concerto, del quale furono prodotti numerosi esemplari.

Maestro Cav. Paolo Salvati
Maestro Cav. Paolo Salvati

Ma nel ricordare Salvati è doveroso menzionare le doti umane se è vero come disse un importante filosofo: “Non esiste un grande artista se non c’è in lui un grande uomo” e Paolo Salvati lo fu integralmente. Visse l’arte come un percorso verso la ricerca di Dio che come affermava il Maestro Kandinskij: “Ti conduce a sentire la musica del colore”. La profonda ipersensibilità di Salvati nei confronti degli artisti sfortunati, come di coloro che non riuscivano a rompere il muro dell’indifferenza lo condussero al sodalizio con il critico e storico dell’arte Andrea De Liberis, consulente tecnico d’opere d’arte e membro dell’Union Francais Des Experts e presidente dell’istituto I.E.P.C.A. associazione nata allo scopo di sostenere gli artisti che operano nell’ambito delle arti figurative in osservanza dello “Statuto dell’Artista” promulgato dall’Unesco nel 1997. L’incontro con De Liberis avvenuto nel 2006, indusse il Maestro Paolo Salvati ad impegnarsi a valorizzare i tanti, troppi artisti di talento, che purtroppo, per svariati motivi sono costretti a rimanere nell’ombra.

Altri importanti critici dell’arte italiana e giornalisti si sono interessati dell’opera e della vita del Maestro Salvati, tra cui solo per citarne alcuni: Paolo levi, Elio Mercuri, Vittorio Sgarbi, Andrea De Liberis, Giovanni Faccenda, Renato Mammucari, Alfredo Pasolinio, Paolo Fontanesi, Agostino Chigi, Stefania Bison, Anna Iozzino, Giuseppe Balboni, Emma Moriconi, le opere di Paolo Salvati sono conservate in importanti collezioni private e raccolte pubbliche.
Ancora menzionato con numerosi attestati di merito di Medical Mission International Onlus, per il sostegno in favore di tutte quelle persone più bisognose che soffrono la fame, malattie, guerre e altri gravi disagi nei paesi più poveri del mondo. Riconoscimenti sempre tenuti nascosti, emersi dalle sue carte solo dopo il grave incidente stradale subito nel 2011.
Il Maestro ha sempre mantenuto una particolare riservatezza, ha sostenuto con generosità per i suoi mezzi, in umile silenzio, un’associazione di supporto umanitario.

La sensibilità verso il genere umano e la natura madre, spesso purtroppo matrigna, fecero dichiarare all’Artista Salvati il 12 agosto 2013 che “Per dirla con Benedetto Croce, l’arte è la trasfigurazione del sentimento, quindi concordo nel considerarla una istituzione lirica, aggiungo impalpabile, oggi come ieri sempre attuale.” Affermazione, quella del Maestro che ha trovato la sua completa conferma attraverso la sua opera e vita tutta.

Pierandrea Saccardo      
Roma, 2 settembre 2014

Il colore è il mio vero ed unico amico,
che mi consola senza mai rimproverarmi di nulla.

Paolo Salvati – Roma, febbraio 2003

Nella mia vita ho fatto tutto quello che dovevo fare
La mia famiglia
Il mio lavoro… la mia Opera.
Paolo Salvati – Roma 16 giugno 2014

Pierandrea Saccardo, scrittore, giornalista, Corrispondente in Cambogia e in Vietnam per Il Giornale d’Italia, autore in collaborazione con Giovanna Curone nel 2011 de romanzo “Merli e Rose Canine” e nel 2014 del romanzo “Oracoli e Miracoli”.

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