Nel grigiore desertico della lunga domenica di pioggia romana, il Festival Libri come all’Auditorium Parco della Musica ci accoglie come un paese delle meraviglie di incontri, conferenze, letture e parole, parole. A narrarci le loro favole, più serie, meno serie, scrittori viventi italiani e parte stranieri, per lo più francesi. Prime le ondeggianti file delle biglietterie, dove si trovano nell’attesa sorprese e simpatie, poi il caffe nei tavoli del bar a fare i piani della giornata. Intorno sui muri le mostre di foto: Autoritratti (con dedica) sulla realtà del panorama letterario italiano (Eco, Piccolo, Cotroneo, Manfredi, Benini, Valli, Ozzola, Mazzucco, Carofiglio, ecc.) e le foto veraci del sud di Letizia Battaglia. Il vivace viavai degli incontri nelle sale Petrassi, Borgna, Risonanza e Ospiti, con i silenzi sospesi e gli applausi di consenso. Il rito delle dediche autoriali nella libreria ed il Corner delle trasmissione di Rai 3. Il Garage messo a festa e finemente arredato di gigantografie di biblioteche famose, e di fumetti di Zerocalcare, dove ininterrottamente si susseguono nelle tre sale mini interviste ad autori per niente minori, piccoli assaggi di letteratura tutta da gustare. La maratona finale dopo le 21,00 trova i pochi spossati molto appagati.
Pino Moroni ha studiato e vissuto a Roma dove ha partecipato ai fermenti culturali del secolo scorso. Laureato in Giurisprudenza e giornalista pubblicista dal 1976, negli anni ’70/80 è stato collaboratore dei giornali: “Il Messaggero”, “Il Corriere dello Sport”, “Momento Sera”, “Tuscia”, “Corriere di Viterbo”. Ha vissuto e lavorato negli Stati Uniti. Dal 1990 è stato collaboratore di varie Agenzie Stampa, tra cui “Dire”, “Vespina Edizioni”,e “Mediapress2001”. E’ collaboratore dei siti Web: “Cinebazar”, “Forumcinema” e“Centro Sperimentale di Cinematografia”.
lascia una risposta