Teatri di guerra. Non solo libri ma arti visive e memorie

Gino Severini, L'Homme de l'avenir, 1935, Collezione Jacorossi

Da poco riapertasi a Roma, la Libreria Arion Montecitorio si  è riattivata con una collaborazione con InARS Art Gallery e dopo un’esposizione essenzialmente di opere di autori italiani anni ’60, di quella sperimentazione che ebbe specialmente a  Roma un polo attivo e di importante rinnovamento, non solo della pittura, torna a inaugurare i suoi spazi. Ora è la volta di Teatri di guerra, che, come il titolo ben chiarisce, ha come fulcro la guerra intesa da artisti e fotografi del Novecento presenti con quadri, sculture, ceramiche, fotografie e con l’ausilio di oggetti d’epoca. Tutto costruisce una peculiare narrazione delle due Guerre mondiali e ne restituisce una visione polisemica e plurima, dalla guerra esaltata come forma di progresso (sola igiene del mondo) a sua descrizione come teatro degli orrori e della violenza; da guerra espressione degli alti gradi dell’esercito e della politica combattuta da soldati semplici e dal popolo a quella pianificata dalle menti e condotta con le armi; da guerra nazionalista, colonialista, a interpretazione di quella per la Vittoria e alla libertà.

“La mostra è costituita da un corpo centrale con opere provenienti dalla Collezione Jacorossi (tra gli altri, sono esposti lavori di Amerigo Bartoli Natinguerra, Floriano Bodini, Giovanni Costantini, Bruno Croatto, Duilio Cambellotti, Giulio D’Anna, Gerardo Dottori, Gino Severini, H.H. Lim, Arturo Martini, Gian Marco Montesano, Giulio Turcato).”

A questo corpus di opere si affianca altra produzione con due progetti fotografici collaterali, che si alterneranno nel corso dei mesi di programmazione e che saranno posti in dialogo con la serie di incisioni Gott mit uns, di Renato Guttuso.

Importanti i progetti collaterali: War Landscapes. Paesaggi di guerra del giornalista Alfredo Macchi – che propone fotografie in bianco e nero realizzate nelle più importanti zone di conflitto del mondo e contenute nell’omonimo libro fotografico edito da Tempesta Editore (aperta fino al 12 settembre); dal 14 settembre, poi, sarà visibile la mostra Ritratti di guerra di Pasquale De Antonis con la sua serie di foto di soldati americani, inglesi e tedeschi scattate dal fotografo nel suo studio, nel corso degli anni ’40.

Chiude il percorso espositivo – intervallato dai volumi della libreria – la sezione Gli oggetti raccontano il ‘900, con materiale che segna la traccia di una storia vissuta e tramandata. Il tema è, ovviamente, la Memoria, rianimata – verrebbe la voglia di dire – tramite memorabilia, documenti, fotografie, piccoli arredi, oggetti di design, arti applicate e curiosità che abbracciano l’intero secolo fino ai nostri giorni. Tale materiale è stato selezionato per la sua particolarità o pregiata fattura,

Nel corso della mostra saranno organizzati alcuni incontri della serie Accoppiamenti giudiziosi, durante i quali, di volta in volta scrittori, intellettuali, esperti di arte contemporanea o artisti approfondiranno le possibili connessioni tra un’opera d’arte e un libro, sempre legati al tema della mostra.

Info mostre

  • Teatri di guerra | a cura di Roberta Giulieni
  • Inaugurazione: 30 giugno 2015 – La sera dell’inaugurazione verrà rappresentato Figlio Ritorna O Figlio, sogno iconografico di Vincenzo Mazzarella, con l’accompagnamento della fisarmonicista Desiree Infascelli e con l’allestimento e i costumi di Paolo Bielli ed Eros Renzetti.
  • Dal 30 giugno al 3 ottobre 2015
  • War Landscapes. Paesaggi di guerra. Alfredo Macchi a cura di Stefania Lattanzio fino 12 settembre 2015
  • Pasquale De Antonis. Ritratti di guerra a cura di Roberta Giulieni dal 14 settembre al 3 ottobre 2015
  • Catalogo: introduzione di Fabio Pizzicannella, testo di Fabio Benzi e schede storico artistiche di Fabio Benzi, Roberta Giulieni e Giulia Tulino. (€ 10)
  • InARS Art Gallery – Libreria Arion Montecitorio
  • Piazza Montecitorio, 59 Roma infoline: tel +39 06 6781103
  • Orari: lunedì 12-19 – martedi /sabato 10-19 – e-mail: info@inars.it / web: www.inars.it
  • Ingresso libero
  • Ufficio stampa InARS Art Gallery – Federica La Paglia – 338.9982553 / f.lapaglia@gmail.com

Il progetto Teatri di guerra s’inserisce nel programma di mostre di Inars Art Gallery del Gruppo Jacorossi nato con l’intento di sondare “le connessioni tra arte contemporanea e libri, nobili contenitori delle varie discipline” afferma Ovidio Jacorossi.

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Luca Barberini Boffi, ex imprenditore nel mondo della carta stampata.
Esperto di comunicazione e di arti visive, vive tra Milano, Roma e Strasburgo, dove risiede. Organizza convegni internazionali su Beni Culturali e collezionismo, scrive su testate di settore. Viaggia molto all’estero per lavoro e per passione. Collabora saltuariamente come consulente artistico nel Maine, U.S.A.

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