La Fotografia al Savignano Immagini Festival. Costumi, abiti, abitudini

SI Fest 24 - Felice Beato_Pasto sociale ph. Federica Casetti

Nato nel 1992, giunge quest’anno alla 24o edizione il Savignano Immagini Festival che si svolge a Savignano sul Rubicone (FC) dall’11 al 27 settembre e s’intitola Habitus. Dagli abiti all’abitudine, dai costumi al costume.

Come immagine che lo rappresenta è stata scelta una foto tratta dal progetto di Martina Bacigalupo, Gulu Real Art Studio, cioè il più vecchio studio fotografico della città di Gulu, nel nord dell’Uganda, un ritratto a figura intera di una donna in abiti tradizionali, al quale manca però il rettangolo in corrispondenza del viso.

È questa una pratica in uso dove ancora l’uomo interviene direttamente per creare gli sfondi, gli scenari adatti alla migliore riuscita anche di una semplice foto-tessera, la stessa che noi ormai realizziamo in cabine automatiche per strada o al supermercato mentre duplichiamo le chiavi di casa.  La cura, la professionalità, il tempo, le relazioni umane, addirittura la musica, tutto ha un ruolo, mentre si scatta quell’immagine che per anni testimonierà l’identità del soggetto ritratto. L’autrice ha raccolto ciò che viene scartato dopo il ritaglio del volto, restituendo grande valore ad una ricchissima fonte di informazioni e di dettagli.

Da qui si parte per un viaggio attraverso l’identità, la cultura, il costume, inteso anche come moda, che come ha scritto lo storico dell’arte Arturo Carlo Quintavalle:

“non è stata considerata degna, salvo pochissime eccezioni, di considerazione nel nostro paese da parte degli accademici e non è stata ritenuta degna neppure di attenzione, di considerazione storica da parte degli specialisti[…] o la moda assumerà la funzione di segnaletica antropologica dei comportamenti e verrà considerata alla stessa stregua del teatro sia pure di strada e dei suoi differenti generi, oppure lasceremo che ci sfugga uno dei fatti più rilevanti della nostra cultura”.

Moda, costume, fotografia vanno insieme in questo festival e per approfondire la riflessione, il pubblico può perdersi nei particolari delle foto di Felice Beato, della storica collezione Alinari, venti stampe all’albumina, colorate a mano, che ritraggono personaggi e scene di vita del Giappone della seconda metà dell’ottocento.

Un omaggio a Gabriele Basilico è la serie vintage Iran 1970, mentre di Larry Fink (insignito dell’Infinity Awards 2015, il premio dell’International Center of Photography) vengono presentati il primo progetto, The Beats del 1958 e l’ultimo, The Vanities. Hollywood Parties 2000-2009. Per la prima volta in Europa un altro fotografo americano, Mike Brodie con A Period of Juvenile Prosperity, testimonianza di vita e di viaggio di un gruppo di giovani che vive al margine della società, accompagnata dalla proiezione della sua prima opera, tutta in Polaroid, Tones of Dirt and Bones.

Di tutt’altro genere la narrazione immaginaria e onirica di Paolo Ventura, che inscena piccole racconti nostalgici, con romantici personaggi e fondali dipinti. Da segnalare il lavoro #000 – Tuxedo Riot di Mustafa Sabbagh, sapiente indagatore del profondo della natura, umana e in senso lato, che porta alla luce la tensione emotiva e gli aspetti scuri attraverso il nero delle proprie immagini e i numerosi richiami alla storia dell’arte.

Gli artisti in mostra sono:

Mike Brodie A Period of Juvenile Prosperity / Tones of Dirt and Bone
Larry Fink The Vanities / The Beats
Mustafa Sabbagh #000 – Tuxedo Riot
Claudine Doury Loulan Beauty
Martina Bacigalupo Gulu Real Art Studio
Gabriele Basilico Iran 1970
Felice Beato La fotografia in Giappone e la scuola di Yokohama
Francesco Francaviglia Le donne del digiuno
Giulia Marchi Sullòrlo
Monia Perissinotto Tokyo nights
Tommaso Tanini H. Said he loved us
Simone Donati Hotel Immagine
Tomas Vanden Driessche How to be a photoprapher in four lessons
Paolo Ventura Short stories
Danilo Montanari Autoritratto in forma di libro
Enrico DeLuigi Cosplayers
Jacopo Benassi BTOMIC

Sono stati assegnati: il premio Marco Pesaresi per la fotografia contemporanea, vinto da Julien Lombardi, 35 anni, parigino, con “Unfinished 2012-2015” dedicato all’Armenia; e il premio SI Fest/Portfolio 15 Lanfranco Colombo assegnato a From seven to seven-When time stands still di Michela Benaglia, 34 anni, milanese.

Info

  • SI FEST | SAVIGNANO IMMAGINI FESTIVAL
  • Biglietteria; corso Vendemini 37-39 Savignano sul Rubicone (Forlì-Cesena)
  •  Contatti: 39 0541 941895 –  info@savignanoimmagini.it
  • Sito: www.sifest.it
  • Palazzo Vendemini
  • Corso Vendemini, n. 51I – 47039 Savignano sul Rubicone (Forlì-Cesena)

Le mostre resteranno visibili fino al 27 settembre nei seguenti giorni ed orari: sabato 26 settembre ore 15-19; domenica 27 settembre ore 10-13 / 15-19.

Il SI Fest 24 è promosso dall’Associazione Savignano Immagini, in collaborazione con il Comune di Savignano sul Rubicone – Assessorato alla Cultura, il Patrocinio della Regione Emilia Romagna, del Comune di Rimini, del Comune di San Mauro Pascoli e della Camera di Commercio di Forlì Cesena.

+ ARTICOLI

Vive a Bologna, dove lavora come logopedista al Servizio di Neuropsichiatria Infantile occupandosi prevalentemente di disturbi della comunicazione, del linguaggio e dell'apprendimento, è appassionata da sempre di Arte, in qualunque forma si presenti. Da alcuni anni ha iniziato un percorso nel campo della fotografia

My Agile Privacy
Questo sito utilizza cookie tecnici e statistici. Cliccando su "Accetta" autorizzi tutti i cookie. Cliccando su "Rifiuta" o sulla X rifiuterai tutti i cookie eccetto quelli necessari per il corretto funzionamento del sito. Cliccando su "Personalizza" è possibile selezionare quali cookie attivare.