Gli anni della leggerezza. La saga dei Cazalet. Il sentire dei personaggi di Elizabeth Jane Howard

Gli anni della leggerezza, Cover
Gli anni della leggerezza, Cover

Qualche giorno fa mi è capitato di rispondere a una intervista sul mio essere lettrice. Le domande profonde e intelligenti, formulate da ragazzi appena laureati, sono entrate nel mio intimo, turbandomi.
Mi hanno tra l’altro chiesto se mi riconoscessi ancora, dopo anni e anni e anni di letture, in quel sentimento di stupore che mi procurava il leggere quando ero adolescente. La domanda mi ha messo in crisi, perché è vero che faccio sempre più fatica a trovare libri che mi corrispondano e che mi lascino dentro qualcosa di profondo, un senso di godimento che è anche meraviglia e desiderio.

Ebbene, Gli anni della leggerezza di Elizabeth Jane Howard (Fazi Editore, traduzione di Manuela Francescon) ha avuto il grandissimo merito di tenermi incollata alle sue 600 e più pagine, di costringermi a letto a leggere: ho approfittato di una giornata uggiosa, con i figli ammalati, per dedicarmi a questo potente, incredibile libro.

Libro in cui manca un protagonista, e non c’è nemmeno una storia propriamente detta. Vi si descrive la vita di una famiglia lungo due estati: l’estate del 1937 e l’estate del 1938. Le date non sono certo scelte a caso; l’imminenza dell’entrata in guerra ha una parte preponderante in tutta la vicenda: la guerra è, se vogliamo, una dei protagonisti.

I Cazalet sono una grande e composita famiglia. Il Generale e la Duchessa sono i capostipiti: il Generale, chiamato così in modo ironico dai figli per non essere potuto entrare in guerra per limiti di età durante la Prima guerra mondiale, e per un certo modo autoritario di decidere su tutta la famiglia, è un ricco commerciante di pregiati legnami, ormai anziano e quasi completamente cieco. La Duchessa, una vera lady vittoriana, è colei che dispone e decide: la vita, in estate, nella grande casa che ospita tutti i figli e le loro famiglie, è occasione per dare sfoggio delle sue capacità organizzative. Donna rigida ma capace di tenere avvinti a sé tutti i figli, è colei che riesce, con saggezza, a stemperare screzi e permalosità e a mantenere un clima sereno per tutto il lungo periodo di vacanza.

I tre figli maschi sono sposati con diversi figli a testa; Rachel, l’unica figlia, ha un legame d’amore con Sid, una insegnante di violino ebrea.

Ogni personaggio è colto nel suo sentire: non emerge, come detto sopra, un vero protagonista. Ogni voce ha il suo spazio, anche le varie figure di contorno, come cameriere, cuoche, giardinieri.

Protagonisti sono anche i bambini, i tantissimi bambini che affollano le pagine di questo splendido romanzo. Bambini piccoli, con le loro particolarità, il loro carattere, i vizi, le virtù. Nulla viene tralasciato: gioie, dolori, malattie, morti. Siamo di fronte a un mosaico composito e ricchissimo, dove è facile perdersi, ma dove è altrettanto facile innamorarsi di ogni personaggio.

Non manca il sarcasmo e l’ironia, anche la freddezza, nel presentare certe situazioni difficili, come i tradimenti, che erano all’ordine del giorno nel clima di ipocrito perbenismo tipico di certo ambiente borghese vittoriano.

Eppure il tono di leggerezza del titolo non viene smentito. Si intuisce che questi sono davvero anni belli, leggeri, gioiosi, anni in cui non doversi preoccupare di nulla, nonostante gli accordi tra Chamberlain e Hitler, nonostante un certo terrore per la guerra imminente (che si sentiva nell’aria, era in tutti i discorsi, nell’ansia dei bambini, negli sguardi degli adulti). Aria di vacanza, in cui potersi riposare e dedicare ognuno alle proprie attività preferite, certi che nulla in fondo sarebbe potuto accadere alla grande, unita, ricca Famiglia Cazalet.

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Angela Catrani vive a Bologna e si occupa di libri da quando aveva sei anni. Alla classica domanda su quale lavoro avrebbe fatto da grande rispose che avrebbe lavorato con i libri. Tutti pensarono al mestiere (meraviglioso) di libraia, solo sua madre pensò al mestiere di editor e in un qualche modo, con qualche parentesi per mettere al mondo due figli, a fare l'editor Angela ci è arrivata. Lavora per la Cooperativa sociale Il Mosaico, che tra le altre sue attività produce libri per bambini per conto di Bacchilega editore di Imola.

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