Prabèrians. La Fotografia di Thomas Rousset

T. Rousset-Prabérians

Il circondario di Grenoble deve essere un posto strano. Una leggenda narra che da quelle parti, negli anni ’50, un bambino affetto da gigantismo, che per questo non entrava nel pullman della scuola, si facesse accompagnare ogni mattina in macchina da Samuel Beckett, suo vicino di casa. Pare che nel tragitto discutessero di cricket.

L’opera del giovane fotografo Thomas Rousset (Grenoble 1984), vissuto a Prabert , un piccolo villaggio vicino al capoluogo del dipartimento francese dell’Isère, immerso tra montagne e boschi, è confluita in maniera quasi mistica alla Scala Santa a Roma, nello spazio Sala 1, centro culturale diretto dalla curatrice americana  Mary Angela Schroth.

Rousset ha immortalato i luoghi della sua infanzia nelle fotografie presentate nello spazio situato nel Complesso Pontificio vicino alla basilica di S. Giovanni, in una mostra dal titolo Prabèrians curata da Manuela De Leonardis in occasione del Festival Internazionale di Fotografia. Le foto, prive di interventi postumi dell’artista, mostrano degli ambienti che l’autore ha predisposto come dei set cinematografici, con ironia e con una ricerca antropologica tipicamente francese.  Gli oggetti mostrati sono propri del quotidiano dell’artista, del suo vissuto, ma anche della società che in quei luoghi abita. L’idea di “comunità” è alla base di questo lavoro, anche se la figura umana non ne è protagonista, se ne percepiscono i lasciti, le intenzioni, una sorta di tocco magico.

“L’idea è quella di creare una comunità in cui tempo e spazio si confondano, allargando un orizzonte che non è soltanto quello personale dell’autore” scrive infatti la curatrice della mostra.

Rousset si ispira molto al cinema (Kusturica, Jodorowsky e altri) e sceglie di inserire le foto all’interno di cornici colorate per suggerire ancora l’idea di gioco e di infanzia. C’è ironia anche negli oggetti ritratti, nel loro posizionarli e farli interagire con degli animali,  mettendo il dubbio nello spettatore sul senso delle cose e su chi vuole, per sua natura, trovarlo a tutti i costi.

Info mostra

  • Thomas Rousset | Prabèrians
  • a cura di Manuela De Leonardis
  • Sala 1 Centro internazionale d’Arte Contemporanea
  • P.zza di Port San Giovanni 10 Roma
  • 9 ottobre- 19 novembre 2015
  • www.salauno.com
  • Per le immagini si ringrazia Sala 1
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Donato Di Pelino (Roma, 1987) è avvocato specializzato nel Diritto d’autore e proprietà intellettuale. Scrive di arte contemporanea e si occupa di poesia e musica. È tra i fondatori dell’associazione Mossa, residenza per la promozione dell’arte contemporanea a Genova. Le sue poesie sono state pubblicate in: antologia Premio Mario Luzi (2012), quaderni del Laboratorio Contumaciale di Tomaso Binga (2012), I poeti incontrano la Costituzione (Futura Editrice, 2017). Collabora con i suoi testi nell’organizzazione di eventi con vari artist run space.

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