Stefano Cagol interpreta il Cinquecento e vince il bando CulturalMente 2015 di Fondazione Cariparo

Una delle location il Septem Mària Museum di Adria

Una visione oltre è il titolo dell’ultima fatica in ordine di tempo di Stefano Cagol (Trento, 11 settembre 1969). È stato infatti annunciato che il suo progetto, promosso da Pro Loco Adria, si è aggiudicato la vittoria del bando CulturalMente. Innovare con l’arte e la cultura 2015 indetto dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo da 30.000 euro. Il lavoro sarà realizzato a partire da aprile ad Adria, la città che diede il nome al Mare Adriatico. Dopo il suo The Body of Energy (Il corpo dell’energia) vincitore in Germania, è ancora l’uomo al centro delle visioni dell’artista, che ha attinto alla storia del luogo per trovare l’ispirazione per una nuova opera fortemente comunicativa.

In un contemporaneo nel quale visione e conoscenza sembrano essere l’unica via percorribile per poter ancora immaginare il futuro, Stefano Cagol evoca la figura del drammaturgo e oratore non vedente Luigi Groto, detto il Cieco d’Hadria (Adria, 1541Venezia, 1585), quale metafora di uno sguardo illuminato, in grado di consolidare e rafforzare valori immateriali (ma fondamentali) quali l’identità storica, geografica e culturale attraverso tre momenti fondamentali come la Visione, la Coesione, la Condivisione.

Il progetto è curato da Tobia Donà e vede la figura di Cagol impegnata nel duplice ruolo di artista, in prima persona, e di mentore per una decina di giovani artisti under 35.

Strutturato attraverso workshop, incontri e azioni partecipative, Una visione oltre (patrocinato dal Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo.) è un vero e proprio laboratorio aperto che coinvolge numerose associazioni di cittadini nel dare forma a eventi collettivi quali mostre e performance, e infine alla realizzazione e presentazione di una serie di opere video. Un progetto culturale teso a restituire stimoli e sguardi, in grado di far riemergere un pensiero critico sul rapporto arte-territorio, incentrato sull’incontro tra ricerca artistica e società, nella sua accezione più ampia.

Afferma il curatore Donà:

Il mondo sta cambiando velocemente e oggi gli strumenti di comunicazione sono in grado di veicolare informazioni e conoscenza, se usati con competenza e lungimiranza. Per questo motivo il progetto non dipinge muri né innalza busti marmorei, ma si prefigge di veicolare informazioni e cultura, con un linguaggio diretto, simbolico e universale”.

www.stefanocagol.com

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Luca Barberini Boffi, ex imprenditore nel mondo della carta stampata.
Esperto di comunicazione e di arti visive, vive tra Milano, Roma e Strasburgo, dove risiede. Organizza convegni internazionali su Beni Culturali e collezionismo, scrive su testate di settore. Viaggia molto all’estero per lavoro e per passione. Collabora saltuariamente come consulente artistico nel Maine, U.S.A.

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