Letteratura inaspettata #7. Ritrovarsi a Parigi di Gajto Gazdanov

Ritrovarsi a Parigi_Pagina_001
Cover

È un romanzo che riconferma uno dei percorsi letterari più importanti e veritieri del secolo scorso.

È un romanzo inedito dove riaffiora tutta la forza e l’eleganza narrativa di Gajto Gazdanov,  autore russo dall’esistenza travagliata e dalle capacità letterarie indiscusse, considerato a pieno titolo una delle voce più autorevoli della narrativa europea.

Con traduzione di Manuela Diez Ritrovarsi a Parigi (Fazi Editore)  ci immerge nelle atmosfere a tratti piovigginose, a tratti solari della Provenza del secondo dopoguerra,  dove Pierre semplice contabile con una vita piatta e monotona, incontra Marie, una giovane donna la cui perdita della memoria ha ridotto in una condizione quasi animalesca, le cui uniche cure ricevute sono quelle  di  François, giornalista e amico di Pierre che l’ha trovata sola, in quella campagna,  nel 1940.
Tutto intorno, un mondo fatto di colori che la natura regala, tra suoni ricolmi  di silenzi ed atmosfere ricche di rarefatti odori.
Il mistero che accompagna la protagonista percorre lieve le pagine del testo, mentre il coraggio di intraprendere una nuova strada che anima  tutto il percorso di Pierre, si trasforma passo dopo passo in una vittoria per niente scontata e dai risvolti umani inaspettati, fatti di introspezione intelligente e misurata.

Il ritmo narrativo non perde la sua forza nemmeno per un istante, coadiuvato da un tratto breve che scandisce le emozioni sottolineandole con fascinosa delicatezza in quadri rappresentativi che si sovrappongono con maestria tra passato e presente.

Un testo consigliato a tutti, un testo da leggere in questa calda estate e da custodire come il refrigerio di una folata di vento leggero perché fa riscoprire i doni che una narrativa felice, sana e credibilissima, sa regalare a chi sa apprezzare la buona lettura.

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Rita Caramma è giornalista e scrittrice. Per poesia ha pubblicato: “Nella mia ricca solitudine” (Il Filo – Roma – 2005), “Retrospettive dell’inquietudine” (Zona - Arezzo – 2008), “Ti parlerò d’amor” (Drepanum – Trapani – 2016), “Parole di carta, parole di cartone” (Youcanprint – 2018). Per la narrativa il racconto lungo “Tecla” (Youcanprint – 2019). Per il teatro: “Una vestale di nome Ginevra” (Zona – 2010) e “Respiri migranti” (CR – Acireale – 2018), di quest’ultimo ha curato anche la regia. Ha scritto le favole in rima “Il ragno” (Arteincircolo 2007) e “Gelsomina” (Youcanprint – 2018). Ha curato diverse antologie di poesie e racconti. Ha ricevuto numerosi riconoscimenti a livello nazionale, fra questi nel 2010 le è stato conferito il premio “Ercole Patti” per il suo impegno culturale.

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