Tiè di Cristiano Quagliozzi. Spiazzamento, monito e apologhi onirici

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Tiè è l’irriverente titolo della personale di Cristiano Quagliozzi (Roma, 1983) – a cura di Monica Pirone – nello spazio polivalente dell’associazione OfficineNove a Roma. Sulla locandina della mostra appare un satiro che fa scandalosi gesti di scongiuro, quasi un’allusione alla dimensione provocatoria di molte delle opere esposte.

Quagliozzi si distingue per la particolare versatilità del suo gesto grafico nel disegno, e per un’elevata padronanza delle tecniche pittoriche connesse alla sua lunga attività di insegnamento. Questa versatilità è ben testimoniata dalla varietà di tecniche delle opere presentate: dai disegni a china agli oli agli acquarelli. Il filo conduttore della sua intera produzione può ben essere individuato nell’irruzione dell’inconscio. Che questa epifania subcosciente incrini il piano del reale seguendo reminiscenze mitologiche, satiri e ninfe, o incubi kafkiani a base di prigioni e televisori o semplicemente di memorie esistenziali come l’insonnia o la nostalgia per il passato, il risultato sarà sempre uno spiazzamento che suona come un ammonimento per lo spettatore.

C’è un’intima moralità che pervade gli apologhi onirici e senza storia di Quagliozzi che si riflette bene anche nei suoi recenti lavori di street art e che è testimoniata per esempio da Uomini liberi, tema che è presentato nella mostra ed è stato ripetuto in murale a Primavalle. I simboli mitici dell’inconscio emergono nell’arte per guidare gli uomini, l’artista che li evoca per primo, verso un supposto spazio di libertà, che forse però non può esistere veramente.

Cristiano Quagliozzi, romano, studia all’Accademia delle belle Arti di Roma alla cattedra di pittura dove si laurea nel 2007. Dopo un soggiorno a Parigi torna nella sua città natale dove nel 2008 presenta la sua prima mostra personale Concetti Astrali, presso la galleria L’Aquario.

Nel 2012 realizza presso la sua abitazione la sua prima azione performativa Italia, in seguito collabora con Fabiola Prato per le performance Parabola del ricco e Doppio negativo e con Damiana Ardito per il ciclo di interventi Invenzione della scultura.

Nel 2013 intraprende un viaggio a piedi in tutta Italia finanziato esclusivamente attraverso le Mostriciattole, esposizioni improvvisate delle sue opere. Attualmente porta avanti il progetto di installazione site specific Facce di terra, volto a valorizzare il patrimonio storico dell’Italia focalizzando l’attenzione sul problema dell’inquinamento e del degrado.

Info mostra

  • Tiè | Cristiano Quagliozzi
  • a cura di Monica Pirone
  •  fino al 24 settembre
  • OfficineNove
  • via del Casale Galvani, 9, Roma
  • Telefono: 349 909 1936
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Dopo la laurea si trasferisce negli USA, dove studia e insegna presso Indiana University, conseguendo un Ph.D. Ha tenuto corsi di lingua, letteratura, architettura, storia dell’arte e sociologia per diverse istituzioni americane, insegna presso Duquesne University – Roma. Insieme a Giorgio de Finis e Andrea Facchi ha recentemente curato Exploit – Come rovesciare il mondo ad arte (2015), raccolta di saggi su arte, politica e movimenti.

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