Arte compressa # 15 – Matteo Nasini, il Talent Prize 2016 e l’armonia

matteo nasini, sparkling matter - detail
matteo nasini, sparkling matter - detail
matteo nasini, sparkling matter – detail

Va a Matteo Nasini (Roma, 1976) il Talent Prize 2016. Se lo è meritatamente aggiudicato grazie a Sparkling Matter, un progetto sul quale lavora da tempo, che ha avuto alcune sue declinazioni in mostre e gallerie e che si è strutturato in questa nuova occasione.

Sparkling Matter rientra in una particolare, formidabile ricerca  di Nasini che egli ha svolto studiando e lavorando su suono, tecnologie, neuroscienze per restituire, attraverso tale complessità e con un particolare software, le onde cerebrali che si emettono durante le fasi del sonno. Il tutto diventa visone, forma compiuta, grazie a una traduzione scultorea, ovvero a una serie di essenziali ceramiche create con la stampa 3D. Sparkling Matter, trattando dell’onirico – o meglio di ciò che è alla base dell’onirico, che lo regola – attiene, in fondo, all’inarrestabile dinamismo elettrochimico del nostro cervello che fa nascere i pensieri e le emozioni.

Tutto, in quest’opera e nella poetica di Nasini avanza su doppi binari: tecnologia e manualità, concretezza ed evocativo, complessità ed essenzialità, testa e cuore, analisi razionale e pathos…, particolare e universale, a dimostrazione che l’Arte può gestire differenti procedere e, che scelga la giustapposizione o la contrapposizione, alla fine può armonizzare ogni elemento, ogni forma, ogni contenuto…

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Con una Laurea in Storia dell'Arte, è Storica e Critica d’arte, curatrice di mostre, organizzatrice di eventi culturali, docente e professionista di settore con una spiccata propensione alla divulgazione tramite convegni, giornate di studio, master, articoli, mostre e Residenze, direzioni di programmi culturali, l’insegnamento, video online e attraverso la presenza attiva su più media e i Social. Ha scritto sui quotidiani "Paese Sera", "Liberazione", il settimanale "Liberazione della Domenica", più saltuariamente su altri quotidiani ("Il Manifesto", "Gli Altri"), su periodici e webmagazine; ha curato centinaia di mostre in musei, gallerie e spazi alternativi, occupandosi, già negli anni Novanta, di contaminazione linguistica, di Arte e artisti protagonisti della sperimentazione anni Sessanta a Roma, di Street Art, di Fotografia, di artisti emergenti e di produzione meno mainstream. Ha redatto e scritto centinaia di cataloghi d’arte e saggi in altri libri e pubblicazioni: tutte attività che svolge tutt’ora. E' stato membro della Commissione DIVAG-Divulgazione e Valorizzazione Arte Giovane per conto della Soprintendenza Speciale PSAE e Polo Museale Romano e Art Curator dell'area dell'Arte Visiva Contemporanea presso il MUSAP - Museo e Fondazione Arazzeria di Penne (Pescara), per il quale ha curato alcune mostre al MACRO Roma e in altri spazi pubblici (2017 e 2018). È cofondatrice di AntiVirus Gallery, archivio fotografico e laboratorio di idee e di progetti afferente al rapporto tra Territorio e Fotografia dal respiro internazionale e in continuo aggiornamento ed è cofondatrice di "art a part of cult(ure)” di cui è anche Caporedattore.

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