#scattiemigranti 2. Cristina Petit e Cetta De Luca scrivono sulla foto di Isidoro Vasta

È nato da un’idea della scrittrice (e nostra collaboratrice) Cetta De Luca, il contest fotografico dedicato alle migrazioni. #scattiemigranti il titolo, il web la piazza su cui raccogliere le proposte. Libere le modalità di proposta: potevano essere foto antiche di migrazioni lontane nei secoli, oppure attuali di cui abbiamo sempre meno orrore, o anche quelle che compiono gli italiani per trovare spazi migliori in altre nazioni. La pubblicazione su art a part of cult(ure) il “premio”.
Ne sono arrivate molte; una giuria formata dai fotografi Claudio Drago, Gianrigo Marletta e Carlotta Valente, dalla ideatrice Cetta De Luca e dalla giornalista Isabella Moroni ne ha scelte sette.
Ma il gioco del concorso non finiva qui. Le sette fotografie vincitrici sono poi state “affidate” a scrittori e poeti che, ispirandosi all’immagine, hanno scritto una storia, una poesia, una lettera, un testo…

Questa fotografia di Isidoro Vasta è stata affidata a due diverse autrici Cristina Petit e Cetta e Luca che hanno  scritto rispettivamente la poesia Qui con te e il brano Ho camminato.

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QUI CON TE (Cristina Petit)

Qui, con te
il mondo si tocca.

Sento la calma
del fondo del mare
e ho voglia di crescere.

Da grande potrò ricordare
l’amore che adesso,
in questo abbraccio
mi fa stare felice

senza nessuna paura
perché sono in pace.

 

HO CAMMINATO (Cetta De Luca)

Ho camminato la sabbia e i sassi del deserto,

ho solcato i venti e le notti e i giorni,
ho guardato avanti, passo dopo passo, la strada da percorrere,
Io àncora viva per te che, come vela e timone sulla mia spalla,
guardavi indietro i mondi del passato e ne tracciavi la mappa a futura memoria.

Ho traversato terre e mari con i tuoi occhi accanto,
occhi di un futuro ancora ignoto, oscuro, minaccioso,
occhi chiusi, occhi aperti, occhi immensi di storie sconosciute
che tu scriverai, figlio mio,
e narrerai dei mondi che hai solcato
ancorato al mio collo,
guardandomi le spalle per non dimenticare,
usando le mie spalle per poter volare.

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