Arte compressa # 22 – Torino Artissima e lo slogan di generazioni

TORINO, ARTISSIMA - ALFREDO JAAR, Vogliamo Tutto, 2016 (stand galleria Lia Rumma) - ph. Serena Achilli
TORINO, ARTISSIMA - ALFREDO JAAR, Vogliamo Tutto, 2016 (stand galleria Lia Rumma) - ph. Serena Achilli
TORINO, ARTISSIMA – ALFREDO JAAR, Vogliamo Tutto, 2016 (stand galleria Lia Rumma) – ph. Serena Achilli

Non so se possiamo considerarla lo specchio di questa edizione di Artissima 2016 (www.artissima.it/site) l’Art Fair appena conclusasi a Torino, ma certamente quest’opera di Alfredo Jaar, Vogliamo Tutto, 2016, nello stand della sempre ottima Galleria Lia Rumma, si può assumere a slogan dei desideri molto condivisi, delle necessità collettive e della complessità del momento che si ripropone all’infinito. Da ieri ad oggi, reiteratamente, questa frase perentoria sottintende anche conflitti sociali non più sostanzialmente generazionali ma estesi. La scritta al neon rosso è segnale/segnaletica assertiva e cita, non a caso, una riflessione cara a Nanni Balestrini, che, infatti, ci intitolò un suo libro capitale, politico, pubblicato nel 1971 e fortemente ispirato ai fatti del cosiddetto Autunno caldo di due anni prima e che in parte fu riportata sui “Quaderni Piacentini”.

Tanto quel secondo romanzo di Balestrini è stato ed è ancora un magnifico “ordigno linguistico di calcolata potenza e di trattenuta passionalità” (www.deriveapprodi.org), quanto quest’opera è un ordigno linguistico-visivo altrettanto potente e di una sua speciale passionalità perché essenziale, diretta, legata a una registrazione della realtà polimorfa analizzata attraverso l’arte: come sempre l’artista cileno (www.alfredojaar.net) da sempre fa. E bene. Certo che l’arte abbia davvero un potere: quello di cambiare il mondo, seppure, come egli afferma, “una persona alla volta”…

 

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Con una Laurea in Storia dell'Arte, è Storica e Critica d’arte, curatrice di mostre, organizzatrice di eventi culturali, docente e professionista di settore con una spiccata propensione alla divulgazione tramite convegni, giornate di studio, master, articoli, mostre e Residenze, direzioni di programmi culturali, l’insegnamento, video online e attraverso la presenza attiva su più media e i Social. Ha scritto sui quotidiani "Paese Sera", "Liberazione", il settimanale "Liberazione della Domenica", più saltuariamente su altri quotidiani ("Il Manifesto", "Gli Altri"), su periodici e webmagazine; ha curato centinaia di mostre in musei, gallerie e spazi alternativi, occupandosi, già negli anni Novanta, di contaminazione linguistica, di Arte e artisti protagonisti della sperimentazione anni Sessanta a Roma, di Street Art, di Fotografia, di artisti emergenti e di produzione meno mainstream. Ha redatto e scritto centinaia di cataloghi d’arte e saggi in altri libri e pubblicazioni: tutte attività che svolge tutt’ora. E' stato membro della Commissione DIVAG-Divulgazione e Valorizzazione Arte Giovane per conto della Soprintendenza Speciale PSAE e Polo Museale Romano e Art Curator dell'area dell'Arte Visiva Contemporanea presso il MUSAP - Museo e Fondazione Arazzeria di Penne (Pescara), per il quale ha curato alcune mostre al MACRO Roma e in altri spazi pubblici (2017 e 2018). È cofondatrice di AntiVirus Gallery, archivio fotografico e laboratorio di idee e di progetti afferente al rapporto tra Territorio e Fotografia dal respiro internazionale e in continuo aggiornamento ed è cofondatrice di "art a part of cult(ure)” di cui è anche Caporedattore.

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