Opiemme. Vortex: per aspera ad astra

Opiemme. Vortex: per aspera ad astra

Le parole derivano dalle stelle? Sì, secondo Giuseppe Sermonti, genetista e saggista italiano, che ne parla nel suo libro L’alfabeto scende dalle stelle. Sull’origine della scrittura. Sermonti traccia una corrispondenza fra le stelle e le lettere dell’alfabeto.  E Opiemme, artista che lavora sotto pseudonimo, ha tratto ispirazione da questo saggio per creare un universo iconico contemporaneo formato da parole e frasi che creano figure, con uno sguardo al Futurismo e alla Poesia Visiva. Opiemme nasce come street artist, ma lavora anche su tela e carte. Ha conciliato una ricerca avanguardistica che parte dalle strade unendola ad un retaggio storico, ha conciliato la poesia con la forma, il discorso concettuale con la leggerezza. Vortex: per aspera ad astra è la sua nuova personale alla galleria Rosso20sette di Roma con un testo di Alessandra Caldarelli. Vortex definisce il peso delle parole che distingue la sua pratica artistica dal 2014, pratica caratterizzata dal prendere in prestito poesie e scritti di grandi nomi della Storia della Letteratura. Ecco l’attenzione per le lettere.

Per aspera ad astra è una frase di Cicerone che sta a significare che per arrivare alle stelle bisogna passare per le avversità. Ecco il riferimento alle stelle. Dalle opere in galleria si percepisce lo sguardo che l’artista pone sulle dinamiche sociali, sguardo che si incanala verso la speranza di salvezza incarnata nella romantica dimensione celeste. Si coniugano, nel lavoro di Opiemme, un cammino di continua ricerca introspettiva e, insieme, di ricerca esteticamente proiettata all’esterno. I dipinti in mostra che caratterizzano gli sky line romani, come il Pincio, sono di qualità pittorica, ma non aggiungono importanti novità di carattere linguistico rispetto ai lavori sulle carte geografiche che sono invece raffinati e supportati da un concetto attuale: il risultato della globalizzazione che si focalizza soprattutto sul problema delle migrazioni, nell’aspirazione ad una volontà di elevazione del sentimento umano. Le carte geografiche subiscono interventi in nero sotto varie forme per esprimere il tema. Ad esempio, una farfalla di speranza fatta di frasi celebri si dirige verso il nostro Paese, ma incontra la scritta: “Welcome to Italy dove non c’è futuro.” O barriere che limitano la circolazione di migranti in Europa sono segate nel lavoro “Humankind today has a border.” O, in una carta geografica datata vengono ricordati i confini di Etiopia ed Eritrea durante il colonialismo fascista. E c’è l’attesa nella balena costituita da frasi di Herman Melville, così come un usignolo delizia lo sguardo grazie alle parole diGiovanni Pascoli, di cui è costituito. Opiemme sembra voler creare un sistema segnico che possa essere allo stesso tempo pregnante e aereo, presente e volatile, complesso e semplice, serioso e naif. Sembra voler concedere a tutti la possibilità di comprendere le dinamiche odierne in un linguaggio immediato. Tanti studiosi e artisti hanno subito il fascino del cielo in tutte le culture dalle più antiche come quella egiziana, si può parlare anche della nostra cultura cattolica, per arrivare alla conoscenza degli astri grazie alle nuove stazioni aerospaziali. È quindi del tutto attuale il sentimento di ascensione verso un mondo diverso quando in terra si vivono situazioni di seria asperità.

Alessandra Cardarelli, nel suo testo in catalogo, si sofferma su: “Cumuli di lettere che si attorcigliano, che non perdono significato intrinseco pur rendendosi meno raggiungibili nella loro leggibilità formale. Le parole si sovrappongono, trasformandosi in un buco nero, in cascate di piccoli elementi come coriandoli di macerie che volano dopo un’esplosione. Tracce inscritte nello spazio come i punti luminosi della Via Lattea, organizzati tra loro in una complessa geometria invisibile.”

Info mostra
Fino 24 dicembre 2016
galleria Rosso20sette via dell’Orso 27, Roma.
Info: 0664761113; www.rosso27.com

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Claudia Quintieri, classe ’75, è nata a Roma, dove vive e lavora. Si è laureata in Lettere indirizzo Storia dell’arte. È giornalista, scrittrice e videoartista. Collabora ed ha collaborato con riviste e giornali in qualità di giornalista specializzata in arte contemporanea. Nel 2012 è stato pubblicato il suo libro "La voglia di urlare". Ha partecipato a numerose mostre con i suoi video, in varie città. Ha collaborato con l’Associazione culturale Futuro di Ludovico Pratesi. Ha partecipato allo spettacolo teatrale Crimini del cuore.

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