CROSS e CROSSaward. Tommaso Sacchi e la ricerca dei linguaggi delle arti performative

Locandina

Cross, il progetto dedicato ai linguaggi delle arti performative, giunto quest’anno alla sua terza edizione ha da poco iniziato il suo cammino fra le acque del Lago Maggiore e la partecipazione viva del territorio al fine di formare e far vivere un pubblico curioso e attivo sui temi dell’arte e della produzione culturale contemporanea.

Ci sarà, oltre al percorso di formazione rivolto al pubblico e ad una programmazione artistica che si manifesterà in vari periodi dell’anno incrociando, fra l’altro, il Festival Villaggio d’Artista, anche e soprattutto CROSSaward, un premio internazionale rivolto a opere prime nell’ambito della performance, con un’attenzione particolare alle produzioni centrate sullo stretto rapporto tra composizione musicale e azione performativa.
Un progetto di residenza aperto alle arti performative senza limiti di linguaggio che vedrà 4 spettacoli finalisti ed un solo vincitore. E così, proprio per sottolineare l’importanza del pubblico, oltre alla Giuria di esperti, composta da critici, artisti e curatori di fama, ne è prevista anche una territoriale, rinnovata a ogni edizione, e composta da oltre 40 membri residenti nei territori intorno a Verbania e al Lago Maggiore che esprimerà il quarto finalista.

Ma cos’è CROSSaward e quanto è importante per il territorio e per la creazione di nuovi esperimenti teatrali?
Ne parliamo con il curatore Tommaso Sacchi.

Cos’è CROSS e come è nata l’idea di un’incontro delle arti performative da tutto il mondo, e perché sul lago Maggiore?

CROSS è una residenza e un premio per la produzione di opere inedite nel campo della performance. L’idea nasce quasi cinque anni fa per traghettare il territorio del lago fuori dal pregiudizio secondo il quale il lago è “passato” e non può essere considerato né “presente” né “futuro”.  Cosi prendono vita le residenze, e il premio CROSSAward.

Come avete scelto la giuria territoriale? Chi sono i giurati, qual è il loro legame con le arti performative?

La giuria territoriale è stata scelta da una opencall, ed è un percorso seguito da Antonella Cirigliano, direttrice artistica di CROSS, che da anni porta teatro e arti performative contemporane sulle sponde del lago. I giurati del territorio non hanno necessariamente legami stretti con le pratiche performative, ma spesso sono mossi dalla curiosità e dalla voglia di accogliere e accostarsi a un progetto artistico internazionale.

Che parte di CROSS è la sua “creatura” CROSSAward? Perché avete scelto la forma di concorso? C’è, fra gli scopi, la ricerca di nuovi talenti?

CROSS è il nome del progetto che consta di residenze, accompagnamento della giuria territoriale e assegnazione del premio “Città di Verbania”, mentre CROSSAward è il premio vero e proprio, il riconoscimento che viene dato al vincitore, atto a produrre una nuova opera inedita performativa. Certo, la ricerca dei nuovi talenti è uno degli obiettivi alla base del progetto. Una sorta di non-talent (dove manca anche la parola show proprio perché è quanto di meno televisivo si possa immaginare) che intercetta nuove intelligenze e le porta a generare produzioni inedite sul Lago Maggiore, un territorio energico e spesso sconosciuto che ha una difficile relazione con le arti contemporanee.

Tommaso Sacchi

 Crede nelle Residenze come forme di creazione? Quanto, secondo lei, le realizzazioni vengono permeate dall’ambiente che le accoglie? Quanto profondo è il rapporto dell’artista con ciò che lo circonda (luogo, strutture, gente, etc.)?

Un anno fa, grazie all’invito della fondazione Piemonte dal Vivo e di Hangar Piemonte, abbiamo dialogato proprio a Verbania con i direttori di diverse residenze artistiche del Paese proprio per interrogarci sul valore e sul senso di queste forme di creazione oggi, in Italia, e ne sono usciti spunti di grande utilità.
Personalmente credo molto nei percorsi in residenza a patto che non siano dimenticati, nella loro formulazione, alcuni aspetti fondamentali: la relazione con figure tecniche e intellettuali che possano accompagnare lo scambio e la nascita di nuovi progetti, e il dialogo, tra gli artisti e il luogo (inteso come infrastrutture, storia del territorio e della comunità, capitale umano) nel quale si inseriscono i residenti.

Cosa troveranno a Verbania gli artisti che saranno scelti per partecipare al progetto?

Gli artisti finalisti troveranno un centro d’arte (il teatro Il Maggiore) pronto ad accoglierli, oltre a luoghi ideali per produrre nuovi lavori. Troveranno anche una grande curiosità da parte della popolazione lacustre che sente il dovere di raccontarsi e “accompagnare”.

 Le arti performative in Italia. Hanno nuove cose da dire? Esistono linguaggi che possano raccontare le anime e il senso della bellezza attuali? 

La performance troppo spesso viene confusa con l’azione scenica mentre la “performatività” di una produzione artistica spesso non corrisponde con la “teatralità” del progetto. Quando ho lavorato alla prima edizione di CROSS, ho voluto tenere il più ampio possibile lo spettro dei linguaggi espressivi ammessi, proprio intendendo la crossmedialita e l’assenza di categorie come un valore, chiedendo agli artisti un’attenzione particolare all’intersezione dei linguaggi performativi con quelli musicali.

Leggendo il bando, il progetto CROSS sembra lasciare una grande libertà di ideazione, vincolando la creazione quasi esclusivamente al suo rapporto con la musica. È davvero interessante trovare un’accoglienza dei diversi linguaggi performativi non legati a ciò che “va di moda”. Quali sono stati i risultati nelle due edizioni precedenti, e cosa si aspetta dalla call di quest’anno? 

Quello che mi aspetto è una grande diversità di proposte. È bello vedere come ogni artista interpreta questa “libertà di ideazione”, come l’ha chiamata lei. I risultati passati sono stati straordinari: Roberto Fassone e Alexis Blake hanno vinto le scorse due edizioni. Fassone, astigiano, performer, artista visivo attento alle dinamiche metamorfiche e vorticose del digitale e della rete, che sa attingere anche dal repertorio rock contemporaneo; Alexis Blake, artista di origine americana, residente in Olanda, che ha sviluppato una ricerca che parte da testi di storia e filosofia greca. Due premiati molto diversi tra loro ma che ben raccontano la parabola ascendente di CROSS. I risultati di CROSSAward si misurano sul lungo periodo: Fassone ha appena presentato alle Lavanderie a Vapore di Torino la sua produzione, e Alexis Blake ha recentemente presentato il suo ultimo lavoro alla Parthenon Gallery del British Museum.

Quanto ama questo progetto e con quale coinvolgimento si prepara ad accogliere le domande?

CROSS è un progetto che amo e che seguo come una sfida bellissima per un territorio al quale sono molto legato, e sono pronto ad immergermi nelle proposte spero belle come -se non di più- degli anni passati.

La partecipazione al bando è aperta fino al 22 aprile. Tutte le informazioni a questo link http://crossaward.com/application-form/
CROSS è il progetto di formazione residenziale vincitore dei bandi “Partecipazione culturale” di Fondazione Cariplo e di “OPEN 2016 – Progetti innovativi di Audience Engagement” della Compagnia di San Paolo. Promotore capofila è LIS lab Performing Arts, diretta da Antonella Cirigliano, partner di progetto è il Comune di Verbania, la curatela è affidata a Tommaso Sacchi. CROSS si avvale, inoltre, del sostegno della Regione Piemonte, della Fondazione Piemonte dal Vivo, del Comune di Cannobio e della Fondazione CRT. Dal 2017 si sono avvicinati a CROSS anche i Comuni di Invorio (NO), Gozzano (NO) e Omegna (VC) che sostengono e promuovono l’iniziativa attraverso la Giuria territoriale e l’ospitalità di alcune tappe del percorso formativo.

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Giornalista culturale e autrice di testi ed adattamenti, si dedica da sempre alla ricerca di scritture, viaggi, tradizioni e memorie. Per dieci anni direttore responsabile del mensile "Carcere e Comunità" e co-fondatrice di "SOS Razzismo Italia", nel 1990 fonda l’Associazione Teatrale "The Way to the Indies Argillateatri". Collabora con diverse testate e si occupa di progetti non profit, educativi, teatrali, editoriali, letterari, giornalistici e web.

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