Dopo la mostra Navigare l’incertezza alla Biennale di Venezia 2009, curata da Achille Bonito Oliva, Alessandro Verdi ha proseguito ininterrottamente la sua ricerca per otto anni, indagando la materia pittorica e innestando, come un giardiniere, la densità materica degli olii sulla delicatezza dell’acquarello; per mesi l’artista ha composto, ritagliato, ricostruito un tessuto musivo: una sorta di mappa che rivela la frammentazione epidermica del suo progressivo sentire. Superfici cartacee in continua trasformazione che acquistano spessore e si popolano di minuscole e intime narrazioni.
È anche intervenuto con la grafite e gli inchiostri creando paesaggi estesi che rivelano con estrema sintesi il senso di un lavoro quasi spirituale nella sua intensità.La scelta di una mostra per Alessandro Verdi non è propriamente un’attività di routine: si tratta di opere che hanno bisogno di grande respiro per essere osservate ed apprezzate nella loro interezza. Sono il risultato esteriore e necessariamente parziale di un archivio nascosto e sconfinato che si sedimenta nel chiuso di uno studio che è anche laboratorio alchemico.Le ricerche dell’artista sono quindi nuovamente esposte al MACRO Testaccio di Roma, a cura di Paolo De Grandis e Claudio Crescentini, nell’ambito del progetto From La Biennale di Venezia & OPEN to MACRO International Perspectives #5.La decisione curatoriale, riguardo gli spazi romani, si è rivelata in tal senso felicissima: un numero contenuto di lavori, ma di straordinario impatto, svelano una grande intensità nella modalità operativa. Calibratissimo e puntuale anche l’allestimento: un trasvolo dal riservato e immenso studio bergamasco allo spazio postindustriale fortemente condizionante del Macro, con un atterraggio misurato e al tempo stesso imponente.
- Alessandro Verdi – Sulla pelle della pittura
- a cura di Paolo De Grandis e Claudio Crescentini
- fino al 17 maggio 2017
- Macro Testaccio-La Pelanda
- Piazza Orazio Giustiniani, 4, 00153 Roma
- Telefono: 06 574 1729
Maria Arcidiacono Archeologa e storica dell'arte, collabora con quotidiani e riviste. Attualmente si occupa, presso una casa editrice, di un progetto editoriale riguardante il patrimonio del Fondo Edifici di Culto del Ministero dell'Interno.
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