Gita al Faro. Gli autori e l’isola. Mauro Covacich

Anche quest’anno art a part of cult(ure) seguirà Gita al Faro intervistando i cinque autori confinati del 2017, ovvero Mauro Covacich (La nave di Teseo), Fabio Geda (Einaudi), Carmen Pellegrino (Giunti), Tiziano Scarpa (Einaudi), Paola Soriga (Laterza).
Assieme a loro vogliamo scoprire con quale immaginario e con che spirito soggiorneranno a Ventotene pronti a scrivere una storia nuova per un’Isola antica.
Il primo dialogo è con un ironico e scarno Mauro Covacich.

È sempre più difficile riuscire ad ascoltare una narrazione diversa da quella che ci viene suggerita dai media e dal timore diffuso. Qual è il tuo suggerimento per creare e fare ascoltare storie che possano cambiare anche solo in piccola parte la percezione della nostra vita?

Disdire l’abbonamento di Sky e Netflix.

Da dove nascono le tue storie?

Da dentro.

Di cosa preferisci parlare quando vuoi raccontare la vita reale? Famiglia, amore, crescita personale, oppure hai un tuo percorso meraviglioso?

Un mio percorso meraviglioso.

Che faccia hanno i tuoi lettori? Come li immagini? Cosa credi li affascini della tua scrittura?

Li immagino pieni di problemi. Senz’altro rapiti dalla nostra somiglianza.

Perché hai deciso di partecipare a Gita al Faro? Cosa ti ha convinto a dire sì? Ti era già stato chiesto?

Amo le lenticchie.

È la prima volta che sei “costretto” a un eremitaggio letterario?

Sì.

Cosa troverai nell’Isola?

Spero lenticchie.

Da quest’anno Gita al Faro è promosso dall’Associazione Santo Stefano in Ventotene onlus, nata per il recupero e la valorizzazione del Carcere Borbonico di Santo Stefano, all’interno del quale i confinati, durante il fascismo, hanno gettato le basi per la fondazione dell’Europa unita. Conosci Santo Stefano? Credi che la letteratura possa aiutare la sua trasformazione?

Sì. Ma non la mia.

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Giornalista culturale e autrice di testi ed adattamenti, si dedica da sempre alla ricerca di scritture, viaggi, tradizioni e memorie. Per dieci anni direttore responsabile del mensile "Carcere e Comunità" e co-fondatrice di "SOS Razzismo Italia", nel 1990 fonda l’Associazione Teatrale "The Way to the Indies Argillateatri". Collabora con diverse testate e si occupa di progetti non profit, educativi, teatrali, editoriali, letterari, giornalistici e web.

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