Thomas Lange. Prima antologica in Italia a Palermo allo Spazio Zac

Veduta della mostra, THOMAS LANGE a Palermo, ZAC - Zisa Zona Arti Contemporanee, 2017, courtesy Atelier Thomas Lange, foto Enzo Alessandra

E’ comunemente noto come uno dei Giovani Selvaggi della trasgressiva scena underground di Berlino Ovest tra la fine degli anni Settanta e i primi Ottanta. Tuttavia, Thomas Lange con la sua pittura che pure porta ancora oggi impressi i segni di quella generazione di artisti, ne ha superato i limiti storici non lasciandosi intrappolare, neppure a quel tempo, dall’adesione ad una pratica imperante ma al contrario dialogando conflittualmente con essa per seguire nel corso degli anni la strada di un personalissimo percorso evolutivo al di fuori di qualsiasi tipo di classificazione.

Veduta della mostra, THOMAS LANGE a Palermo, ZAC – Zisa Zona Arti Contemporanee, 2017, courtesy Atelier Thomas Lange, foto Enzo Alessandra

 

In questo senso la ricostruzione dell’esposizione ospitata allo ZAC (Zisa Zona Arti Contemporanee) di Palermo è stata fedelmente impostata dai curatori Davide Sarchioni e Lorenzo Calamia, come percorso di personale e intimo approfondimento che descrive le principali tappe di una vicenda creativa assai variegata.

Circa settanta dipinti di grande formato tratti da diversi cicli di lavori (Quadri a strisce, Uomini delle caverne, Ricordo e Finzione, Il Santo Momento, Dopo Caravaggio, Melodia Apocalittica, Golgota, Vera Icona), descrivono l’opera di Lange, che si è svolta principalmente tra la Germania, il Belgio e anche in Italia, individuando gli snodi fondamentali delle sue numerose evoluzioni e seguendo una successione cronologica che va dalla seconda metà degli anni Settanta fino ad oggi, dagli esordi alle ultime realizzazioni sempre più estreme e radicali.

La lettura in successione ci introduce alla tematica dominante della ricerca poetica di Lange incentrata sul significato delle immagini in relazione al trascorrere del tempo: il campo pittorico diventa uno spazio amplissimo e conflittuale dove confrontarsi con il passato e la storia dell’arte in relazione al presente. Come in una speciale macchina del tempo le immagini tratte di volta in volta da Masaccio, Durer o Caravaggio convivono nel quadro con ritratti di amici e conoscenti, creando un importante momento di dialogo tra storie individuali e collettive, con il proprio passato e con la storia delle opere. Così per esempio in una delle tele concepite espressamente per la mostra: un grande ritratto di Federico II (400 x 400 cm), a cui Lange sovrappone il proprio, dando luogo ad un’intersezione emblematica fra diversi piani temporali, tra la storia passata e il tempo presente, quale immagine simbolica che tende a rafforzare questo rapporto.

Molte delle opere esposte provengono dall’atelier di Lange e sono quindi poco conosciute. Tra queste, l’inedito nucleo di dipinti recenti eseguiti tra il 2015 e il 2016, composto da grandissime tele ispirate ai ritratti della propria famiglia (la madre, il padre, il fratello, la sorella, il compagno Mutsuo e un autoritratto).

I dipinti sono messi in relazione con installazioni, sculture e coloratissimi oggetti in ceramica per costruire uno scenario particolarmente dinamico e rutilante. Una straripante azione pittorica nello spazio tridimensionale, frutto delle sue più recenti sperimentazioni, è il modulo Vuoto, realizzato da Lange in occasione della mostra Passages, che nel 2015 il Museo d’arte moderna e contemporanea Saint-Ètienne Métropole ha dedicato alla Fondazione VOLUME! di Roma.

Nel contesto dell’antologica palermitana è stato pubblicato il volume monografico Thomas Lange, a cura di Davide Sarchioni, edito e distribuito da Gli Ori, con testi in italiano e tedesco del curatore e del co-curatore della mostra, e di Enrico Crispolti (critico e storico dell’arte), Markus Lehrmann (direttore generale di Architektenkammer Nordrhein-Westfalen, Düsseldorf), Jürgen Lenssen (direttore Museum am Dom, Würzburg), Enrico Mascelloni (critico e storico dell’arte), Christoph Tannert (direttore Künstlerhaus Bethanien, Berlino), Marco Tonelli (critico e storico dell’arte) e un dialogo tra Thomas Lange e Francesco Nucci (presidente Fondazione VOLUME!, Roma).

Info mostra

  • THOMAS LANGE a Palermo
  • 7 luglio – 10 settembre 2017
  • ZAC – Zisa Zona Arti Contemporanee
  • Via Paolo Gili 4, Palermo
  • Orari di apertura: da martedì a domenica, 9.30 – 18.30; ingresso libero
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Avvocato, palermitana di nascita ma romana d'adozione, nella sua attività si occupa prevalentemente di diritto d'autore,dei beni culturali e legislazione dello spettacolo. Scrive di arte contemporanea e fotografia, ma anche di lifestyle, cultura e viaggi.

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