Mi colpisce il fatto che nella nostra società l’arte sia diventata qualcosa in relazione con gli oggetti e non con gli individui o con la vita. Ma non potrebbe essere la vita di ognuno di noi un’opera d’arte?
La cultura della contemporaneità nelle sue molteplici declinazioni
..non puo’ essere arte l’esistenza di un inividuo,ne’ il suo look,ne’ il suo modo di porsi o di gesticolare..perche’la teatralita’ di una persona in pubblico finisce quando entra davvero in intimita’ con un’altra persona simile..altrimenti e’ solo un cercare di rimanere a galla ed essere accettati e ascoltati..cioe’chi ha qualcosa di interessante da dire,faccia un passo avanti..altrimenti,taccia.
..non ci si puo’ fidare delle apparenze,soprattutto in quest’era dell’immagine dove tutti si esasperano per uscire fuori dalla mischia..vedere l’arte su una persona sarebbe un “falso d’autore.. vi dono un epitaffio di una personache non c’e’ piu’,ma diceva: se vuoi liberarti di qualcuno,chiedigli aiuto.. l’umanita’ e’ amabile,ma tra i singoli individui,quelli veri,sinceri,non artefatti,sono pochi,pochissimi..no,grazie..meglio il quadro della Gioconda..non sapremo mai se Monna Lisa in quell’istante sta ridendo,sghignazzando,riflettendo..ma almeno ci si puo’ fantasticare su’..ma su una persona vera,reale,e’ diverso..a noi non ci ha dipinto Leonardo..e’ tutto..ciao
sì, sono d’accordo con questa riflessione di Foucault che ipotizza filosoficamente, e non lontano dal grande artista Beuys, che, in fondo, “ogni uomo è un artista”….
Alberto: è una provocazione “buona”, questa del filosofo, come un invito alla concordia e a migliorare se stessi, in accordo con l’arte e i suoi inediti, sensibili, profondi punti di vista della realtà, del mondo, quindi anche dell’uomo.
Oggi cari miei, ne abbiamo tutti ma proprio tanto bisogno….
Condizione necessaria, sapiente collocazione del se nel proprio tempo, si, è il giusto arrivo e l’esatto punto di partenza.
L’altrove non lo interessa ,e…. non mi interessa.
è tutta la vita che ne sono cosciente…