Presentazione

art a part of cult(ure), remove background noise è un approfondito e dinamico web magazine nato il 14 maggio 2008. E’ gestito da un team di donne: Isabella Moroni direttore responsabile, ha come editor-in-chief il critico, storico dell’arte e curatore Barbara Martusciello, responsabile web e immagine Giampaola Marongiu; Raffaella Losapio, responsabile arte contemporanea estero.

art a part of cult(ure), remove background noise si avvale della collaborazione di giovani redattori e di prestigiosi nomi della critica d’arte e di noti professionisti di settore e, in conformità con la mission del web, accoglie la partecipazione attiva dei lettori secondo le leggi del web 2.0.

art a part of cult(ure), remove background noise aggiornato quotidianamente anche più volte al giorno, si occupa di Arti Visive e di Cultura contemporanea con molte Rubriche d’immediata fruizione che trattano, di Arte, Architettura e il Design, Cinema, Teatro, la Danza, Musica, Multimedia, produzione editoriale ed eventi nazionali e internazionali. Ha un’accattivante ed agile Homepage e ha scelto l’approfondimento e la critica attraverso articoli e un Osservatorio permanente che accoglie interviste e confronti con protagonisti del mondo delle arti e della cultura.

art a part of cult(ure), remove background noise ha un potente database di circa 29.000 indirizzi di posta elettronica attivi e in continua espansione che è utilizzato per l’invio di una Newsletter settimanale ad un target altamente specializzato, dove vengono ulteriormente messi in evidenza gli eventi più significativi di arte contemporanea con articoli e analisi di noti storici dell’arte, curatori, giornalisti, intellettuali etc.

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art a part of cult(ure), remove background noise is an in-depth dynamic web based magazine founded in May 2008. It is managed by a team of women: Raffaella Losapio editor contemporary art abroad, director Isabella Moroni, editor-in-chief, critic, art historian and curator Barbara Martusciello and web and graphic design Giampaola Marongiu.

art a part of cult(ure), remove background noise counts among its contributors prestigious names and professionals from the world of art alongside the collaboration of a number of young journalists.

art a part of cult(ure), remove background noise welcomes the active participation of its readers in accordance with the laws of the web 2.0.
Updated in real time, art a part of cult(ure), remove background noise participates in visual art and contemporary culture with articles on art, architecture, design, cinema, theatre, dance, music, multimedia, from national and international events.

art a part of cult(ure), remove background noise opens with an attractive and user friendly Homepage. The aim is to maintain a permanent watch, exploration through deep analysis and investigation with articles and interviews with protagonists from all areas of contemporary culture.
Every week, art a part of cult(ure), remove background noise, dispatches a newsletter to more than 29.000 e-mail addresses. The newsletter contains articles and analysis by internationally recognised professionals from the world of art and highlights the most important events in contemporary art throughout Italy and beyond.

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Barbara Martusciellodi Barbara Martusciello
art a part of cult(ure)… Per me, questo titolo è da intendersi come un vero e proprio concetto: significa “art” come “part” importante della Cultura, nello specifico delle Arti visive contemporanee, che devono tornare Parte – con la maiuscola – del vivere civile della società, massicciamente protagoniste anche e soprattutto a livello internazionale dove ancora siamo fanalino di coda (e quando non è così è per far parte -con la minuscola- di disegni e mercato di altri…). L’Arte contemporanea potrebbe essere il nostro biglietto da visita e il nostro rilancio come Made in Italy credibile e inattaccabile, ma per far questo gli operatori devono impegnarsi tutti insieme e meglio; soprattutto,le Istituzioni devono e dovranno fare più incisivamente ed efficacemente la loro parte, o meglio Parte (nuovamente con la maiuscola!). E su questo potremmo aprire sulla nostra Rivista un dibattito, anzi: una sorta di Osservatorio permanente…

Il sottotitolo, è altrettanto importante: è da considerarsi un sottotesto… “remove background noise”, spiegazione tecnica a parte (deriva indicativamente dallo specifico musicale e degli ambiti legati alle registrazioni e duplicazioni sound e video), per me significa: eliminazione di ogni rumore di fondo fastidioso, del disturbo, del cicaleccio, dell’inutile superfluo, dell’eccedenza, del cascame per ritrovare l’essenziale (il cuore, l’anima, la poetica, anche se questi sono termini per me troppo romantici e abusati da aver perso il loro significato più alto…) delle cose, il concetto profondo alla base di ogni produzione ed agire…; significa, quindi, anche evidenziare e lavorare per avere l’Arte e il suo Sistema nettati da sottoboschi, da lobby e caste, dall’incompetenza, dai “potevo farlo anch’io…”; significa, ancora: allontanare ciò che è scontato, fuggire dall’improvvisazione, dall’approssimazione che invece vediamo sempre più spesso in altri ambiti della cultura, del sociale, della politica… Perchè? Per ribadire e trovare un proprio ruolo forte e una ragion d’essere netta nella società… Unplugged, insomma…

Viene spontaneo chiedersi “perché ci sia bisogno di una nuova rivista d’arte telematica…”. La risposta, una delle possibili e calzanti risposte, è: perchè ancora non siamo concorrenziali, in questo settore specialistico e on-line rispetto ad altri paesi; perchè Internet è ancora sotto-utilizzato nel nostro ambito; perchè in questo contesto, quindi, più c’è meglio è, se è di qualità; perchè può portare nuovo dibattito in un settore in espansione ma ancora piuttosto chiuso; perchè può fornire la possibilità di un ulteriore punto di osservazione, un’altra finestra, una voce nuova e “rosa” che, se non fa la differenza, fa certamente “bene”, se ben assestata…

Qualcuno mi ha chiesto “che tipo di voglia abbiamo nel cercare e incontrare l’arte contemporanea, cosa ci aspettiamo dagli artisti”… Rispondo: nessuna voglia o aspettativa ma intenzioni, per quanto mi riguarda. Dagli artisti, parte attiva e luminosa del grande Mondo dell’arte visiva, mi attendo che siano e facciano la loro parte: che, quindi, portino avanti la propria ricerca con rigore e il loro lavoro con pazienza ed efficacia partecipando, dove e come possono, al dibattito culturale che speriamo di contribuire a palesare quando non a stimolare.

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Fondatoridi Isabella Moroni
Splendido e vivace, curioso e libero.
E’ il nuovo magazine di arte contemporanea e di cultura che promette (e mantiene) informazione, scoperte, critiche, luci e spazi per tutti coloro che hanno qualcosa di bello, valido e sorprendente da raccontare.

Nato dalla fantasia multiforme e felice di Raffaella Losapio, artista e gallerista piena di forza e di colore e di volontà, art a part of cult(ure) ha preso vita attraverso la sapienza del web di Giampaola Marongiu, semplice, incisiva e con quel tratto romantico che la contraddistingue nelle scelte.
Guidato dalla competenza e dalla fantasia caleidoscopica di Barbara Martusciello, critica d’arte fra le più apprezzate, e diretta dalla sottoscritta, art a part è un luogo di ritrovo per tutti gli artisti.

E’ come essere contemporaneamente a più vernissages, è come avere in un luogo solo radunate le storie e le voci di molti. Partendo dall’arte contemporanea che è l’oggetto del desiderio scatenante si potrà spaziare fra la pubblicità, l’architettura, il design e la grafica; si possono indagare le scelte dei beni culturali, sentirsi raccontare di cinema, di comix & illustrazione
Si discuterà anche di filosofia, letteratura poesia, musica video multimedia, di teatro e di danza, ma non mancheranno notizie curiose ed avvattivanti su gusto & gusti, lifestyle, looking & shopping ; e poi ci sarà lo spazio per saper tutto di concorsi & bandi, delle fiere e delle inaugurazioni

Tutto a diretto contatto con i lettori e con l’entusiasmo di chi sa ,con certezza e passione,che una rivista d’arte non potrà mai essere un oggetto di routine, che non ce ne saranno mai troppe e che ci darà sempre modo di meravigliarci. Di meravigliarci di più.

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Redazionedi Raffaella Losapio
Con la nascita del nuovo periodico telematico Art a part of cult(ure), inaugurato il giorno 14 maggio 2008, forse qualcuno si chiederà per quali motivi ora stia diffondendosi in internet la nuova rivista telematica art a part of cult(ure), la risposta è semplice: i media tradizionali non bastano più per comunicare velocemente le informazioni, il direct response sul web permette di proporre con viva efficacia esperienze visive artistico-sperimentali nazionali ed internazionali su scala molto più ampia.

La divulgazione di eventi attraverso internet sta diventando una possibilità di tutti e per tutti. Quantità enormi di notizie, spesso amplificate da esperienze, commenti, immagini, riprese video, social network, blog, giungono alla Rete da ogni parte del mondo, anche da anonimi e gruppi collettivi, in un disordine creativo che sfugge agli schemi dell’arte consolidata nel sistema.

Una diretta conseguenza di questo fenomeno è la nascita di un giornalismo diverso, di tipo partecipativo. Questo solleva altri interrogativi. Ad esempio: come conservare l’indipendenza dell’informazione e sviluppare una cultura giornalistica più giusta ed equilibrata? Mentre tutti i maître à penser troveranno le migliori soluzioni a questi problemi etici, un aspetto positivo non trascurabile è che ognuno avrà la possibilità di donare alla collettività il proprio contributo.
Le tecnologie mediali interattive allontaneranno sempre più i giovani talenti dalla televisione, forse diverrà più facile superare i ’rumori di fondo’; attraverso queste nuove forme di comunicazione siamo entrati in un’epoca in cui lo scenario che ci appare è più libero, democratico e ricco di interessanti prospettive.

Oltre alla rapidità di trasmissione e a tutti i vantaggi già descritti, un altro aspetto rilevante nei nuovi media è sicuramente il risparmio di carta stampata con conseguenze positive di primaria importanza per l’ambiente.
In questa nuova fase evolutiva, anche art a part of cult(ure), come parte della cultura, è chiamata a svolgere un compito di responsabilità.

Con l’occasione saluto i nuovi fruitori della rivista e ringrazio tutti gli artisti, gli storici, i curatori, i collezionisti e gli amici che hanno collaborato in questi due anni di entusiasmante percorso.

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