Il sabato di ArtePensando: programma di lezioni gratuite| a cura di Barbara Martusciello

Il sabato di ArtePensando: workshop gratuito a cura di Barbara Martusciello e in partnership con art a part of cult(ure) _ www.artapartofculture.net

PROGRAMMA

sabato 20 febbraio: I RIFIUTI E GLI SCARTI NELL’ARTE

sabato 20 marzo: IL CORPO NELL’ARTE

sabato 17 aprile: ARTISTI E DANDYSMO. DONNE E UOMINI CHE HANNO FATTO DI SE STESSI OPERA D’ARTE

sabato 8 maggio: Il PAESAGGIO nell’ARTE

Nell’ambito di ArtePansando, ciclo di appuntamenti ideato da Valentina Chiais, Guido D’Angelo e Beatrice Scaccia, che, con la partecipazione di storici e critici d’arte, operatori di settore e artisti, propongono approfondimenti sull’Arte contemporanea e sul suo mondo, si terranno quattro incontri a cura di Barbara Martusciello e accorpati sotto la titolazione: IL SABATO DI ARTEPENSANDO.

La curatrice tratterà di Storia dell’Arte, con l’ausilio di proiezioni, adottando un linguaggio approfondito e diretto con il quale analizzare un lungo percorso della produzione artistica sino a quella contemporanea attraverso alcune tematiche-chiave. Si scoprirà quanto la cultura visiva sia avvincente, strettamente connessa alla realtà e come sia qualcosa con la quale è possibile intendere e comprendere la vita da nuove prospettive e altri punti di vista…

Così, I RIFIUTI E GLI SCARTI sono argomento di studio relativo alla produzione di opere polimateriche che accolgono o sono formate da scampoli di quotidianità, spazzatura e pezzi di oggetti. Il riciclo creativo diventa, pertanto, pratica che gli artisti hanno adottato appositamente sia sul piano delle forme e dei materiali sia in quello dei contenuti: futuristi, cubisti, Picasso e il collage, Dadaismo con Duchamp e i Merzbau di Kurt Schwitters, solo per fare qualche accenno, toccando Ettore Colla e le sue sculture, Bruno Munari, l’Art brut, Alberto Burri i suoi sacchi e le combustioni, il Nouveau Realisme, Tinguely e le sue fontane semoventi, Spoerri con i tableaux-piege e la Eat-art, New dada, Robert Rauschenberg e i combing-paintings, Johns e Fool’s House, Andy Warhol e la Pop Art; l’estremo progetto di Piero Manzoni: quello scandaloso Merda d’artista che più scoria non si può, poi usata anche da Chris Ofili‚ e Dame e Generali di Enrico Baj, Pino Pascali e le sue Armi, Mimmo Rotella e i de-collages, l’uso di feltro e grasso animale di Joseph Beuys, L’Arte Povera e Michelangelo Pistoletto con la sua Venere degli stracci, Giovanni Anselmo e un vero e proprio monumento al riciclo: Scultura che mangia l’insalata; e ancora: gli assemblaggi su tela di Julian Schnabel, Kiefer e il suo Sefer Hekhalot, la cosiddetta Trash Art e le più recenti installazioni ed eventi: Subodh Gupta, Mona Hatoum, la carne di Damien Hirst e di Jana Sterbak, le incursioni animalier di Paolo Buggiani e di altri street-artisti, le installazioni con oggetti riciclati sospesi nell’aria di Cornelia Parker, i vuoti a perdere e le combinazioni di unghie di plastica di Enrica Borghi, i riccioli di capelli dell’afroamericano David Hammonds, gli accorpamenti di mobili, resti di manufatti e gli oggetti comuni modificati di Flavio Favelli, gli scarti rianimati di Cuoghi & Corsello

Uno dei successivi incontri tratterà del CORPO NELL’ARTE: da Leonardo da Vinci con le sua anatomie segrete, alle pratiche sciamaniche e all’arte del tatuaggio rituale, all’Origine du monde di Gustav Courbet si può arrivare con una certa continuità sino alla Body Art, con una carrellata che tocca i corpi abbigliati della Marchesa Casati e della Contessa di Castiglione, i giovani fotografati dal Barone Von Gloeden, i nudi di Tamara de Lempicka, l’erotismo di Egon Schiele, le contorsioni di Bacon, i rovesciamenti di Georg Baselitz, l’Action painting di Pollock, le ferite di Frida Kahlo, la femminilità e la sessualità della Bourgeois e di Carol Rama, l’Azionismo viennese, un certo teatro estremo. Ma anche la video arte di Bill Viola, Pipilotti Rist, la censurata Sukran Moral, le tentazioni di Robert Mapplethorpe e quelle di Araky e le statiche emblematiche modelle di Vanessa Beecroft; e poi ecco Post human, Post organico e, non tralasciando Orlan e la sua particolare chirurgia estetica, Franko B, le ombre disegnate per strada di Richard Hambleton, le diverse esperienze cyber e le tante differenti forme di contaminazione con la tecnologia e la realtà virtuale mai come oggi parallela a quella reale

Non troppo lontano, il rapporto degli ARTISTI con il DANDYSMO: DONNE E UOMINI, cioè, CHE HANNO FATTO DI SE STESSI OPERA D’ARTE. Più o meno, e alcuni anche loro malgrado…
In questo contesto incontreremo personaggi del mondo della letteratura, del teatro e della danza, della musica e del cinema, passando per il divismo e per i tanti artisti che usano il proprio corpo per comunicare o per essere arte.
Si parte da Oscar Wilde e Gabriele D’Annunzio per raccontare dell’eccentricità della Marchesa Casati e dei travestimenti della Contessa di Castiglione, dei futuristi e dei surrealisti che con Dalì ebbero un prim’attore stravagante come le sue muse e la moglie Gala; e poi: Isadora Duncan e l’ambigua Tamara de Lempicka, il cinema muto, Rodolfo Valentino, Josephine Bacher, le tante star di celluloide, le luminose Marlene Dietrich, Greta Garbo, Marilyn Monroe‚ E ancora: gli eroi dannati della vita on the road, James Dean, il “selvaggio” Marlon Brando, Elvis Presley, i Rolling Stones, i Beatles e Yoko Ono, Mimmo Rotella, Mario Schifano, Carnaby Street, Mary Quant con la sua minigonna e l’acconciatura a caschetto di Vidal Sassoon che diede impulso alla versione italiana bionda di Caterina “casco d’oro” Caselli; accanto, le nuove lolite alla Bardot, i protagonisti dei favolosi anni Sessanta e dell’epoca ribelle, le factory girls di Andy Warhol e la sua profezia che “Nel futuro ognuno sarà famoso per quindici minuti”. Vicino, tanti esponenti della Body Art, Urs Luthi, Ontani, le irrefrenabili Louise Bourgeois, Carol Rama e la poetica, intensità di Alda Merini che svetta sulle tante pop star più attuali, da a quelle del Glam Rock, a Madonna e alla sfrontata rotondità di Beth Ditto‚ E mentre l’artista Enzo Cucchi, l’errante, si avvicina, Francesco Vezzoli ricama…

Il PAESAGGIO nell’ARTE è da sempre tema peculiare trattato sia in pittura che in fotografia e più recentemente nel video.
Dall’antichità all’arte della veduta dei vari Canaletto, Guardi e Bellotto sino alle visioni romantiche, è raffigurata e citata con sguardo diverso a seconda della cultura del periodo e della ricerca degli artisti. Ci sono quindi le interpretazioni più moderne dei vari cubisti, astrattisti, espressionisti e fauves, le vedute urbane di Mario Sironi, quelle più movimentate e futuriste di Boccioni, Balla o Depero, le rappresentazioni oniriche dei surrealisti, con le sfrenate fantasie di Magritte, la metafisica di De Chirico. Via via, il paesaggio perde quel valore assoluto che aveva acquisito nei secoli precedenti per palesarsi con tecniche e materiali differenti e articolarsi in differenti filoni. Così, avremo una natura non più essenzialmente ritratta ma anche modificata, occupata, interagita: è basilare nell’Arte povera, citata dagli igloo di Mario Merz, vissuta dalla Land Art, resa protagonista nella pratica ecologica di Joseph Kosuth, impacchettata da Christo, caricata di valenze folkloristiche e spirituali da Chris Ofili e resa ambiente peculiare di percorsi e interazioni dell’arte. A questo proposito, si citeranno le tante  e difformi realtà naturali e culturali: il fiorire dei parchi d’arte che da Bomarzo arrivano a quelli più recenti, degli artisti come Spoerri o Niki de S. Phalle, a quelli come PAV di Torino, il Parco Regionale di Roccamonfina nell’alto casertano, il romano Parco di scultura di Villa Glori, il Parco La Marrana arteambientale di Montemarcello-Ameglia a La Spezia e la Fattoria di Celle a Santomato Pistoia dell’illuminato collezionista e mecenate Giuliano Gori.

  • sabato 20 febbraio con il tema: I RIFIUTI E GLI SCARTI NELL’ARTE
  • sabato 20 marzo: IL CORPO NELL’ARTE
  • sabato 17 aprile: ARTISTI E DANDYSMO. DONNE E UOMINI CHE HANNO FATTO DI SE STESSI OPERA D’ARTE
  • sabato 8 maggio: PAESAGGIO nell’ARTE


Il programma è in partnership con art a part of cult(ure) _ www.artapartofculture.net

Gli incontri si terranno in Piazza di Spagna 66 alle ore 17,30.
Poichè la capienza della sala non è illimitata, si prega di confermare ai numeri +39 3391748957, +39 3889258452, e all’email inartroma@gmail.com per essere inseriti in lista.

ASSOCIAZIONE CULTURALE INART
Piazza Di Spagna 66 Roma; tel: +39 3391748957, +39 3889258452, inartroma@gmail.com

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