L’Obelisco di E.M. Forster. Come ritrovare le emozioni perdute

l'obeliscoPer la prima volta in Italia viene rappresentato L’Obelisco, la commedia diretta da Luca De Bei e interpretata da Gianna Paola Scaffidi e Antonio Serrano con la partecipazione di Alessandro Rugnone e Michele Lisi, appena conclusosi al Teatro dei Conciatori a Roma.

La storia, liberamente tratta dal racconto dello scrittore inglese Edward M. Forster, ruota intorno a una coppia borghese sconfitta dalla routine quotidiana che, per evadere dalla noia e dai rancori di una convivenza matrimoniale ormai monotona, decide di partire alla scoperta di un noto obelisco (simbolo fallico per eccellenza) come ultimo tentativo per provare a recuperare un matrimonio appeso al filo dell’abitudine.

Ma sarà proprio durante il tragitto del viaggio alla ricerca di questo fantomatico obelisco, accompagnato da un continuo e divertente gioco di doppi sensi, che la coppia si imbatterà in un insolito incontro con due giovani e sfrontati marinai appena sbarcati sulla riva al mare alla ricerca di forti emozioni, prima che lo scoppio della seconda guerra mondiale (ormai imminente) li riporti a contatto con la triste realtà.
Un incontro che stravolgerà i loro piani e soprattutto le loro certezze, ma allo stesso tempo farà vivere alla coppia un momento di brivido e di eccitazione tra bugie e trasgressioni, facendo così cadere le loro “maschere borghesi” senza le quali, alla fine, riusciranno a sentirsi anche più vicini.
Ecco quindi che l’ironia, che a tratti caratterizza questa storia, si intreccia con la profonda amarezza e malinconia che trapela dai personaggi, protagonisti solitari che, incontrandosi e scontrandosi, si completano l’uno con l’altro.

A far da sfondo a questa storia, un assordante rumore di aerei militari che ricorda, assieme ai racconti dei giovani marinai, l’arrivo della guerra e tutto il male che ne seguirà.

Uno spettacolo particolare nel suo genere con una trama per nulla banale, che se da un lato fa divertire e emozionare il pubblico in sala, dall’altro lo porta a riflettere su quel senso di profonda solitudine che troppo spesso fa da cornice a molte relazioni a cui, invece, a volte basterebbe soltanto fingere di meno e ascoltarsi di più.

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Laura Elia (Roma, 1982), consegue prima la Laurea triennale in "Scienze della Comunicazione" e poi si specializza in "Editoria, Comunicazione multimediale e Giornalismo" presso l'Università "La Sapienza di Roma. Durante gli anni universitari si reca negli Stati Uniti per studiare il fenomeno del giornalismo partecipativo su cui scirve una tesi sperimentale. Lavora quindi per 3 mesi per il ChiTownDailyNews, un giornale on-line di Chicago, dove si occupa prevalentemente della cronaca di alcuni quartieri della città. Ha inoltre svolto diverse esperienze presso redazioni radiofoniche (Rai) e televisive (Sky), nel ruolo di redattrice, ma si è anche occupata di pubblicità ed organizzazione di eventi, sia culturali che sportivi. Attualmente lavora al Centro per il Libro e la Lettura, del Ministero per i Beni culturali.

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