L’orfano di Iginio De Luca. Blitz al M.A.C.R.O. di Roma

l’orfano di Iginio De Luca

Blitz al M.A.C.R.O. di Roma, Videoproiezione di neonati che piangono sulle pareti del museo, giovedì 13 marzo 2014, Via Nizza e Piazza Giustiniani, ore 23.00

Pianti disperati, volti imploranti che chiedono aiuto, protezione, amore. Sono neonati abbandonati, orfani in cerca di adozione, di un genitore che si prenda cura di loro come di una cosa molto preziosa e fragile. Come il MACRO in questo momento, un museo appena nato che emette vagiti lancinanti perchè alla deriva a meno di quattro anni dalla sua inaugurazione. Da mesi orfano di direttore. si trova ora in una fase stagnante con gravi problemi economici e in piena palude gestionale. E il MACRO diventa il simbolo della condizione culturale in Italia, orfana di figure politiche responsabili che amino veramente l’arte e la sappiano amministrare con onestà, competenza e passione; orfana dell’ennesimo muro crollato a Pompei; orfana della storia dell’arte sottratta all’insegnamento scolastico: orfana dei fondi per la cultura che si assottigliano sempre di più. Il pianto dei neonati è anche il mio, è anche il nostro, talmente forte e drammatico che diventa un grido di protesta che squarcia la notte godereccia, provinciale e senza coscienza di Roma.
Al termine del blitz, all’entrata delle rispettive sedi del MACRO, ho deposto a terra due ciucciotti per neonati, come souvenir simbolico a testimonianza dell’azione.

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