“F CK è un artista mixed media e viaggiatore. Non puoi restituire quella certa atmosfera underground, con una resa sapiente di una “cattiva pittura” – e non è un controsenso, questo – e la pratica della contaminazione dei linguaggi come lui fa se sei stanziale; così, le sue tele tradiscono la sua transumanza tra culture, tradizioni visive e territori: Roma, Londra, Los Angeles, Sydney e Bali…, un coacervo di realtà che ha originato il suo segno meticciato. (…) La pittura del nostro viaggiatore di Parma – la città dove è nato – è figurativa ma poco a modo: è ruvida e rimanda a un’immaginari off perché si palesa attraverso una tecnica adottata nelle pratiche della Street Art. Lo Stencil – di questo si tratta – è reso da strati di sottile carta o cartoncino tagliati a mano nella configurazione di mascherine-campione (dai soggetti diversi a seconda della scelta dell’autore) che imprimono la propria forma sulla superficie – che per F CK è la tela – grazie all’uso del colore dato con bombolette spray. Anche la scelta di guardare alla contemporaneità, talvolta alla cronaca, con uno sguardo critico, sagace, attiene a certe modalità contro-culturali e sono queste che convincono del suo lavoro.”
B. M. (http://www.artapartofculture.net/2012/10/19/flavio-campagna-kampah-aka-f-ck-e-larte-dello-stencil/).
Da appena qualche giorno F CK ha inaugurato negli States, a VENICE, California, scegliendo ancora una volta una location atipica per tenere mostre, extra-galleristica ed extra-museale, com’è nelle sue corde: il Canal Club a Venice Beach, parte del VAC Venice Art Crawl e organizzata dalla Camera di Commercio di Venice.
Nota di colore: tanto pubblico e ospiti del mondo creativo internazionale tra i quali Ben Nott, il regista australiano del film sul surf DRIFT, uscito di recente su tutti gli schermi mondiali.
Info e altro qui:
La cultura della contemporaneità nelle sue molteplici declinazioni
lascia una risposta