Silent World, a dive into the work of Elinleticia Högabo

Elinleticia Högabo. Silent World

La Narbild gallery di Lund, Svezia, in collaborazione con l’istituto Folkuniversitetet, ha ospitato la prima mostra personale della fotografa svedese (ma con origini Colombiane) Elinleticia Högabo. In Silent World – questo è il nome della mostra – è stato possibile ammirare dodici opere incentrate sulla sua drammatica serie subacquea. Le opere fanno parte di un ciclo e di una ricerca di cui vi raccontiamo.

Nata con un problema all’udito, la fotografa trentacinquenne, all’età di sedici anni perse completamente la capacità uditiva. Solamente quando ebbe raggiunto i ventisette anni ricevette un impianto cocleare che le permise di recuperare parzialmente l’udito. Chiusa nella sua solitudine cominciò ad approcciare il mezzo fotografico sia come uno scudo verso il mondo esterno che per combattere la sua sociofobia.
Un altro aneddoto della sua infanzia la vede più di una volta rischiare la vita per annegamento, cosa che la porterà a sviluppare un forte interesse per l’acqua, forse come risposta inconscia a questa paura. Nel 2013 “Vogue Italia” selezionò Elinleticia tra 55.000 fotografi e la invitò a partecipare a A Glimpse at Photo Vogue, una mostra collettiva ospitata dalla galleria Carla Sozzani a Milano. La photo editor di “Vogue Italia”, Alessia Glaviano, commentò il lavoro della fotografa come capace di mostrare “come il mondo possa apparire a persone con handicap uditivi”. Infatti, quando ci si trova sott’acqua, la capacità uditiva diminuisce e suoni e voci progressivamente sbiadiscono. La fotografa stessa afferma che l’ambiente scelto come sfondo per le sue opere rappresenta un ritratto del suo mondo dove sia lei che le modelle non possono sentire alcun suono.

Inaugurata in occasione dell’evento Kulturnatten 2011, la galleria Narbild offre l’opportunità ad artisti affermati ed emergenti di mettere in mostra i propri lavori. La galleria è gestita da una associazione non-profit come un luogo alternativo alle istituzioni d’arte canoniche. La nostra artista è qui che ha esposto la sua ultima fatica. L’area espositiva, posizionata al primo piano della galleria, durante la settimana si trasforma in un’area dedicata allo scambio culturale riguardo vari argomenti connessi con la fotografia. La disposizione delle dodici stampe fotografiche di Silent World su pareti bianche e supporti neri e illuminati da fioche luci si dimostra di essere un’ottima scelta espositiva: i toni pastello delle stampe 30x40cm si accendono e l’attenzione del visitatore viene direzionata al soggetto principale. Percorrendo la mostra le immagini si susseguono l’una dopo l’altra in una toccante progressione narrativa, catapultando quasi il visitatore nello stesso ambiente nel quale le scene ebbero luogo.

La serie è costituita da raffigurazioni di ambienti subacquei in cui le modelle, come Rusalka – l’equivalente delle sirene nella mitologia Slava – fluttuano in questo magico mondo. Una dimensione surreale reminiscente di una vita primordiale all’interno della sicurezza uterina. I colori sbiadiscono e le forme si ricombinano in composizioni organiche. I toni usati ricordano le stesse nuances della terra: gialli, verdi e marroni. Tutto rafforza la connessione tra l’artista e la sua dipendenza dalla natura.
Elinleticia afferma di trovare ispirazione nelle opere di pittori come Jan Vermeer, Klimt e Mucha e di fotografi come Jan Saudek e Tim Walker. D’altro canto, queste fotografie riportano alla mente il lavoro dei pittori del Rinascimento Italiano. Sebastiano del Piombo e Tiziano ad esempio, hanno un approccio molto simile riguardo l’uso del colore. Tiziano segna le sue ultime opere con un particolare tratto dove la pittura sembra sfilacciarsi. E ancora, anche alcune opere del Tintoretto e di Giovanni Battista Tiepolo mostrano alcuni tratti in comune con le ondeggianti forme catturate dalla fotografia dell’artista Svedese.
Ma a differenza dei pittori qui citati, il lavoro esposto da Elinleticia tratteggia un paesaggio interiore che dà corpo alle sue più profonde paure, domandole, e mostrandole ai visitatori della galleria come sfumati stati dell’essere…

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Emidio Battipaglia is an international photographer originally from Italy, currently based in Edinburgh, UK. Specialising in fashion, fine art and creative advertising photography he is available for commissioned work in the UK and worldwide.

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