La svedese Ida Thunström allo Studio Abate con 1-2-3, materialize me. Contributo di Guido Zeccola

Ida Thunstrom

Lo Studio Abate (), luogo di lavoro che il grande fotografo Claudio Abate ha nel quartiere romano di San Lorenzo e sporadicamente aperto a progetti ad hoc di colleghi, artisti e sodali di settore, presenta, dal 10 maggio al 13 giugno 2015, la mostra personale della svedese Ida Thunström, 1-2-3, materialize me: carte, installazioni e graffiti su muro. Classe 1979, nata a Stoccolma, laureata in storia dell’arte e in filosofia, la Thunström (http://idathunstrom.com/) ha studiato in Svezia, in Finlandia e ha conseguito un Master presso la Rietveld Academie di Amsterdam.

Il processo creativo dell’artista svedese tiene conto particolarmente del materiale che utilizza. Materiale che Ida Thunström sa sapientemente ed intellettualmente interpretare lasciandosi attraversare da una genuina, quasi giocosa curiosità tutta femminile.
Oggi abita a Malmö ma ha presentato progetti anche in Olanda, Giappone e Bulgaria. Il materiale che Ida Thunström utilizza principalmente è il carboncino che lei mescola a brani di fotografia, a testi poetici, e a frammenti. Questa materia povera le permette di riprodurre una varietà di gamme nere e grigie, morbide e sgranate. L’impiego del carboncino è rinvenibile fin dalle prime pitture rupestri, dove ai graffiti realizzati con selce si aggiungevano tracce di strofinamento di tizzoni carbonizzati. Tuttavia l’arte di Ida Thunström è estremamente contemporanea, nel suo mondo artistico-visivo il corpo, l’atto fisico di fare arte assume un ruolo ed un valore fonda- mentale. I segni si fanno frammenti ispirati da logaritmi, calcoli, cifre.
Importante sottolineare che la tecnica artistica di Ida Thunström richiede un continuo ritornare sulle immagini e sui frammenti testuali precedentemente creati per poterli rielaborare e ricreare di nuovo incessantemente.
Un’azione incessante e continua che non sembra trovare mai uno sbocco di quiete, ora in dialogo, ora in lotta con griglie e barriere che Ida stessa inserisce come per creare un limite o auto-limite, da vincere e superare.
Un modo di fare arte che non vede mai una fine. Un presente continuo, un mettersi
in gioco con l’umiltà del neofita ma anche con la leggerezza di una farfalla che, libera dal peso delle forme, voli verso la libertà.
Ida Thunström ha in passato lavorato molto anche con la scultura, per lo più forme organiche in latex e in silicone.
Tutte queste forme plastiche o su carta sono anch’esse impregnate da una tensione raffinatamente erotica.

Info mostra

  •  Ida Thunström. 1-2-3, materialize me
  • Inaugurazione: domenica 10 Maggio ore 17.00
  • dal 10 maggio al 13 giugno 2015
  • STUDIO ABATE – via dei Sabelli 16, Roma
  • Orari: da martedì a venerdì ore 16.00 / 19.00; sabato su appuntamento
  • claudioabate43@hotmail.com – 06 445 7703
  • Ingresso gratuito
  • Catalogo in galleria
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