IndipendenteMente #2. Acqua morta. L’Albergo dei misteri che lascia increduli i lettori

immagine per David Ballerini
Acquaforte cover

Acqua Morta di David Ballerini (https://davidballerini.com/) è un thriller che tiene col fiato sospeso per l’avvincente trama dai risvolti inaspettati. Il lettore viene fin da subito conquistato dalle terribili quanto coinvolgenti vicende dei suoi protagonisti, bloccati in una bolla temporale infestata da fantasmi e da oscure presenze. Un incubo incomprensibile o un tuffo negli anni ’40 quando Acqua Morta, l’albergo con le acque termali dalle doti quasi miracolose, venne requisito dalle truppe tedesche?

Il varco spazio-temporale che si apre e improvvisamente sconvolge le vite del personale dell’albergo rende difficile qualsiasi spiegazione razionale. Il senso del tempo scandito dal ticchettio dei grandi orologi ormai in un desolante stato di degrado, come ogni centimetro di quello che una volta era un luogo di lusso in grado di attirare numerosi turisti, viene turbato da un improvviso rinvenimento in giardino.

L’arrivo di  una funerea figura dall’aspetto inquietante, sposta  le lancette dell’orologio in una fredda giornata di guerra di sessant’anni prima, data in cui qualcosa di veramente terribile sembra essere accaduto tra le mura dello stabilimento termale. Una folle corsa indietro nel tempo riporta al 1944, nella stessa data in cui le acque termali smisero di sgorgare gettando l’hotel  in un’avvilente miseria. Esiste forse un nesso tra la misteriosa scomparsa dell’acqua e i fatti di guerra?

Che cosa sta accadendo? Come dare una spiegazione a questa dilagante follia?
Continuano a chiederselo Patrizia, incapace di distinguere il sogno dalla realtà, sua figlia  Anna, una ragazza con un ritardo mentale che, in tutta questa storia, sembra essere la più lungimirante; Gianni un dipendente incapace di prendere decisioni, Marzio e Libera che gli anni di guerra li hanno vissuti davvero da bambini e sembrano essere piombati nel passato e Lola, la sorella di Patrizia, che non sa più a cosa credere.

 

Per tre giorni gli eventi si ripetono puntualmente, il tutto innescato dal ritrovamento delle ossa umane in giardino. Ogni giorno alle 12 l’incantesimo ha inizio con  l’arrivo del “mostro oscuro”, poi l’albergo brulica di soldati tedeschi e in giardino non mancano i partigiani. In mezzo a tutto questo trambusto anche i morti parlano e i personaggi di antiche fotografie prendono vita.

Una famiglia tedesca, Clara, Gustaf, le loro bambine e tante altre presenze, sono esseri ben delineati con le loro paure e debolezze che si intrecciano con le vite degli abitanti dell’albergo. Niente sembra avere senso, ma un strascico di dolore e morte induce i protagonisti a voler capire fino in fondo che cosa stia succedendo, immergendosi  in questa spirale surreale e provando a cambiare le carte in tavola.

Interessante la capacità dell’autore di delineare le caratteristiche dei suoi protagonisti, qui spettri e persone in carne ed ossa hanno personalità ben precise inducendo anche il lettore a non comprendere cosa sia reale e cosa no. Il romanzo che si tinge di tinte horror, affronta anche  le sconvolgenti atrocità che ruotavano intorno alla seconda guerra mondiale, tra cui  l’uso di cavie umane per esperimenti medici, le razzie fisiche ma anche psicologiche perpetrate dai tedeschi a danno degli ebrei .

Un romanzo che si legge con  lo stesso entusiasmo dall’inizio alla fine, senza mai deludere il lettore fino ai due epiloghi, entrambi velati da quell’alone di mistero che non ha mai abbandonato l’intero racconto.

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