IndipendenteMente #7. Il nuovo romanzo di Simone Giusti. Una partita a scacchi con un nemico anonimo

immagine per Simone Giusti
Copertina per Scacco matto al re bianco
Scacco matto al re bianco, cover

Scacco matto al Re bianco.  Titolo emblematico che racchiude metaforicamente tutte le dinamiche che ruotano attorno alle vicende dell’ultimo romanzo di Simone Giusti. Un romanzo non ascrivibile ad un solo genere, per la capacità di mettere insieme  tante cose diverse: amore, altruismo, sete di giustizia e mistero, senza  tralasciare lo spirito avventuriero del suo protagonista il ricercatore farmaceutico Ant Warwick.

Uno stimato professionista  che porta avanti il lavoro del padre nell’azienda GoodPharma, un colosso nell’ambito farmaceutico. La sua però è una visione diversa rispetto agli altri azionisti dell’azienda,  le cui mosse sono dettate dal dio denaro e dalla bramosia di potere.

Ant decide di andare controcorrente e fornisce illegalmente vaccini gratis alle popolazioni locali in Africa, anche  se  rischia grosso sa di fare la cosa giusta.

A pagarne le conseguenze per prima è la sua assistente Elizabeth, uccisa brutalmente dopo essere stata scoperta. A questo punto  il ricercatore  sa di essere in pericolo  e sa che l’unica cosa che conta è mettere al sicuro la sua famiglia a qualsiasi costo.

Una scia di sangue macchia l’esistenza di Ant e di tutti  gli altri dirigenti della GoodPharma. È come se qualcuno muovesse le fila di un gioco molto pericoloso, qualcuno di anonimo e insospettabile decide di agire  indotto dal desiderio di fare giustizia.

“Un assassino. Sì. Jasper è un assassino”. Le si avvicinò e parlò sottovoce. “Ascoltami. Jasper si è lasciato corrompere dal denaro. Non hai idea di quali brutalità si sia macchiato, e quante ne faccia ancora. Ma io…no, io non intendo starmene con le mani in mano. Oh no. Non me ne starò con le mani in mano mentre migliaia di persone pagano con la vita i capricci di chi ha già così tanto denaro che potrebbe comprare qualunque cosa. Qualunque cosa! E ne vuole ancora.” Vivienne si alzò e Ant l’afferrò per le spalle. “Lo sai che metà della ricchezza mondiale è in mano a centotrenta uomini? Centotrenta uomini! La ricchezza che basterebbe per far vivere 3 miliardi e mezzo di persone in mano a centotrenta fottuti magnati!”.

Una storia questa in cui trovano largo margine i sentimenti, quelli veri: l’amore di un padre verso un figlio, l’amore di un marito verso la moglie, l’amore verso chi  vive condizioni di disagio e a volte è proprio questo amore incondizionato a spingere le persone a compiere azioni inaspettate.

Siamo dinnanzi ad un libro d’azione in cui gli eventi si rincorrono lasciando il lettore sempre col fiato sospeso, le vicende si susseguono con molta dinamicità inghiottendo chi legge nell’avvincente vortice delle azioni, che si svolgono in tre aree ben diverse del  mondo: Africa, Inghilterra e Italia.

L’Africa senza dubbio rappresenta l’anello di congiunzione tra tutti luoghi, lì dove tutto ha  avuto inizio dopo la fondazione della GoodPharma da parte del padre di Ant, con l’intendo  di usare la scienza a favore delle popolazioni meno fortunate, realtà evidentemente mascherata da interessi puramente economici  .

Il romanzo riflette la nostra società governata da un infido demone: il denaro, capace di influenzare il comportamento di chiunque annebbiando il valore di ciò che conta realmente nella vita.

 

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