Il MACTE di Termoli riapre al pubblico
da lunedì 18 gennaio 2021
con un nuovo allestimento della collezione
a cura della Direttrice Caterina Riva
Da Mirella Bentivoglio a Benni Bosetto, da Gastone Novelli a Riccardo Baruzzi, passando per Carla Accardi, Mario Schifano, Nanda Vigo, Sergio Lombardo, Dadamaino e Giuseppe Uncini: un percorso unico tra i vincitori del Premio Termoli, dal 1955 ai giorni nostri.
Grazie al Premio e alla sua storia, Termoli si pone oggi nel panorama nazionale e internazionale come un attento osservatorio delle sperimentazioni artistiche dal secondo Novecento fino ai nostri giorni. Le opere entrate a far parte della collezione a seguito di questo riconoscimento e presentate nelle sale in un nuovo percorso permettono oggi di guardare alla storia dell’arte degli ultimi settant’anni con uno sguardo nuovo.
Come spiega Caterina Riva
“il riallestimento del MACTE è il frutto di un mio primo avvicinamento alla Collezione del Premio Termoli e della volontà di curare un percorso che, non seguendo un ordine cronologico o tematico, presenti sia le problematiche che le potenzialità delle opere conservate presso il Museo. La giustapposizione di opere da tempi e contesti differenti vuole mostrare diverse strategie e materiali, e annunciare una dialettica di significati e significanti dei linguaggi artistici, che da storici si fanno contemporanei e viceversa.
In parallelo alla selezione e installazione di opere nelle sale, abbiamo iniziato una ricerca su opere e artisti che fanno parte della Collezionedel Premio Termoli, invitando critici e curatrici, artisti e artiste a scrivere dei testi su opere selezionate, offrendo al pubblico degli approfondimenti redatti da persone che per frequentazione, esperienza o studi hanno un punto di vista privilegiato su di esse. I testi che stiamo raccogliendo saranno a disposizione sia nelle sale del Museo che sul nuovo sito del MACTE, in via di sviluppo.“
Nel rispetto delle normative vigenti la visita al MACTE è consentita dal lunedì al venerdì dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 18.
Crediti immagini: Mirella Bentivoglio, Fiore nero(1971) | Riccardo Baruzzi, Porta pittura dei riccioli(2015) | Benni Bosetto, Quattro bastoni (rococò parade)(2018) | Mario Schifano, Paesaggio particolare (1963) | Giuseppe Uncini, Cementoarmato n. 31(1962) | Gastone Novelli, Gabbie senza saperlo(1960) – courtesy MACTE – Museo d’Arte Contempranea di Termoli, foto Gianluca Di Ioia
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La cultura della contemporaneità nelle sue molteplici declinazioni
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