Robert Polidori, AlUla – Journey Through Time

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AlUla – Journey Through Time
Robert Polidori
Dal 22 aprile al 9 maggio 2021
Piazza San Silvestro – Roma

AlUla, regione di grande ricchezza storica e archeologica situata nel nord-ovest dell’Arabia Saudita, presenta a Roma AlUla – Journey Through Time, la mostra fotografica che mette in risalto i suoi principali siti culturali attraverso gli scatti del celebre fotografo canadese-statunitense Robert Polidori.

La mostra, composta da 30 pannelli, sarà visitabile all’aperto, gratuitamente, nel centro di Roma, in Piazza San Silvestro, riqualificata su progetto dell’architetto Paolo Portoghesi e trasformata in una grande piazza pedonale, da giovedì 22 aprile a domenica 9 maggio 2021 e sarà un’ottima occasione per consentire ai cittadini di scoprire un’area ancora poco conosciuta nella quale si trovano testimonianze di oltre 200.000 anni di storia dell’evoluzione dell’essere umano: dalla preistoria fino ai giorni nostri passando per i misteriosi regni di Lihyan e Dadan, i nabatei e l’epoca romana.

La regione saudita di AlUla, in collaborazione con la Reale Ambasciata dell’Arabia Saudita in Italia, vuole offrire al pubblico una mostra che presenti la propria ricchezza culturale attraverso gli scatti di Polidori, consentendo ai visitatori di intraprendere un viaggio affascinante nel tempo, durante il quale potranno approfondire gli aspetti archeologici attraverso contenuti digitali, raggiungibili da QR code posizionati nelle didascalie delle foto, realizzati da Romolo Loreto, Professore Associato dell’Università degli Studi di Napoli – L’Orientale, nonché uno dei massimi esperti italiani dell’archeologia saudita. È consigliato l’uso degli auricolari per l’ascolto dei contenuti digitali.

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© Robert Polidori

Ci auguriamo che i cittadini romani possano ancora una volta dare voce al loro desiderio di viaggiare per scoprire il mondo nel 2021, non ho dubbi che questa mostra fotografica ispirerà la scoperta di una delle destinazioni culturali più rilevanti del mondo”, ha commentato Phillip Jones, Chief Destination Management and Marketing Officer di Royal Commission for AlUla.

Gli scatti di Robert Polidori sono un ottimo mezzo per avere un primo assaggio dei vasti paesaggi desertici e delle meraviglie geologiche di questa regione dell’Arabia Saudita. AlUla è un museo a cielo aperto che cela in sé molte storie di antiche civiltà ancora da raccontare. Recentemente sono ripresi gli scavi effettuati da squadre di archeologi, sia sauditi che internazionali, e sono state annunciate nuove scoperte di grande importanza”.

In merito alla sua esperienza nel fotografare AlUla, Robert Polidori ha commentato:

Il contesto naturalistico di AlUla è semplicemente meraviglioso e impareggiabile e ne sono rimasto affascinato: come se fosse stato scolpito da un potere divino. Cerco di rendere ciò che chiamo un’immagine emblematica, incapsulando la totalità di un soggetto, spesso mostrando i suoi dettagli per rappresentare il tutto e viceversa. Anche se ogni fotografia scaturisce da un preciso istante fissato nel tempo, cerco di slegarla da esso conferendole aspetti infiniti”.

AlUla non è che la punta di diamante di un patrimonio archeologico che ancora si cela nell’intera Penisola arabica. Questa ricca oasi carovaniera, che in epoca preislamica ha visto susseguirsi le culture Dadanita, Lihyanita, Nabatea e Romana, per oltre un millennio è stata parte di una complessa e articolata rete internazionale di centri carovanieri e porti marittimi”, ha commentato il Prof. Romolo Loreto – Archeologo, Professore Associato, Università degli Studi di Napoli – L’Orientale,

Queste realtà, che svilupparono complesse società basate sulla regalità, determinarono quel fenomeno noto come commercio degli aromi e delle spezie che dall’Arabia Felix giungevano in tutto il Mediterraneo, e dall’Egitto alla Mesopotamia, contribuendo al diffondersi di idee, culti, mode e tradizioni culturali prima Vicino orientali e poi ellenistico- romane.

Oggi, questi siti tempestano le regioni apparentemente desertiche della Penisola arabica, rivelando il profondo legame con le società limitrofe, nonché con i più lontani porti del Mediterraneo e dell’India.

Le spettacolari architetture funerarie, le imponenti aree urbane di Dadan e AlUla, nonché la perizia con la quale gli antichi seppero ideare diverse forme di controllo e approvvigionamento dell’acqua, dimostrano come le genti antiche e il loro ambiente seppero plasmarsi vicendevolmente.

L’odierno visitatore potrà, infatti, non solo ammirare un panorama frutto di un sentimento culturale unico al mondo, letteralmente scolpito nella roccia, ma anche immergersi nel contesto di un’oasi che per tutta l’epoca islamica, fino ad oggi, ha saputo perpetrare questo millenario legame con l’ambiente”.

Robert Polidori
La carriera di Robert Polidori ha avuto inizio a metà degli anni ‘80 quando ha documentato i lavori di ristrutturazione della Reggia di Versailles e da allora ha fotografato siti in tutto il mondo.
Prediligendo la bellezza e la tranquillità di lavorare con una macchina fotografica di grande formato e tempi lenti di posa, Polidori considera gli ambienti come contenitori di memoria.
Ha vinto due volte il premio Alfred Eisenstaedt Award for Magazine Photography, ha pubblicato oltre 12 libri fotografici, ha tenuto importanti mostre personali in gallerie di prestigio e i suoi lavori sono conservati nelle collezioni di numerosi musei di riferimento del mondo.
www.robertpolidori.com

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