Architetture Inabitabili, mostra di Archivio Luce Cinecittà. Le immagini

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Si intitola Architetture Inabitabili, la mostra di Archivio Luce Cinecittà in programma fino al 5 maggio 2024 presso i Musei Capitolini, Centrale Montemartini di Roma.

Nata dal desiderio di esplorare il fascino e la complessità di alcune architetture inabitabili in Italia, la mostra ne illustra otto esempi distribuiti su tutto il territorio nazionale attraverso una scelta di immagini che li ritraggono per tipologia, destinazione d’uso ed epoca di costruzione. 

Le fotografie e i filmati che le illustrano provengono in buona parte dall’Archivio Luce e da altri archivi e istituzioni quali Archivio Alperia, Museo Alta Val Venosta, CISA Andrea Palladio, Fondazione Benetton, Fondazione Burri, Fondazione Dalmine, Archivio Fiat, Archivio Giò Ponti, Archivio Italgas, Museo d’Arte Contemporanea “Ludovico Corrao”, Triennale di Milano, Fototeca Trifernate.

Tra le circa 150 immagini che fanno parte della mostra, spiccano le foto di grandi autori italiani come Gianni Berengo Gardin, Guido Guidi, Marzia Migliora, Gianni Leone e molti altri. A livello internazionale, si segnalano le immagini di Mark Power, Sekiya Masaaki, Steve McCurry.

Appositamente realizzate per la mostra sono poi le bellissime immagini di Francesco Jodice e di Silvia Camporesi, dalle quali è stata tratta la copertina di catalogo.

Le Architetture Inabitabili raccontate dalla mostra sono:

  • il Gazometro di Roma, che emerge come un moderno Colosseo, presenza iconica nei film e nelle serie TV degli ultimi anni e visibile pure dalla Centrale Montemartini, che ospita la mostra e che offre al visitatore un suggestivo confronto tra l’architettura e il mondo circostante;
  • il Memoriale Brion ad Altivole, un complesso architettonico progettato dall’architetto Carlo Scarpa e concepito come luogo di sepoltura per la famiglia Brion;
  • il campanile semisommerso di Curon, situato nel lago di Resia in Trentino-Alto Adige, affascinante struttura romanica completamente trasformata dalla costruzione di una diga che portoÌ alla creazione del lago per scopi idroelettrici, sommergendo il paese (che venne distrutto), e lasciando emergere cosiÌ solo la torre campanaria;
  • il Cretto di Gibellina, installazione commemorativa dell’artista Alberto Burri, un grande sudario di cemento bianco che ingloba le macerie della cittaÌ di Gibellina, distrutta nel terremoto del Belice del 1968;
  • il Lingotto di Torino, storico e famosissimo complesso architettonico, progettato da Giacomo Matteì Trucco, che un tempo ospitava la fabbrica della FIAT, divenendo simbolo della storia industriale della cittaÌ;
  • gli Ex Seccatoi di CittaÌ di Castello, che nel 1966 ospitarono i libri alluvionati di Firenze, che qui vennero “curati”; perduta definitivamente la loro funzione originaria con l’abbandono della coltura del tabacco negli anni ‘70, dal 1990 ospitano gli ultimi grandi cicli pittorici di Alberto Burri;
  • la Torre Branca, originariamente torre littoria, progettata da GioÌ Ponti, concepita come una struttura temporanea per la Triennale del 1933, caratterizzata da una struttura a traliccio in acciaio e dotata di ascensore che permette ai visitatori di raggiungere la cima e godere di una vista panoramica su Milano; eÌ stata restaurata dopo un periodo di relativo abbandono, ed eÌ ritornata a essere visitabile dal 2002;
  • i Palmenti di Pietragalla, testimonianza dell’ingegno dei vignaiuoli locali, un’architettura rupestre in pietra formata da oltre duecento costruzioni disposte su diverse quote, un tempo utilizzate come laboratori per la produzione del vino, che creano un impatto paesaggistico notevole, evocando atmosfere fiabesche.

La mostra è promossa da Roma Capitale, Assessorato alla Cultura, Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, organizzata e realizzata da Archivio Luce CinecittaÌ, ideata dalla Presidente di CinecittaÌ Chiara Sbarigia e curata da Chiara Sbarigia con Dario Dalla Lana. Servizi museali di ZeÌtema Progetto Cultura.

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