Dal Padiglione Italia alla 60. Esposizione Internazionale di Arte – La Biennale di Venezia, presso i Giardini alle Tese delle Vergini in Arsenale: un gran Padiglione quello di Massimo Bartolini (Cecina, Livorno, 9 dicembre 1962). Raffinato. Minimal. Profondo.
Due qui / To Hear (N.d.R.: in collaborazione con Caterina Barbieri, Gavin Bryars, Kali Malone e promosso dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura; ) è un labirinto fragile di tubi innocenti. La tecnologia che canta e risuona in un giardino all’italiana. Così tanto all’italiana che è pieno di ponteggi post terremoto.
In una Biennale che pare non accorgersi che il vero motore del nostro tempo è la tecnologia, più della filosofia, più della politica, il Padiglione Italia riporta il tema della dimensione lirica della tecnica, con dei grandi carillon e canne d’organo che riempiono lo spazio.
Bravo l’artista e il curatore Luca Cerizza per il lavoro magistrale.
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