Chi è, cosa è ARTISTA?
Artista è chi sperimenta linguaggi, approfondisce concetti, ricerca l’accordo tra poetica ed estetica, proponendo sguardi diversi sulla realtà e nuovi punti d’osservazione e riflessione sulle cose… Lo è (…) se lo fa attraverso OPERE D’ARTE: riuscendo a vivere e a mantenersi con questo essere e fare, è più facile per la società (spesso a partire dalla sua stessa famiglia!) riconoscerlo e definirlo come tale (appunto: ARTISTA). Tutto il resto è SISTEMA e MERCATO (…): con i loro meccanismi di spinta e sostegno che promuovono, supportano, permettono, innalzano, giustificano ma anche creano ad hoc e inquinano… (…). Di questi citati meccanismo non si può più prescindere, come succede in qualsiasi settore della cultura e non solo (…); ma ciò che resta nel tempo e nella storia – quindi: quel che conta-, al di là delle costruzioni e degli orpelli, sono sempre e comunque l’Arte e l’Artista che la persegue e ce l’affida…
Da: post di Stato (su Fb)
La cultura della contemporaneità nelle sue molteplici declinazioni
meravigliosaaaaaaa!
Ciao Prof., è importante questo che hai scritto, abbiamo capito molto e meglio e vorremmo continuare il Corso per approfondire qualcosa che è nella nostra vita tutti i giorni, nella nostra professione, che fino ad oggi ci è sfuggita nei dettagli essenziali. Grazie 1000!!!!!!!
Il sistema dell’arte autorizza l’artista contemporaneo. Ne convalida l’opera e la rende accessibile ad un mercato e fruibile in uno spazio pubblico, aperto, quello istituzionale e quello mercantile. Tuttavia la contemporaneità è fluida, contaminata, transita in spazi diversi, non istituzionali, attinge linguaggi in ambienti fortemente contrastati. Il collezionista e il talent scout, o il gallerista d’avanguardia sa dove trovare il potenziale creativo: nell’ombra (del sistema) dell’arte. Come afferma Mario Perniola.
Mi sento osservato…faccio male?
e’vero….artista e’colui che elabora la realta’,propone direzioni, sentieri,deve farlo perche’sente,rispetto a molti,di essere dotato di antenne riceventi,sensibili quanto dolorose….e’anche spesso un parafulmine pronto ad assorbire tutti i dolori del mondo,oltre che il bello e la gioia.Come ho gia’ribadito su questa pagina e’ necessario per un buon artista esser indifferente(per quanto puo’)a cio che gli propongono o dicono il gatto e la volpe…..il mercato e la critica…il primo per ovvie ragioni(in fondo i galleristi e i mercanti sono dei bottegai),la seconda perche’la loro incompetenza e’proverbiale,unita all’arroganza di saper decidere chi e’artista e chi no…quando dovrebbero offrire agli artisti un garbato appoggio e nel migliore dei casi un buon controcanto.. succede,ma parliamo di rarita’…specialmente in italia la giovane classe di critici ha mediocri ambizioni ed e’affetta da una provinciale esterofilia….Potrei citare decine di bravi artisti isolati dall’ indifferenza di critici e gallerie in tutt’altre faccende affacendati…tant’e’….teniamoci cara l’idea che un artista deve farsi araldo di una “inutile necessita’”,vivere anche nell’ombra,fiero del lusso di un ozio pensante,produttivo di un dorato…niente.M.R.
i CRITICI “dovrebbero offrire agli artisti un garbato appoggio e nel migliore dei casi un buon controcanto.. .”? Poco per la fatica e lo studio che fanno, quelli seri, bravi. Il critico analizza, il suo canto è protagonista, accanto a quello dell’artista: entrambi portatori di una complessità e una profondità di cui la cultura ha bisogno e di cui il sistema si alimenta. Non tutti i critici o i professionisti di settore sono tamarri, Mariano, nè asserviti al potere di turno: anche questa generalizzazione che gli artisti e un certo pubblico fanno rende tutto oscuro e poco onesto… Nomi e cognomi, per favore.
certo,lo ridico…con le ovvie eccezioni..nessuno impedisce ai critici di dire la loro….scrivessero,analizzassero…ma non si ergano a giudici,a selezionatori,perche’non e’ questo il loro compito,la loro competenza…mi viene da citare una frase di un artista che non amo,Scialoia,che pero’ha detto:”i critici stanno agli artisti come gli ornitologi agli uccelli”….puo’ suonare retorica…ma calzante.I nomi e i cognomi lasciamoli ai tribunali,caro Sandro…(Sandro..come?)..
Sandro Resdonich, Mariano.
Continuo a non appoggiar questa tua, almeno non del tutto, nel cuore del pensiero: “scrivere e analizzare” ma anche, appunto, valutare. Questo fa un Critico, lo fa nella Letteratura, nella Poesia, nella Musica, all’Opera. L’artista fa l’artista, il Critico il Critico: se è onesto, colto, serio, libero, scontenterà qualcuno ma sarà una voce autorevole alla quale qualcun altro affiancherà o sovrapporrà la sua… Il pubblico, la storia, diranno chi avrà avuto la vista migliore…
Che risate vedo che in mezzo ai grandi si è messa anche barbara martusciello, ahahahaha
Chissa’ che problema hai, Rosario…, ma se proponi frasi, motti, citazioni interessanti, che abbiano un senso e intensita’ poetica e culturale, la prossima volta mettiamo anche te tra questi grandi.
Barbara Martusciello, “la piccola” in buona compagnia…