La bellezza in arte è l’attuazione della propria sensibilità, è pulizia dello spirito, è l’atto soggettivo del trasporto visivo, è l’anima che si concretizza e si racconta e l’immagine diventa visione estetica, riproducendo in forme il proprio libero sentire.
Suggerito da: Gilberto Carpo
La cultura della contemporaneità nelle sue molteplici declinazioni
..leggendo e rileggendo da ogni angolazione codesta frase,si puo’ constatare la fluidita’ del concetto sull’espressione di bellezza,ma e’ una frase indubbiamente molto personalizzata.. vorrei esprimere il mio, di concetto di bellezza.. ma uscirei fuori tema, per come il sig.Carpo ha strutturato la frase ..quindi mi ritrovo intrappolato a commentare il suo microcosmo..la sua sensibilita’ non e’ necessariamente sincronizzata con la mia..se io provo un sentimento piacevole sublime e morbido nel guardare la Maya del Goya,desnuda, sicuramente una persona religiosa o semplicemente di severi principi trovera’ bella e piacevole la Maya vestita,del Goya..questo non vuol dire che Francisco Goya non avesse una visione di bellezza “circoscritta”.. ..ma lascia che il tuo spirito scelga cosa sia “bellezza”.. William Polidori,segretario di Lord Byron,e’ l’inventore ufficiale del primo romanzo sui vampiri.. e come si sa,il ampiro e’ considerato un personaggio Horror,di paura..allora il sig. Polidori,che fa..? per rendere bello e affascinante questo racconto,affianca al primp vampirodella storia della letteratura,una vampira..e t voila’,il gioco di seduzione verso il lettore,e’ fatto..voi direte..si, ma che c’entra..?.. c’entra,oh se c’entra.. Polidori esprime una sua visione ( un po’ inquietante)di bellezza..ma la mossa subdola e’ che sebbene un vampiro possa apparire come figura sinistra,un vampiro con una vampira,insieme,suscitano fascini nel nostro piu’ profondo recondito..e desiderio e paura,eccitazione e inquietudine,attivano i nostri sensi nella via piu’ morbosa..la visione di bellezza del Polidori,sara’ comunque differente dalla visione di bellezza che provera’ il lettore..per cui,in conclusione..l’azione e’ indissolubilmente collegata alla reazione..ma la reazione e’ una entita’ a se’..la bellezza piu’ bella e’ quella che vivo io,solo io..e non e’ sicuro che sia la stessa “bellezza” per un altro soggetto.. e’ tutto.. ciao. Alberto