A Nizza La Samain du cinéma fantastique: Trionfo italiano con Fantasticherie di un passeggiatore solitario di Paolo Gaudio

Paolo Gaudio
Paolo Gaudio

Fantasticherie di un passeggiatore solitario del regista Paolo Gaudio è il film – italiano!- che ha vinto, quest’anno, al prestigioso Festival cinematografico specialistico  La Samain du cinéma fantastique: si è aggiudicato il Grand Prix, importante riconoscimento passato per le mani di registi come Alfonso Cuarόn (Gravity) e Quentin Dupieux (Rubber).

Tre personaggi di tre epoche diverse sono uniti da un sogno di libertà e da un piccolo capolavoro di letteratura. Un viaggio misterioso e senza tempo attraverso le aspirazioni, le sofferenze e le “fantasticherie” di un poeta, di un giovane studente e di un bambino sperduto nel bosco.

Jean Jacques Renou (Luca Lionello) è uno scrittore che vive nel 1876, in un piccolo e squallido seminterrato. Povero e vecchio inizia a scrivere Fantasticherie di un passeggiatore solitario, un romanzo di formazione che è anche un ricettario fantastico.
Theo (Lorenzo Monaco) è un giovane laureando in filosofia dei nostri tempi, da sempre intrappolato tra le vicende opprimenti della propria famiglia e la sua bizzarra passione per i libri incompiuti, non ultimo quello di un certo Renou. Totalmente rapito dal romanzo, Theo giunge all’inattesa conclusione di voler realizzare la Fantasticheria n° 23: l’ultima ricetta scritta dal poeta che conduce in un luogo straordinario noto come Vacuitas.
Infine, la storia di un bambino smarrito in un bosco senza tempo: il protagonista di quel libro che Renou sta scrivendo e che Theo sta leggendo con tanto trasporto.

Prodotto interamente in Italia e realizzato in tecnica mista – live action e animazione stop motion – Fantasticherie di un passeggiatore solitario segna l’esordio nel lungometraggio di Paolo Gaudio, nato nel 1981 ma da anni impegnato nella sperimentazione di tecniche d’animazione (stop motion, cut out animation e computer grafica) e ibridazioni.
Autore di numerosi cortometraggi, Paolo Gaudio firma e dirige un’opera di genere fantastico carica di visioni surreali e fresca ironia, che ci trascina in tre epoche storiche diverse, alla scoperta di un capolavoro della letteratura inesistente.
Un caso raro, questo film, nell’attuale panorama cinematografico italiano, reso ancor più prezioso da un gusto e un respiro che vanno ben oltre la stagnazione culturale in ambito cinematografico, che vede l’apice nelle “commedie alla mortadella” copiosamente prodotte anche con fondi europei, distribuite e oggetto di vanti e lanci pubblicitari al limite del lavaggio del cervello.

Afferma con la grazia del giusto il regista Paolo Gaudio:

«Ricevere un riconoscimento per il proprio lavoro è sempre una grandissima emozione ti ricarica di nuove energie, indispensabili per andare avanti e fare sempre meglio. Vorrei ringraziare la giuria de La Samain du cinéma fantastique e il suo direttore Michael Abbate, per come hanno accolto il mio film e per aver apprezzato la mia idea di cinema fantastico».

Interpretato, tra gli altri, oltre che da Lionello e Monaco, da Nicoletta Cefaly, Domiziano Cristopharo, Fabiano Lioi, Fantasticherie di un passeggiatore solitario arriverà nelle sale italiane a inizio 2015, distribuito da Explorer Entertainment. La Fotografia è firmata da Sandro Magliano, il Montaggio da Massimiliano Cecchini, la Scenografia da Nolwenn Caro e Domenico Matera.

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Regista, sceneggiatrice e giornalista professionista. Ha svolto il praticantato a Paese Sera, è stata nella redazione di Filmcritica, ha pubblicato anche su Il Manifesto, La Repubblica, Liberazione, Avvenimenti, Cinema D'oggi, Filmcronache, Visto, Ocula, Cinebazar, Plot di Affabula Readings. Consulente dell'Enciclopedia del Cinema Treccani per la Corea, ha pubblicato vari libri tra cui "Spike Lee" (Il Castoro), "Tecnocin@" (Costa & Nolan), "La chiave del cinema DUE. Tecniche segrete per realizzare un film di valore" (Universitalia), “Tutta un’altra storia. La scrittura creativa in pugno” (Universitalia), “10 Mondi-Storie” (Universitalia). Con "La Donna Luna in Azzurro" ha vinto il Gabbiano d’argento al Festival Anteprima per il cinema indipendente italiano di Bellaria (1986) e una Menzione Speciale al Salso Film&TV Festival (1987). Ha rappresentato l’Italia alla B’Biennale di Salonicco (1987). Finalista al Premio Solinas (2000) con il racconto “Latte Dolce”, nel 2003 fa parte del Consiglio Editoriale del Premio. Nel 2004 la sceneggiatura “THE DORA (a true story)” è selezionata da SOURCE 2, Script Development Workshop. Con “Love Conquers Mountains” è tra gli autori del concept film “Walls and Borders”. Docente di Metodi e tecniche della produzione video 3 all'Università di Firenze. Titolare di Regia presso l'Accademia di Belle Arti di Roma. Dal 2009, è anche Referente del Triennio in Teorie e Tecniche dell'Audiovisivo.

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