Festa del Cinema di Roma 2015. Chi ha rubato la festa?

Ouragan

Tra i 37 film della Selezione Ufficiale della decima edizione della Festa del Cinema di Roma il Premio del Pubblico BNL se lo è aggiudicato il primo buddy movie indiano al femminile: Angry Indian Goddesses  di Pan Nalin.

Per la sezione automa e parallela di Alice nella Città sono invece risultati vincitori: Four Kings di Theresa Von Eltz a cui è andato il Premio come miglior film del concorso Young/Adult e The Wolfpack di Crystal Moselle a cui è stato assegnato il Premio Taodue “Camera d’Oro 2015” come migliore opera prima. Menzione speciale per il film Mustang di Deniz Gamze Erguvem.

Quest’anno le proposte più interessanti della Festa sono arrivate dall’Oriente: la Cina ha portato il film live action Monster Hunt di Raman Hui (la cui uscita in Italia è prevista per la primavera 2016) e The Wispering Star di Sion Sono; il Giappone Office 3D di Johnnie To (alla settima edizione del Festival Internazionale del Film di Roma, il primo dei tre anni alla direzione artistica di Marco Müller, portò Drug War). Tre film totalmente diversi, tre film totalmente belli a proprio modo.

Monster Hunt può competere ad armi pari con le produzioni sia di Pixar sia di DreamWorks Animation. Infatti, il regista è il “papà” di Shrek, e i mostri di questa storia – una storia che viene da lontano, da un mondo di fantasia in cui regnava la razza dei mostri, poi sopraffatta da quella umana e continuamente braccata dai “cacciatori di mostri” – non possono non ricordarcelo seppure abbiano una consistenza diversa. Come se fossero stati creati dalla stessa carta, fine e increspata, di cui è fatta l’anima della Cina. La prossima primavera è piuttosto vicina, non perdetelo.

Saltando The Wispering Star, di cui ha già parlato benissimo Maddalena Marinelli, di Office 3D possiamo dire che Johnnie To non delude, portando sugli schermi un film multidisciplinare: cinema, teatro, musical. Il protagonista “materico” di questa storia è un prestigioso Ufficio in città, dalle pareti trasparenti (come tutte le altre location – metropolitana, pub, appartamenti – che cambiano come le scene a teatro) ma dove dipendenti e direttori tramano sotterfugi e nascondono segreti. Segreti di Pulcinella, alla fine. Il tutto con l’ausilio (azzeccato) del 3D e del cantato (quanto basta).

Tra le note piacevoli di questa kermesse anche i documentari della Selezione Ufficiale, in particolare Ouragane, l’odyssée d’un vent (3D) di Cyril Barbançon e Andy Byatt che ci porta all’interno dell’uragano Lucy che nell’estate del 2012 si abbatté nelle zone caraibiche. Tema quanto mai attuale visto l’uragano Patricia appena passato sul Messico. In un passaggio del documentario, la voce narrante (l’Uragano-Natura) dice una cosa che suona come “mi misurate, mi studiate, ma non sapete niente di me”. Inquietante quanto vero. Lucy era nato dai venti che portarono le piogge monsoniche – e quindi la vita – in Senegal per poi trasformarsi in una furia distruttiva all’altro capo dell’Oceano Atlantico. Ma è resilienza (non morte, non distruzione) la parola chiave: la capacità di resistere della natura a se stessa e dell’uomo alla natura.

Il 18 ottobre alla Festa si è tenuto un incontro con Kelsey Mann – story artist di Pixar Animation Studios – durante il quale, oltre a mostrare in anteprima delle scene dal film d’animazione Il Viaggio di Arlo (nelle sale dal 25 novembre),  è stato proiettato Party Central. Nel corto – scritto e diretto da Mann – la stramba confraternita Oozma Kappa organizza presso la propria casa il party sognato in Monsters University (Disney Pixar, 2013), sul quale ricadono grandi aspettative… peccato che tutti gli studenti si stiano scatenando dagli Roar Omega Roar. Ma per fortuna Mike e Sulley, preparati al fallimento dei compagni, sono pronti a rubare la festa dell’altra confraternita

Quest’edizione della kermesse capitolina doveva essere una festa – per il pubblico, per il cinema, per la città – tanto da riprendere il nome degli albori: Festa del Cinema. Così non è stato. Le sponde del Lungocarpet sono state spesso vuote, come gli spazi dell’Auditorium Parco della Musica dove sono passati molti Accreditati, poco Pubblico, pochissime Star. È evidente (lo dicono i numeri, in negativo rispetto al 2014)  come il red carpet sia stato la ferita di questa festa rubata. Rubata al pubblico, al cinema, alla città.

Durante la conferenza stampa di chiusura, il direttore artistico Antonio Monda, che rimarrà in carica fino al 2017, non è parso intenzionato a cambiare formula – l’ispirazione resta quella del Festival di New York – ma si è detto aperto a suggerimenti e consigli, specie sul rafforzamento della presenza di personaggi importanti sul tappeto rosso. L’undicesima edizione della Festa del Cinema di Roma dovrebbe svolgersi dal 13 al 22 ottobre 2016. Tenere pronti i portali…

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Giornalista pubblicista dal 2012, scrive da quando, bambina, le è stato regalato il suo primo diario. Ha scritto a lungo su InStoria.it e ha aiutato manoscritti a diventare libri lavorando in una casa editrice romana, esperienza che ha definito i contorni dei suoi interessi influendo, inevitabilmente, sul suo percorso nel giornalismo. Nel 2013 ha collaborato con il mensile Leggere:tutti ma è scrivendo per art a part of cult(ure) che ha potuto trovare il suo posto fra libri, festival e arti. Essere nata nel 1989 le ha sempre dato la strana sensazione di essere “in tempo”, chissà poi per cosa...

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