Festa del Cinema di Roma 2016. Vince Captain Fantastic

captainfantastic1Strano. In cinque anni non è mai capitato. Tra i “ma figurati se” e le sovrapposizioni ho sempre scientificamente mancato il film vincitore della Festa del Cinema di Roma.
Quest’anno invece – nonostante i giorni con quattro anteprime stampa alle 9 di mattina (compensati, inspiegabilmente, da giorni di vuoto siderale) e nonostante mi sia ammalata (e quindi sì, ho perso Don DeLillo e la reunion del cast de Il paziente inglese… ma Chiara Pasqualini ne ha prodotto foto magnifiche, almeno) – ho visto il film vincitore del Premio del Pubblico BNL.

Captain Fantastic di Matt Ross, presentato in collaborazione con Alice nella Città, si è meritatamente aggiudicato il riconoscimento. E tale esito sottolinea l’indiscutibile qualità della rassegna collaterale dedicata ai ragazzi.

Nel film, Viggo Mortensen è Ben Cash, un padre fuori dal comune che, nelle foreste dell’America del Nord, sta crescendo i suoi sei figli – Bodevan (George MacKay), Kielyr (Samantha Isler), Vespyr (Annalise Basso), Rellian (Nicholas Hamilton), Zaja (Shree Crooks) e Nai (Charlie Shotwell): nomi unici per ragazzi unici – il più lontano possibile dall’influenza della moderna cultura consumista. Riempie i loro giorni con un’educazione rigorosa, imponendo a tutti (anche ai più piccoli) un allenamento fisico impegnativo ma necessario per sopravvivere (specie se si trovassero da soli) in quelle terre selvagge.
Una tragedia, però, si abbatte sulla famiglia Cash, costringendo Ben a lasciare quel paradiso faticosamente costruito con la moglie Leslie (Trin Miller), per iniziare, insieme ai suoi ragazzi, un viaggio nel mondo esterno che metterà in dubbio la sua idea di cosa significa essere un genitore, e tutto ciò che ha insegnato ai suoi figli.
Viggo Mortensen è un Ben Cash eccezionale, così come eccezionali sono i suoi ragazzi. Tutti insieme formano un’allegra brigata – schietta, simpatica e intelligente – con la quale è impossibile non ridere, non commuoversi.

Captain Fantastic è un’avventura nella foresta naturale e nella giungla urbana, un viaggio di formazione per una famiglia cinematografica e per il pubblico in sala, magari per la società occidentale. È un film sulla libertà e sui limiti. Sul modo in cui l’equilibrio tra libertà e limiti ci rende connessi, anziché asserragliati.

Il film di Matt Ross sarà nelle sale italiane dal 7 dicembre 2016, la Festa del Cinema invece torna nell’ottobre 2017. Speriamo con un po’ di coraggio in più, perché di film belli se ne sono visti (oltre ai già citati nei giorni scorsi, aggiungo anche Into the Inferno – documentario di Werner Herzog disponibile su Netflix a breve – Denial, The Birth of a Nation, Naples ’44 – docu-film di Francesco Patierno narrato da Benedict CumberbatchTramps e Genius, imperdibile per tutti gli appassionati di editoria e letteratura), ma la maggior parte non erano anteprime mondiali, essendo già stati presentati (e lodati) in altri Festival.
Vitali per la kermesse romana, invece, sono le star internazionali, grazie (anche) alle quali lo stesso Antonio Monda aveva ammesso, nei primi giorni della Festa, si era registrato un +15% sulle vendite dei biglietti (rispetto al 2015). Oltre a questo, il red carpet solcato da personaggi del calibro di Tom Hanks, Meryl Streep, Viggo Mortensen, Oliver Stone, Ralph Fiennes, Juliette Binoche ma anche dai nostrani Lorenzo “Jovanotti” Cherubini e Roberto Benigni è un grande momento di festa per il pubblico (e anche un po’ per gli addetti ai lavori…), che affolla l’Auditorium “Parco della Musica” e lo riempie di entusiasmo.

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Giornalista pubblicista dal 2012, scrive da quando, bambina, le è stato regalato il suo primo diario. Ha scritto a lungo su InStoria.it e ha aiutato manoscritti a diventare libri lavorando in una casa editrice romana, esperienza che ha definito i contorni dei suoi interessi influendo, inevitabilmente, sul suo percorso nel giornalismo. Nel 2013 ha collaborato con il mensile Leggere:tutti ma è scrivendo per art a part of cult(ure) che ha potuto trovare il suo posto fra libri, festival e arti. Essere nata nel 1989 le ha sempre dato la strana sensazione di essere “in tempo”, chissà poi per cosa...

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